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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Manfredonia 2015, PD diviso ma pronto a scendere in Campo: spunta il nome dell'ex sindaco

La candidatura dell'ex primo cittadino spianerebbe la strada per le regionali a Ognissanti e a Raffaele Piemontese a Foggia, ma Angelo Riccardi non vuole farsi archiviare senza lottare

L'uovo di colombo per scongiurare una guerra che si preannuncia fratricida nel PD di Manfredonia in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali ha un nome e cognome: Paolo Campo. Ex sindaco di Manfredonia per 10 anni (2 mandati) e già segretario provinciale del partito: sarebbe lui l'elemento di mediazione tra due parti arroccate ciascuna sui propri interessi e che pare non vogliano sentire ragione.

Da un lato coloro che sostengono la ricandidatura del sindaco in carica, Angelo Riccardi, contrario a misurarsi con le primarie. Dall'altro la fazione di Ognissanti che reclama i gazebo ed avrebbe già rispolverato, per l'occasione, l'ex sindaco del Golfo, Gaetano Prencipe.

Il partito è balcanizzato (d'altronde l'ultimo congresso lo ha fotografato nitidamente) e l'empasse è di difficile soluzione. A meno che... A meno che il candidato sindaco non sia Paolo Campo: è questo l'elemento di mediazione che le due parti avrebbe individuato per giungere ad una pacificazione.

Il motivo è presto detto e si interseca alla partita per le regionali: l'accettazione di una candidatura ter a sindaco da parte di Campo spianerebbe la strada ad Ognissanti per le elezioni regionali. L'ex segretario provinciale è, infatti, il più temuto ed agguerrito competitor di Ognissanti per via Capruzzi. Il consigliere regionale uscente reclamerebbe di diritto il suo posto in lizza; Campo, dopo aver lavorato per anni al servizio del partito, lo attenderebbe da tempo.

Ma due candidati manfredoniani son troppi, a maggior ragione oggi, con uno Statuto che ha ridimensionato considerevolmente l'assemblea regionale e dunque le rappresentanze delle varie province. Va da sé che nel Golfo uno dei due altri aspiranti dovrebbe fare un passo indietro a meno di non volerla risolvere con le primarie che, tuttavia, dovrebbero ricevere via libera dagli organismi direttivi. "E se primarie devono essere, siano anche per le amministrative"  il ragionamento della fazione di Ognissanti che tenta così di alzare tutte le poste in gioco. Insomma, un impasse che rischia di degenerare in guerra fratricide senza esclusione di colpi.

Ecco perché la candidatura di Campo risolverebbe d'un colpo entrambe le situazioni. Non solo. Spianerebbe la strada anche ad una eventuale candidatura a Foggia del segretario provinciale Raffaele Piemontese che, venuto meno Campo, potrebbe concorrere serenamente e contare sul consenso di quella parte del Golfo alla quale è legato. La "trovata", tuttavia, va da sé, deve incrociare la volontà dell'ex sindaco. E non è detto che sia cosa facile. Non solo. Deve anche fare i conti col convitato di pietra di questa operazione: il sindaco in carica Angelo Riccardi il quale ha tutta l'intenzione di non farsi archiviare senza lottare. Caso Mongelli docet.

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