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Istituto Zooprofilattico, Lonigro: "Si dimettano i consiglieri d'amministrazione superstiti"

Il presidente della prima commissione Bilanci) del Consiglio regionale della Puglia interviene sul caso del centrori ricerca scientifica foggiano, i cui lavoratori hanno minacciato ed attuato lo stato di agitazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

“La situazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata è divenuta ormai insostenibile e al limite della decenza”. È il commento amaro del presidente della prima commissione (Bilancio) del Consiglio regionale della Puglia, Pino Lonigro.

L’istituto, con sede legale a Foggia, ha un assetto interno difforme rispetto ad altri Zooprofilattici Sperimentali che operano nel territorio nazionale, come ha riconosciuto  il sottosegretario Fadda, in risposta all’interrogazione dei senatori D’Ambrosio, Tarquinio ed altri, aggiungendo che ‘ciò ha contribuito a determinare anomalie e disfunzioni nell’organizzazione e nel funzionamento’, proprio per il mancato adeguamento alla normativa statale di riordino (d l.vo 270 del 30 giugno 1993).

Il sottosegretario, nella risposta, ha informato che il Ministero della Salute ha effettuato negli anni ripetuti interventi per sollecitare l’attuazione della riforma, introdotta dal legislatore nel 1993, e la conseguente adozione dei provvedimenti di nomina dei nuovi organi istituzionali dell’ente. “Ma fino ad oggi ciò non è accaduto – commenta Lonigro – perché evidentemente qualche “personaggio oscuro” ha interferito sulle due regioni ostacolando, di fatto, l’approvazione, da parte di entrambe di un identico disegno di legge per il riordino e l’adeguamento alle leggi nazionali e quindi impedendo successivamente la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione, ridotto anche nel numero dei suoi componenti".

"Bene quindi ha fatto la Giunta regionale pugliese ad avviare il procedimento di scioglimento del cda dell’ente e a nominare contestualmente il commissario straordinario per dare un contributo al rilancio dell’IZS, traghettandolo verso il necessario e indispensabile riordino, atteso da un ventennio. Riordino che dovrà avvenire attraverso l’approvazione da parte delle Regioni Puglia e Basilicata di un identico testo di legge".

“Non possono essere i dipendenti dell’Istituto Zooprofilattico – continua il presidente Lonigro - a pagare sulla loro pelle i danni causati dall’inadempienza del cda, in carica da oltre un ventennio e decimato da dimissioni e decessi che fanno mancare il numero legale. Questo sta portando l’ente, che è centro di referenza nazionale per l’antrace e la radioattività, nonché presidio di ricerca scientifica di eccellenza, verso la paralisi delle attività, con le conseguenti drammatiche ricadute finanziarie. Basta. I superstiti del consiglio di amministrazione se hanno un po’ di decenza si  dimettano subito".

“Non possiamo assistere alla morte di un ente così importante. Per questo chiedo a tutti i responsabili politici della Puglia, della Basilicata, del Governo Nazionale, nessuno escluso di intervenire, ognuno per la sua parte, cercando di non fare ostruzionismo cieco a tutti i costi, ma di mantenere un unico obiettivo comune: la riorganizzazione e il rilancio dell’IZS di Puglia e Basilicata, da sempre fiore all’occhiello e vanto della Capitanata e dell’intera Puglia”.

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