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Venerdì, 19 Aprile 2024

Fratelli d’Italia si riorganizza: niente congresso, si riparte da La Salandra e De Leonardis

Avanti con Bignami che nominerà a breve i suoi vice. Il commissariamento proseguirà, probabilmente, per un altro anno. E il coordinatore regionale Gemmato vuole puntare sui giovani per "dare nuovamente a Foggia un governo di centrodestra"

Niente congresso, l’attuale commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, non lascerà Foggia almeno per un annetto, ma saranno nominati i vice e, gradualmente, il partito tornerà a camminare sulle sue gambe. “La riunione di oggi è propedeutica a definire l’organigramma che verrà formalizzato nei prossimi giorni”, annuncia il parlamentare.

È passato poco più di mese dall’ultima riunione in biblioteca con dirigenti, iscritti e simpatizzanti per illustrare le linee programmatiche e riorganizzarsi. Oggi ha le idee più chiare: con tutta probabilità, sarà ripristinato un tandem alla guida del partito provinciale, per quanto la formula sarebbe quella dei vice commissari con la permanenza della figura di garanzia incarnata dal responsabile nazionale del Dipartimento Legalità e Sicurezza di FdI.

Torna Giandonato La Salandra, componente della direzione nazionale, che più o meno un anno fa, a marzo del 2021, aveva fatto un passo indietro e chiesto ai vertici nazionali di inviare un garante che potesse gestire la delicata fase dopo le bufere giudiziarie e gli scandali che avevano coinvolto esponenti del partito. L’altro vicario sarà il consigliere regionale Giannicola De Leonardis, in continuità con il ruolo del compianto Franco Di Giuseppe.

“Saranno le due persone su cui il partito punterà per rilanciare l’azione nel capoluogo e nella provincia – afferma Bignami - D'altronde, parliamo di due persone apprezzate e conosciute nella realtà locale e penso che sia giusto ripartire da loro”. Probabilmente, sarà nominato anche un commissario cittadino per il capoluogo.

Il commissariamento, “utile a definire l’assetto del nuovo organigramma e anche a iniziare a ragionare sulle prossime amministrative di Foggia” proseguirà ancora per qualche tempo, e probabilmente finirà quasi per coincidere con quello del Comune.

Si riapre “una fase di radicamento” sul territorio. “Abbiamo avuto un tesseramento che ha sfiorato le mille adesioni e questo dimostra che Fratelli d’Italia è non solo in continua espansione, ma il primo partito della coalizione, non solo a Foggia ma penso ormai in tutta la regione”.

Piuttosto partecipato l’incontro nella Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte. In prima fila, accanto a Fabrizio Tatarella e all’ex consigliere comunale Ciccio D’Emilio c’è anche Paolo Agostinacchio, esponente di spicco della destra, passato per un saluto.

All’ordine del giorno c’era, tra le altre cose, l’analisi delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale: la lista di Fratelli d’Italia è arrivata ultima ma è riuscita ad eleggere Roberto Augello, consigliere comunale di San Nicandro Garganico. “È ovvio che mancando il capoluogo, dove c’è maggiore strutturazione del partito, hanno preso vita soprattutto i movimenti più civici”, deve constatare l’attuale numero uno di FdI in provincia di Foggia. Ma a quanto pare basta la presenza, soprattutto in “un quadro in cui qualche partito non è riuscito neanche a presentare la lista".  

In settimana, i partiti (Forza Italia compresa) potrebbero sciogliere le riserve sulle deleghe consiliari, oggetto di confronto con il presidente Nicola Gatta. Edilizia scolastica e Ambiente sarebbero quelle più gettonate per i meloniani.

Sono consapevoli di partire da una condizione di svantaggio per le prossime elezioni amministrative a Foggia, ma non disperano a giudicare dalle parole del coordinatore regionale, il deputato Marcello Gemmato: “La storia ci insegna che ogni elezione è una storia a sé stante, non ci nascondiamo dietro un dito: ciò che è successo a Foggia sicuramente penalizza questa metà campo politica. Però, ripartendo dai giovani e dall’entusiasmo che si percepisce anche questa mattina, noi immaginiamo di poter riuscire a dare nuovamente a Foggia un governo di centrodestra”. Per inciso, in sala la componente giovanile, rappresentata da Gioventù Nazionale, è anche piuttosto nutrita, ma nei quadri dirigenti non si percepisce un rinnovamento così spinto. Se ne capirà di più quando sarà presentato ufficialmente il nuovo organigramma.  

Il coordinatore regionale sostiene, però, la necessità di rinnovare la classe dirigente della città, “partendo dallo zoccolo duro: Foggia è una città tradizionalmente di centrodestra, ha avuto autorevolissimi esponenti – afferma Gemmato - penso a Paolo Agostinacchio, penso a una classe dirigente che faceva capo a Pinuccio Tatarella. Noi dobbiamo innestare questa tradizione con i tanti giovani che, per fortuna, afferiscono ancora oggi, in un momento di anti-politica, alle nostre sezioni e che si dicono pronti ad interpretare il rinnovamento partendo da destra”. Traccia anche l’identikit della classe dirigente del domani: “Le caratteristiche devono essere quelle dell’onestà, della preparazione e, mi permetto di dire, anche della militanza politica”.

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