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"Missione di morte" a Marina di Lesina: "Lo Stato deve far sentire la sua presenza"

Unanime la richiesta di intervento della politica in provincia di Foggia ai livelli più alti

Ha sconvolto una tranquilla località balneare del Gargano l’omicidio in pieno giorno di un 52enne. L’uomo, Maurizio Cologno, di San Severo, è stato freddato davanti al cancello del parcheggio di un lido, a Punta Pietre Nere, a Marina di Lesina. Probabilmente si spostava nel parcheggio a bordo di un monopattino, repertato dal Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri.

Almeno cinque i colpi sparati all’indirizzo dell’uomo. Alcuni hanno raggiunto l’auto parcheggiata all’ingresso. Solo per il tempo incerto, in quel momento, il viale Pietra Maura non era affollato come di consueto in un weekend di agosto. A sparare, forse, un killer con un complice, che hanno fatto perdere le proprie tracce. Alcuni bagnanti hanno avvertito i colpi ma non hanno compreso cosa stesse accadendo.

All’indignazione dei villeggianti, si aggiungono le dichiarazioni della politica. Si è espresso anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo una serie di omicidi in provincia di Foggia. (“La misura è colma. A Roma non si puó pensare che solo perché una cosa è accaduta a Foggia, debba essere accettata o minimizzata”).

Agguato a Marina di Lesina: le immagini

“Un altro omicidio, l’ennesimo in provincia di Foggia, insanguina la mia terra, oppressa e soggiogata da una criminalità radicata sempre più feroce e violenta, che sfrutta la paura e l’omertà e soffoca il tessuto socio-economico del nostro territorio e le tante persone perbene”. Ha affermato la deputata M5S di San Severo Carla Giuliano, componente della Commissione Giustizia della Camera.

“La presenza e l’azione dello Stato sul nostro territorio è sempre più forte e si fa sentire ma occorre con assoluta urgenza ripristinare i presidi di legalità, che sono stati soppressi in provincia di Foggia a seguito della scellerata riforma che nel 2012 ha stravolto la geografia giudiziaria del nostro territorio. Occorre dotare la provincia di Foggia di ulteriori presidi giudiziari e di strumenti di contrasto alla criminalità e alla criminalità organizzata che siano sempre più penetranti ed efficaci”.

La parlamentare aveva portato avanti la battaglia per portare a Foggia la Direzione distrettuale antimafia, che aveva formalizzato in un’interrogazione a settembre del 2021, “un tassello fondamentale nel contrasto alla mafia foggiana, anche ottenuto grazie  al supporto costante della sottosegretario al ministero della Giustizia, Anna Macina”. Ha contribuito a portare all’attenzione dei ministeri competenti la situazione criminale del territorio, “ottenendo, grazie all’impegno dell’ex ministro della GiustiziaAlfonso Bonafede, il finanziamento di 70 milioni di euro per l’allargamento del Tribunale di Foggia e per la costruzione a Foggia della cosiddetta ‘cittadella della giustizia’. Nel tempo, ho chiesto ed ottenuto l’incremento di magistrati assegnati al Tribunale e alla Procura di Foggia, nonché quello delle forze dell’ordine. Infine, ho rivolto al ministero dell’Interno, la richiesta di elevazione a struttura dirigenziale di primo livello del Commissariato di San Severo e del Commissariato di Cerignola, che secondo le indicazioni del Ministro dell’Interno, il Prefetto Luciana Lamorgese, si sarebbe dovuto realizzare per San Severo a dicembre 2022 e per Cerignola nei mesi ancora successivi. Come cittadina e come rappresentante del territorio, rinnovo il mio appello per favorire il risveglio civico di tutta la comunità della Capitanata, che si può e si deve opporre in tutti i modi e con tutte le sue componenti all’oppressione e alla sopraffazione della criminalità e rimane fermo e sempre più forte e costante il mio impegno affinché lo Stato possa restituire presidi di legalità e fornire a questo territorio, con la massima urgenza, ulteriori strumenti di contrasto alla criminalità foggiana.Non possiamo più attendere”.

L’europarlamentare della Lega Massimo Casanova, di stanza a Marina di Lesina, chiede “una immediata reazione da parte dello Stato. Un omicidio alle porte di un lido balneare, gremito di vacanzieri ed in piena stagione estiva, non può costituire solo l’ennesima notizia di cronaca sui giornali, ma va preso per quel che realmente è, ossia la soglia d’allarme raggiunta di una recrudescenza criminale con la quale la provincia di Foggia sta da mesi facendo i conti, spregiudicata, pericolosa, che non guarda in faccia a nessuno - men che meno ad ignari vacanzieri in soggiorno presso Marina di Lesina -, e che va affrontata con nettezza e senza indugi. Avrebbe potuto scapparci più di un morto e questo è gravissimo. È per questo che sto chiedendo formale incontro al nuovo prefetto di Foggia, Maurizio Valiante, sia in qualità di rappresentante delle istituzioni che da cittadino residente in questa meravigliosa terra massacrata dalla criminalità”.

