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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

OccupyPD: “Aprire spazi di discussione ed assemblee tra iscritti e militanti”

“Discutere di presidenzialismo con questa emergenza sociale è deleterio: alimenta la visione di una classi politica chiusa in se stessa”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Ad un mese e mezzo dall'inizio di OccupyPD, i Giovani Democratici di tutta Italia si confrontano e discutono idee e proposte per un nuovo Partito Democratico. Abbiamo lanciato con forza la questione del ricambio del Partito, la necessità di ridare voce alla base, di andare a congresso quanto prima e di allargarne la partecipazione il più possibile.

Anche a Foggia il circolo PD "Martiri di Utoya", dal 25 aprile è stato occupato e vi si sono svolte assemblee tra militanti. Tra stampa e mondo politico, alcuni hanno applaudito all'iniziativa, altri hanno minimizzato, alcuni ci hanno appiattito sull'opposizione al governo di larghe intese, ma noi siamo riusciti a far tornare la base del partito a discutere, abbiamo ridato speranza e voce ai militanti, abbiamo dimostrato che Il PD è vivo e siamo noi.

Abbiamo apprezzato la scelta della segreteria nazionale di fare un congresso che parta dai livelli locali per arrivare a quello nazionale: in tal modo si darebbe voce ai territori senza permettere al "correntismo" di avere la meglio. Ma non basta: dire che il congresso va svolto "entro l'anno" ci sembra troppo generico. Noi riteniamo che non si possa slittare oltre ottobre.

Occorre inoltre che si individuino i mezzi per rendere il congresso più aperto e partecipato possibile, per evitare di vedere nei circoli e nelle sezioni la "guerra delle tessere" ad opera di truppe cammellate da satrapi locali: il PD è di chi ogni giorno lo fa vivere, non di capibastone del quartierino.

Riteniamo, inoltre, che al PD spetti il compito di marcare in senso più riformista il governo Letta: misure come il rinnovo della cassa integrazione vanno in tal senso, ma nessuna seria politica di ripresa e di sviluppo si avvierà se il Partito Democratico non saprà portare all'attenzione del governo misure per l'occupazione giovanile e di lotta alla precarietà, per le quali finora nessun serio progetto è stato formulato; misure per il rifinanziamento dell'Università e della scuola pubblica, svilite ed ormai allo stremo; misure per il Mezzogiorno, scomparso dall'agenda politica del PD e del governo.

Discutere di presidenzialismo con questa emergenza sociale è deleterio: alimenta la visione di una classi politica chiusa in se stessa. Il paese ha bisogno di riforme sociali. Per questo riteniamo che il PD Foggia debba quanto prima aprire spazi di discussione ed assemblee tra iscritti e militanti per far emergere posizioni e sensibilità in seno al partito.

L'assemblea del 13 maggio al Circolo Martiri di Utoya va in tal senso, ma simili iniziative vanno incoraggiate, occorre discutere già da prima dell'estate per arrivare al congresso con un PD forte e consapevole, e far si che l'appuntamento congressuale sia una svolta per i Democratici. Il rischio non è la caduta del governo o il tracollo del PD alle prossime elezioni, ma il declino di un Paese.

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