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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Parco regionale dei Tratturi. Landella in disaccordo: “Non si escludano i comuni”

Sulla valorizzazione della rete tratturale, dopo la firma delle convenzione tra la Regione e l’UniFg, il sindaco di Foggia avverte: “No a tentazioni accentratrici e dirigiste da parte della Regione Puglia”

Entro febbraio 2016 la Puglia sarà dotata di un patrimonio di informazioni essenziale per valorizzare appieno la rete dell’antica transumanza che ora costituisce il Parco regionale dei Tratturi. Il 16 novembre scorso, infatti, l’assessore regionale al Bilancio e il rettore Maurizio Ricci hanno firmato la convenzione che coinvolge anche l’Università degli Studi di Foggia nel lavoro scientifico su cui si basa il Quadro di Assetto dei Tratturi.

Un percorso, quello intrapreso dalla Regione, che Landella non condivide del tutto: “Pur avendo un grandissimo rispetto per i docenti ed i tecnici che si occuperanno della classificazione della rete tratturale della provincia di Foggia, considero la strada intrapresa dalla Regione Puglia un passo indietro rispetto alla necessità di un sempre maggiore coinvolgimento e di un sempre maggiore protagonismo dei comuni nella definizione delle priorità di scelta e di intervento legate al recupero e alla valorizzazione di questo straordinario patrimonio del nostro territorio”

Come sottolineato da Raffaele Piemontese “i dipartimenti di Studi Umanistici e di Scienze Agrarie dell’ateneo foggiano si occuperanno in particolare degli aspetti antropologici e agronomici connessi al fenomeno della transumanza. Lo studio mira a reinterpretare la rete viaria tratturale come patrimonio culturale, “mappandone” i valori, le ritualità e le pratiche condivise che si sono sedimentate sulla spinta dei flussi secolari di persone, animali, gruppi, idee e beni”.

LA REPLICA DI RAFFAELE PIEMONTESE

Spiega il primo cittadino: “Lungi da me voler esprimere giudizi di valore su tecnici ed esperti in possesso di grandi capacità e di conoscenze assolutamente significative in questo campo o sulle dinamiche attraverso cui si è giunti alla loro indicazione. Ciò che pongo all’attenzione degli attori coinvolti a vario titolo in questa vicenda è una riflessione di ordine politico-procedurale, proprio per l’importanza della questione”.

Specifica il sindaco di Foggia: “Se è vero che la competenza sulla rete tratturale appartiene alla Regione Puglia lo è altrettanto che i comuni non possono essere relegati al ruolo di spettatori nelle valutazioni che si andranno ad assumere. Lo dico innanzitutto perché proprio le amministrazioni comunali su questo fronte hanno svolto un grande lavoro, culminato nella stragrande maggioranza dei casi con il varo per Piano comunale dei tratturi. Si tratta di documenti che contengono indicazioni preziose e che dovrebbero fare dei Comuni degli interlocutori decisivi per la Regione Puglia”.

Franco Landella sottolinea: “La sensazione, invece, è che si voglia percorrere un’altra strada, imboccando una via che mortifica il confronto ed anche la sinergia interistituzionale a favore di una sorta di svolta dirigista che pone in capo alla Regione Puglia ogni scelta ed ogni decisione. Credo che sia un errore, perché la funzione dei comuni è assolutamente essenziale sia in questa fase che in quella più propriamente operativa”.

Il sindaco conclude: “Sono dunque profondamente convinto che vada scongiurata qualsiasi tentazione accentratrice in questa materia. Non per ragioni di ordine superficialmente campanilistico, ma per non disperdere e mortificare l’attività portata avanti dalle amministrazioni comunali della provincia di Foggia, che al contrario rappresenta l’architrave su cui costruire il confronto sulle scelte strategiche da porre in essere nel futuro”.


 

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