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Spazi rosa nei parcheggi a pagamento: così il comune tutela le donne incinte dagli incivili

Il provvedimento del Comune di San Giovanni Rotondo: "L'Idea è quella di rendere fruibili gli spazi rosa per un tempo limitato alle future mamme che si doteranno di apposito tagliando, e sanzionare gli eventuali trasgressori"

“Non è facile sconfiggere la mancanza di senso civico di alcuni automobilisti che continuano ad occupare spazi riservati alle donne incinte. Ma non possiamo arrenderci. Abbiamo il dovere come amministrazione di portare avanti una battaglia di civiltà che ha lo scopo di rendere migliore la qualità della vita della nostra città”, lo sostiene il vicesindaco di San Giovanni Rotondo Nunzia Canistro, promotrice di una iniziativa finalizzata a sensibilizzare gli automobilisti alla giusta fruizione degli spazi riservato al parcheggio.

“Il Comune può riservare stalli di sosta per mamme incinta, delimitate da strisce rosa e cartelli esplicativi. Di più non può fare. Poi bisogna solo confidare nel senso civico degli automobilisti. Non possiamo controllare tutto e tutti, così come non possiamo andare contro una direttiva europea che nulla impone agli Stati membri di adottare specifici provvedimenti in materia di parcheggi riservati a donne incinte. Possiamo però cambiare una cattiva abitudine: quella di abusare di spazi riservati a chi ha una impedita capacità motoria, come le donne incinte”, sostiene Canistro.

“Non potendo sanzionare l’occupatore abusivo di spazi riservati alle donne incinta, l’amministrazione comunale sta mettendo in cantiere un progetto che prevede la delimitazione di spazi rosa all’interno di stalli a strisce blu, quindi a pagamento. L’Idea è quella di rendere fruibili gli spazi rosa per un tempo limitato, con possibilità di parcheggio gratuito, alle future mamme che si doteranno di apposito tagliando da ritirare in Polizia Municipale, e sanzionare così tutti gli eventuali trasgressori”, evidenzia ancora Nunzia Canistro.

Per la rappresentante dell’amministrazione comunale “sarebbe stato meglio confidare nel senso civico degli automobilisti, ma in attesa di un rinsavimento del cittadino al volante, adottiamo una strada più restrittiva. Sanzionare non è mai gradevole, ma non possiamo più continuare a fare finta di nulla ed assistere in silenzio davanti a un abuso. Le quote rosa vanno tutelate anche nei parcheggi”, conclude Canistro.

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