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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Il Pef di Amiu passerà, ma il clima resta rovente. Un azzurro scrolla il capo: "La consiliatura è finita"

Piano Economico Finanziario di Amiu Puglia: il PD vuole la testa di Ruscillo e Di Paola. Il Pef e le relative tariffe verranno approvate domani in seconda convocazione

Forza Italia chiede dieci minuti di sospensione della seduta per poi, al rientro, far venire meno scientemente il numero legale e posticipare l'approvazione dell'accapo a domani pomeriggio, in seconda convocazione, quando i numeri necessari alla deliberazione si riducono. Si conclude così la terza seduta di Consiglio comunale convocato a Foggia sul piano economico finanziario di Amiu Puglia spa e relative tariffe 2018.

L'ennesimo nulla di fatto, certo ma anche con la consapevolezza che domani, al fotofinish, l'accapo passerà. Anche perché le opposizioni, nonostante la contrarietà espressa in questi giorni con la presentazione di pregiudiziali, non hanno intenzione di proseguire con l'ostruzionismo. Alcuni dei 18 non dovrebbero presentarsi, sì da permettere al quorum di abbassarsi. “Non hanno consentito la modificabilità del pef: a questo punto se lo votassero loro, assumendosi ogni forma di responsabilità” dichiara Mainiero, Fdi, che è il primo che non ci sarà. Così come non ci sarà la Lega (ammorbiditasi sul punto già nelle scorse ore, temendo gli aumenti in bolletta per i contribuenti, ma che – garantisce - prosegue nel muro politico contro il sindaco dimissionario) e, a quanto pare, parte delle minoranze.

Il Pd dovrebbe invece presentarsi compatto e votare contro. Non solo. Perché il capogruppo dem, Marasco, a Foggiatoday chiede la testa dei consiglieri di amministrazione foggiani in Amiu spa, Ruscillo e Di Paola: “Il primo atto dovrebbero essere le loro dimissioni, perchè ancor prima del consiglio comunale avevano l'obbligo di vigilare e tutelare gli interessi del Comune di Foggia”. 

E mentre dagli uffici finanziari continuano a giungere rassicurazioni sulla legittimità e regolarità dell'atto, un altro dem, Alfonso De Pellegrino, fa sapere come la delibera andrà dritta sul tavolo della Corte dei Conti: “Non si possono utilizzare gli utili di impresa ai fini delle detrazioni”. Secondo i consiglieri della pregiudiziale, insomma, tutt'altro che “becera politica fatta a spese di Amiu Puglia”, come ha dichiarato ieri il presidente dell'azienda Sabino Persichella (annunciando una querela che non dovrebbe riguardare i 18 consiglieri ma solo Giuseppe Mainiero, reo, secondo Amiu, di essere andato con le sue dichiarazioni oltre la legittima attività politica).

“Dovrebbe essere Landella il primo a presentarsi in aula a votare questo provvedimento, se ne è convinto, sì da  rasserenare anche la sua maggioranza – stigmatizza ancora Marasco -. Tra l'altro detiene la delega alle partecipate. Dovrebbe ritirare le dimissioni per qualche ora, votare e un minuto dopo tornare a dimettersi. Invece assistiamo alla sua fuga, a quella del delegato e a quella del dirigente, che non c'è (Mimmo Dragonetti, ndr)”. In verità Landella potrebbe farlo anche da semplice consigliere comunale, ma in aula non si presenta. Scrolla le spalle un forzista: “Potrebbe, certo, ma è meglio che resti fuori dall'aula. C'è troppa tensione. La consiliatura è finita”, la sua previsione.

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