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Piano Urbanistico Generale, il vicesindaco La Torre apre agli ambientalisti: "Lavoriamo per dare un futuro a Foggia"

La replica del vicesindaco ed assessore all’Urbanistica, Paolo La Torre, alle associazioni Acli Ambiente, Arci, Legambiente, Verdi Ambiente e Società, Centro Servizi Naturalistici, Ambasciata di Pace, Fare Ambiente Puglia, Comitato Pro-Iriip, MOVI 

“Nel percorso che l’Amministrazione comunale ha intrapreso per giungere alla redazione del Piano Urbanistico Generale la partecipazione e l’ascolto sono stati e continuano ad essere elementi decisivi, fattori fondamentali per un processo così importante e complesso. Non vi è dunque da parte nostra alcuna preclusione all’ascolto delle istanze delle associazioni che hanno legittimamente avanzato una richiesta di incontro. Personalmente penso che una discussione larga circa il futuro della città sia l’architrave sulla quale costruire non solo l’attività che stiamo portando avanti, ma anche la prospettiva che intendiamo dare a Foggia". E' la replica del vicesindaco ed assessore all’Urbanistica, Paolo La Torre, alle associazioni Acli Ambiente, Arci, Legambiente, Verdi Ambiente e Società, Centro Servizi Naturalistici, Ambasciata di Pace, Fare Ambiente Puglia, Comitato Pro-Iriip, MOVI. 


"È di tutta evidenza, ovviamente, che occorre dar vita ad un confronto ancorato a dinamiche di concretezza reale e di effettiva fattibilità anche nell’ambito delle proposte e dei suggerimenti che vengono formulati, perché è di questo che ha bisogno la nostra comunità.
Il Piano Urbanistico Generale, com’è noto, è documento del tutto diverso – concettualmente e tecnicamente – dalla logica dei vecchi Piani Regolatori Generali. È cioè strumento attraverso cui una città ripensa se stessa, immagina il proprio orizzonte, riorganizza le proprie potenzialità ed i propri servizi. Una innovazione che guida la nostra attività, soprattutto nella fase di interlocuzione istituzionale. Contrariamente a quanto sostenuto dalle associazioni, infatti, gli incontri che abbiamo tenuto hanno avuto come richiedenti e protagonisti non ‘portatori di interesse del settore dell’industria edilizia’ ma istituzioni come l’Università degli Studi di Foggia, l’Azienda Ospedaliero Universitaria, l’Azienda Sanitaria Locale, il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale, l’ARCA Capitanata, l’Ente Autonomo Fiere di Foggia, solo per fare alcuni esempi recentissimi. Con l’ausilio e la competenza del professor Francesco Karrer abbiamo dunque ragionato di un’idea complessiva di città che deve avere come priorità le esigenze della comunità. Siamo quindi lontanissimi da una discussione ripiegata esclusivamente sull’aspetto edificatorio e proiettati in una prospettiva di più vasto respiro. Economia, emergenza abitativa, valorizzazione delle eccellenze intellettuali ed imprenditoriali, tutela e miglioramento della fruibilità dei luoghi in cui sono erogate prestazioni sanitarie sono obiettivi molto diversi dalla semplice regolamentazione dell’edificabilità.
Pertanto, ribadendo la piena disponibilità al confronto con le associazioni, che hanno formulato ufficialmente la loro istanza, confermo la volontà dell’Amministrazione comunale di muoversi, come peraltro sta accadendo senza tema di smentita, esattamente nel solco delle finalità che sono proprie di un Piano Urbanistico Generale”.

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