Il comandante provinciale dei Carabinieri e il prefetto, in queste ore, hanno assicurato la loro presenza sul posto. “Marina di Lesina conta in questo periodo quasi 50mila presenze. Come ha chiesto a più riprese il sindaco, Primiano Di Mauro, urge un rafforzamento dei presidi di sicurezza locali ma, più in generale, urgono misure di contrasto ad un fenomeno che vessa da tempo immemore un’intera provincia e che oggi la sbatte per l’ennesima volta sui giornali nazionali, con tanto di danno di immagine di proporzioni incalcolabili - prosegue l'europarlamentare Casanova - Ho sentito anche il mio segretario federale, Matteo Salvini, che ben conosce questa terra e per la quale, da ministro degli Interni, si è speso. Siamo pronti a fare tutto ciò che è in nostro potere per aiutare la provincia di Foggia a liberarsi di questa piaga. E lo faremo. Nelle more, sono necessari segnali immediati”.

Condivide la sua richiesta di convocazione avanzata al nuovo prefetto dall’europarlamentare del suo stesso partito il consigliere regionale Joseph Splendido: “L’ennesimo omicidio, questa volta consumatosi in una località turistica gremita di vacanzieri, alla vigilia di Ferragosto, in pieno giorno, ribadisce l’ennesimo concetto, ove ancora ad alcuni a Roma non fosse chiaro: la provincia di Foggia vive un’emergenza nazionale sul fronte criminalità. Servono misure di contrasto e contenimento eccezionali ed immediate. Un evento criminale di questo tipo non può non costituire la classica goccia che fa traboccare il vaso della sopportazione e impone adeguata ed immediata reazione. I danni che ne derivano sono molteplici, sia in termini di percezione della sicurezza dei nostri concittadini e dei turisti che scelgono Marina di Lesina e la provincia di Foggia quale meta per le loro vacanze, sia per ciò che concerne il danno di immagine a livello nazionale e le ripercussioni economiche. La Lega ha ben chiaro quanto la sicurezza sia un tema fondamentale per questo territorio e ci stiamo battendo come leoni in vista del 25 settembre, perché le cose devono cambiare. Ora basta”.

Invocano l’intervento dello stato anche il commissario regionale di Forza Italia, l’onorevole Mauro D’Attis, e il vice commissario, il senatore Dario Damiani: “Non c’è pace per la terra di Foggia: oggi, l’ennesimo omicidio, stavolta nel parcheggio di un lido a Marina di Lesina. In pieno giorno, in un posto affollato: segno della sfrontatezza raggiunta dal crimine in Capitanata. Ma non è un’emergenza insolubile: lo Stato deve far sentire la sua presenza e mantenere le promesse fatte ad una comunità ormai provata, in un clima dove si affastellano disillusione e stanchezza. La sicurezza, a Foggia come nel resto della Puglia, resta un tema di assoluta priorità e se fummo tra i promotori della visita del ministro dell’Interno dei mesi scorsi, oggi siamo costretti a rinnovare la richiesta della sua presenza in Capitanata: ci vogliono provvedimenti urgenti per far sentire la stretta dello Stato contro ogni forma di aggressione al principio di legalità. E serve, soprattutto, un significativo potenziamento degli organici delle forze dell’ordine per restituire alla popolazione la giusta serenità”.

L’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, per prima ha commentato i fatti di oggi: “Lo Stato deve dare quelle risposte che chiediamo da tempo per una maggiore sicurezza sul territorio. Serve un intervento deciso e serve adesso: non possiamo aspettare. Occorre un maggiore  presenza delle forze dell’ordine, che ringraziamo per l’immenso lavoro che svolgono, ma vanno potenziate. Continuiamo a chiedere l’istituzione a Foggia delle sezioni distaccate di Corte d'Appello, Dda e Tribunale per i minorenni e almeno un altro Tribunale nella provincia per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini. Quello che sta accadendo è di una gravità senza precedenti: servono provvedimenti urgenti”.

Va fermata “la lunga scia di sangue che sta macchiando la provincia di Foggia, ormai con episodi dalla cadenza sempre più preoccupante", secondo il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giannicola De Leonardis. "La spavalderia con cui la criminalità ha portato a termine una missione di morte di sabato, a poche ore dal Ferragosto, in pieno giorno e a pochi metri da un lido balneare di una nota località turistica in cui d’estate si concentrano migliaia di persone, è il segno tangibile che la misura è colma e che il Ministro Lamorgese deve provvedere, immediatamente, a sanare tutte le carenze di uomini e mezzi che non permettono a nessun cittadino di Capitanata di sentirsi al sicuro. Avevo già denunciato, non più tardi di un mese fa, la specifica situazione di sofferenza in cui si trovano ad operare le Forze dell’Ordine a San Severo, città ad alta criticità criminale, a pochissimi chilometri da Marina di Lesina. Mancano uomini e mezzi. Dal Commissariato, spesso, non può nemmeno uscire l’unica volante presente poiché in avaria e con le gomme lisce. Al Reparto Prevenzione Crimine, a 4 anni dalla sua istituzione, mancano ancora numerose unità . E continua a slittare la realizzazione del complesso unico che dovrebbe ospitare Commissariato, Prevenzione Crimine e Polizia Stradale – spiega De Leonardis – Si continua a sottovalutare il fenomeno della Quarta Mafia che non va combattuta solo attraverso le encomiabili attività investigative e repressive svolte da Magistratura e Forze dell’Ordine. Va soffocata nel quotidiano attraverso un capillare pattugliamento del territorio che deve essere condotto da donne e uomini in forze massicce e che devono essere messi nelle migliori condizioni operative possibili. Per ora, purtroppo, registriamo l’ennesimo fatto di cronaca di una gravità inaudita. In attesa che il Ministro degli Interni, oltre ai comunicati stampa, si adoperi per dotare la Capitanata di tutto quanto è necessario a combattere la criminalità efficacemente e senza sosta". 

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