Diretto Bari-Roma, Gatta: "Foggiani restano a piedi, ma Decaro ed Emiliano hanno perso il treno della buona politica"
Rese ufficiali le prime partenze - prevista il 28 giugno da Roma e il 29 giugno da Bari - del collegamento giornaliero Frecciargento di Trenitalia Bari-Roma senza fermate intermedie. Salta dunque Foggia, nulla da fare per i pendolari
“Dieci minuti che per il sindaco Decaro saranno un’eternità e per i quali condanna un intero territorio a non salire sul nuovo diretto per Roma. È proprio il caso di dire che Foggia, grazie ad una politica sempre baricentrica, perde il treno e resta a terra”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta alla notizia della prima partenza ufficiale, prevista per il 28 giugno da Roma e il 29 giugno da Bari, del collegamento giornaliero Frecciargento di Trenitalia Bari-Roma senza fermate intermedie. Salta dunque Foggia, che sperava di poter raggiungere la Capitale poco più di 3 ore e mezzo.
“La sosta a Foggia avrebbe comportato un arrivo con dieci minuti di ritardo, ma il beneficio per tutta la Capitanata avrebbe meritato un sacrificio quasi inesistente per i passeggeri baresi. A questo punto, ho l’obbligo di porgere delle domande al presidente della Giunta regionale Emiliano: dieci minuti valgono l’esclusione di una delle comunità più popolose della Puglia da un treno? Cosa intende fare adesso? I soliti retorici proclami o azioni concrete? E se si in quest'ultimo caso, quali, per rimediare all'ennesima e grave ingiustizia?"
"Siamo veramente senza parole - conclude Gatta - perché se 'politica' significa mediazione tra varie esigenze, stavolta possiamo confermare che il centrosinistra abbia smesso di fare politica e assecondi solo i bisogni dei territori regionali di appartenenza dei suoi esponenti più di spicco. Hanno ‘perso il treno’ della buona politica che avrebbe richiesto, come biglietto, un risultato per tutta la Puglia”.