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Ex Municipalizzate: pressing partiti continua, Landella prende tempo

Il digiuseppiano Antonio Cristiantielli verso la poltrona di Ataf. Per Amgas potrebbe spuntarla Cardinale. Sperano Riccardo Pagliara, Mariolina Santovito, Lucia Lambresa e Domenico Mazzamurro

I saluti di rito al neoprefetto, Maria Tirone, e poi via alle incombenze amministrative lasciate sulla scrivania alla vigilia delle festività natalizie. Rientro denso di questioni, problematiche e nodi da sciogliere per il sindaco Landella che potrebbe, già nelle prossime ore, avere un primo, nuovo contatto con le forze politiche di maggioranza. Tra i dossier più impellenti, il ricambio ai vertici delle ex municipalizzate, Ataf ed Amgas, per le quali si resta in attesa delle nuove nomine. Nonostante sia una sua prerogativa, il sindaco ha sempre temporeggiato sul tema, rinviandolo al dopo elezioni provinciali.

Ma con le dimissioni, il 24 dicembre scorso, dell'amministratore unico dell'azienda di trasporti, Gino Fiore, e la disponibilità farsi da parte in qualsiasi momento "senza ricorsi giudiziari" pubblicamente ufficializzata dal manager di Amgas, Massimo Russo, il cerchio si stringe attorno al primo cittadino, pressato da tempo dalle forze politiche a procedere.

Per espressa deliberazione del consiglio comunale, si va verso il ritorno dei consigli di amministrazione. Landella avrebbe chiesto di far pervenire a Palazzo di Città le varie disponibilità. Una decina i nomi di personaggi legati ai vari partiti di maggioranza che giacciono ora sulla scrivania del sindaco. C'è Antonio Cristiantielli, già candidato con NCD e vicinissimo a Franco Di Giuseppe, che, a sentir le voci, sarebbe già in procinto di sedere sulla prima poltrona di Ataf.

C'è l'ex direttore degli Ospedali Riuniti, Nicola Cardinale, vicino a FI, quindi Riccardo Pagliara, già revisore dei conti di Ataf, ma anche la segreteria organizzativa della Puglia prima di Tutto, Mariolina Santovito. Quindi Lucia Lambresa e finanche Domenico Mazzamurro già amministratore unico di Ataf con Mongelli, poi dimessosi, che oggi aspira a rientrare ma con l'amministrazione di centrodestra.

Ci sarebbe anche Giulio Scapato, Socialista, ma passato alla corte di Landella alle elezioni comunali. Per lui, però, la legge parlerebbe chiaro: niente incarichi per coloro che hanno rivestito il ruolo di amministratori negli ultimi due anni. Neanche per il posto ancora vacante in Amiu Puglia, pronta a calendarizzare una nuova assemblea per il 20 gennaio prossimo. "Attendiamo solo il decreto" fa sapere il presidente, Gianfranco Grandaliano.

IL CASO AMGAS SPA. Al momento, tuttavia, nessuna accelerazione. Ieri ennesima convocazione a Palazzo di Città dell'amministratore unico di Amgas Massimo Russo al quale, filtra, nelle prossime ore il segretario generale Guadagno, responsabile dell'Anticorruzione, potrebbe contestare formalmente la  questione della "incompatibilità" a ricoprire contemporaneamente più incarichi presidenziali in società pubbliche prevista dalla Legge Severino (Russo è, infatti,  AU di Amgas spa, società madre, e delle derivate Am Service e Amgas Verde, quest'ultima in liquidazione).

Un modo, soft, per indurlo alle dimissioni? "Non ve n'è motivo" replica Russo, "al sindaco Landella ho già escluso ricorsi giudiziari e sono pronto a dimettermi dalle altre due società". Non avendo proceduto alla rimozione degli amministratori unici ed alla loro conseguente sostituzione nei 45 giorni dall'insediamento del consiglio comunale come da norma, infatti, Landella potrebbe incappare proprio in questa grana: il ricorso degli amministratori (dopo quelli dei revisori) legittimati, in assenza di sostituzione, a restare in carica fino a scadenza di mandato (per Amgas nel 2016).

La faccenda agita i rapporti tra Palazzo di Città e amministratore unico che ora vuol vederci chiaro, anzitutto per scongiurare lesioni in termini di immagine. Le tre aziende succitate, infatti, appartengono tutte alla stessa famiglia, il gruppo Amgas appunto, motivo per cui - secondo Russo - non dovrebbero ricadere nella fattispecie della incompatibilità prevista dalla norma. "Ho chiesto giorni fa al Comune di fare un interpello ufficiale all'Anac, l'ente nazionale Anticorruzione, per avere chiarimenti in merito, manifestando contestualmente, nell'ipotesi di riscontro positivo, la mia disponibilità a fare un passo indietro da Am Service e Amgas Verde, per la quale il mio incarico è peraltro terminato il 31 dicembre 2014. Il nodo, dunque, per quel che mi riguarda, non sussiste. Mi  auguro, ovviamente, di avere riscontri ufficiali".

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