rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Apricena

"Voto palese non conforme". Il ministero dell'Ambiente dà ragione a Potenza: è da rifare la designazione dei sindaci

Il ministero dell'Ambiente ha dato ragione al sindaco di Apricena Antonio Potenza. La designazione dei sindaci per il Consiglio direttivo deve avvenire con voto segreto. "Di Brina abbia l'umiltà di dimettersi"

Tutto da rifare. Il ministero dell'Ambiente dà ragione ad Antonio Potenza. La comunità dei sindaci dovrà annullare la delibera numero 2 del 15 aprile scorso e designare nuovamente a "al più presto" i propri rappresentanti, "assicurando che la relativa votazione avvenga nel rispetto della segretezza interna ed esterna del voto".

Il rifertimento è alla riunione della comunità con la quale erano stati confermati, a maggioranza e con voto palese, i quattro sindaci che rappresentano le città incluse nell'area protetta: Claudio Costanzucci di Cagnano Varano, Luigi Di Fiore di Rignano Garganico, Michele Merla di San Marco in Lamis e Michele Sementino di Vico del Gargano.

All'indomani della infuocata e discussa votazione, il sindaco di Apricena, per il tramite dei legali del proprio Comune, aveva proposto ricorso gerarchico presso il ministero dell'Ambiente, che ieri gli ha dato ragione.

Potenza esulta e chiede la testa di Di Brina: "Abbia l'umiltà di dimettersi da presidente della comunità dei sindaci del Parco per acclarata inadeguatezza e chieda pubblicamente scusa a tutti i sindaci del Parco e alla città di Apricena".

Il primo cittadino non perde occasione per attaccare il Partito Democratico: "Stessa cosa dovrebbe fare il PD, avvezzo da sempre ad utilizzare le istituzioni per interessi politici di parte e che nulla hanno che vedere con gli interessi delle comunità".

La sera del 15 aprile Antonio Potenza aveva preso carta e penna, redatto e inviato un comunicato agli organi di stampa, precisando, in un passaggio, di aver "almeno in quattro occasioni supplicato il presidente della comunità dei sindaci di non farci votare con voto palese, per due motivi: il primo perché la piattaforma digitale ha avuto problemi tecnici ripetutamente; l'altro perché il voto dovesse essere segreto per evitare rotture insanabili" (leggi qui).

Non si era fatta attendere, il giorno dopo, la replica del primo cittadino di Carpino, che aveva bollato il collega della città della pietra come "l'opposto della trasparenza": "Quando il sindaco di Apricena Antonio Potenza urla che qualcosa non è stata fatta bene e non è trasparente sono molto tranquillo, anzi mi rassicuro che è stata fatta benissimo perché lui è l'opposto della trasparenza" (leggi qui).

Alla fine l'ha spuntata il sindaco di Apricena, in quanto, secondo il ministero, "la modalità del voto palese non appare conforme al consolidato orientamento giurisprudenziale in base al quale, per queanto riguarda gli organi collegiali, è ritenuto necessario che si ricorra al voto segreto qualora si tratta di valutare o apprezzare le qualità o gli atti di una persona"

Ergo, "la segretezza del voto costituisce un principio generale che prevale sulla regola del voto palese nella ipotesi in cui l'oggetto della deliberazione investa persone a garanzia della indipendenza e della libertà di coscienze dei componenti degli organi collegiali"

E ancora, si legge nella nota inviata al Parco Nazionale del Gargano, "nemmeno la necessità di rispettare le disposizioni vigenti di cui al Dpcm del 10 aprile in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid 19, non costuituisce, secondo il ministero dell'Ambiente, una motivazione sufficiente a giustificare il ricorso alla votazione palese, "dal momento che sono disponibili delle applicazioni informatiche che consentono di mantenere segreto il voto dei partecipanti ad una videoconferenza".

La votazione non sarebbe avvenuta sulla base di un accordo unanime. Motivo, questo, per il quale il ministero ne evidenzia "l'elevato rischio di contenziosi che potrebbero impedire per un lungo periodo il prosieguo dell'iter di nomina del Consiglio direttivo" e invita la comunità ad annullare la deliberazione numero 2 del 15 aprile e ad effettuare al più presto una nuova designazione dei propri rappresentanti, assicurando che la relativa votazione avvenga nel rispetto della segretezza interna ed esterna del voto.

"Mi auguro che si possa aprire una fase nuova nell'interesse esclusivo del Parco e di tutti i cittadini garganici" l'auspico di Antonio Potenza. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Voto palese non conforme". Il ministero dell'Ambiente dà ragione a Potenza: è da rifare la designazione dei sindaci

FoggiaToday è in caricamento