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Lotta all'indisciplina dei proprietari di cani. Scatta l’ordinanza del Sindaco

Dura risposta del primo cittadino Miglio, per colpire l’inciviltà di alcuni, e preservare il decoro cittadino. Nuovi obblighi tassativi per i possessori di cani. Previste multe fino a 500 euro

“Il comportamento dei proprietari di cani è frequentemente causa di disagio per i cittadini per l'evidente assenza del dovere civico di provvedere alla raccolta degli escrementi con mezzi adatti e al loro smaltimento nonché lesive del decoro e della pulizia cittadina. Pertanto ho provveduto a firmare un’ordinanza e ci saranno maggiori controlli affinché vengano rispettate le regole volte a garantire il decoro pubblico e la sicurezza dei cittadini”. È quanto annunciato dal sindaco di San Severo Francesco Miglio. Una reazione per fronteggiare l’inciviltà dei detentori di cani, e salvaguardare lo stato di igiene e di decoro della città.

Per tutti loro è scattato l’obbligo tassativo di raccogliere gli escrementi prodotti su un’area pubblica o di uso pubblico (centro abitato, parchi pubblici, piste ciclabili, piazze strade, marciapiedi, zone prossime a edifici scolastici pubblici o privati o edifici destinati a pubblico servizio) dell'intero territorio comunale, e depositarli nei cestini stradali o cassonetti più prossimi, con idonei involucri o sacchetti chiusi.

I proprietari di animali dovranno pertanto essere muniti di appositi sacchetti o attrezzature affini atte alla raccolta delle deiezioni, in aree pubbliche. Essere sempre forniti o comunque di essere in grado di esibire entro 48 ore, su richiesta degli agenti di Polizia Municipale o addetti alla vigilanza, "l'attestato di denuncia o comunicazione all'Anagrafe Canina", presso la ASL competente secondo quanto stabilito al comma 2, dell'art.3, della L.R. n.12/1995 e dalla delibera di Giunta Regionale n.3820 del 8-08-1996. La presenza del microchip equivale all'attestato di denuncia o comunicazione alla ASL della detenzione del cane.

Dovranno inoltre Impedire che i cani orinino, in presenza dei proprietari o conduttori, dinanzi alle vetrine ed ingressi dei negozi, delle abitazioni, degli uffici in genere e di ogni altro immobile, nonché sugli stipiti di portoni delle abitazioni ed in prossimità delle attrezzature presenti nei parchi giochi.

Sarà vietato l’accesso ai cani, anche se custoditi, nelle aree destinate ai giochi dei bambini. Infine a tutti i cittadini che alimentano cani randagi in aree pubbliche o aperte al pubblico è ordinato di: rimuovere le ciotole vuote e resti di cibo a terra per evitare problemi di natura igienico-sanitaria.

Ai trasgressori, fatte salve, in ogni caso, le eventuali responsabilità penali, sarà erogata una sanzione amministrativa da € 50 a € 250, qualora il trasgressore non ottemperi all'invito di asportare le deiezioni solide dai luoghi pubblici precedentemente indicati, non provvedendo alla pulizia del luogo, sarà soggetto ad una sanzione amministrativa nella misura massima di € 250.

Che ai trasgressori della disposizione di essere sempre forniti di idonea attrezzatura, sarà erogata una sanzione amministrativa da € 50 a € 250 anche se il proprio animale non ha sporcato il luogo pubblico o aperto al pubblico. Invece ai trasgressori della disposizione qualora il detentore non è in grado, entro 48 ore, di fornire evidenza dell'attestazione della comunicazione alla ASL e il cane risulta non dotato di microchip, sarà erogata una sanzione amministrativa da € 150 a € 500. I proprietari saranno considerati responsabili di eventuali danni a persone e/o cose causate dal mancato rispetto delle norme sopra citate e delle altre che disciplinano la custodia di animali.

Gli obblighi previsti dalla presente ordinanza non si applicano ai non vedenti conduttori di cani guida ed a persone affette da disabilità documentata, nonché alle unità cinofile delle Forze di Polizia e Protezione Civile nel corso dello svolgimento delle propri mansioni e ai cani randagi o vaganti.

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