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PD, otto candidati consiglieri per l’assalto a via Capruzzi: è sfida Campo-Piemontese

La direzione provinciale del Partito Democratico ha approvato il documento con gli otto che formeranno la lista in vista delle elezioni regionali del 31 maggio. Esclusi Clemente e Di Noia

Fuori Clemente, dentro Santarelli: ieri sera la segreteria provinciale del Partito Democratico ha ufficializzato i nomi degli otto candidati consiglieri regionali.

CHI C'E'. Saranno della partita il segretario provinciale del PSI ed ex sindaco di San Severo, Michele Santarelli, il segretario provinciale del Partito Democratico ed ex presidente del Consiglio comunale di Foggia ("...da PD foggiano qualità e quantità...), Raffaele Piemontese, la capolista e dirigente del partito, Patrizia Lusi, l'ex sindaco di Manfredonia ed ex segretario provinciale del partito, Paolo Campo (“Sono ufficialmente candidato alla carica di consigliere regionale. Adesso mettiamoci a lavoro!”), l'imprenditore e segretario cittadino di San Giovanni Rotondo,Matteo Masciale, il direttore di banca e capogruppo del PD in Consiglio comunale, Michele Longo, la neuropsichiatra infantile di San Severo, Lucia Russi e l'avvocato di Lucera, Maria Rosaria De Muzio. Escluso anche Francesco Di Noia, espressione dei Giovani di Capitanata, al quale non sono bastate 200 firme per convincere la direzione provinciale.

Con 35 voti e 7 contrari, il documento passa. Due gli astenuti: Pasquale Russo e Maria Rosaria De Santis. Confermati, come nelle intenzioni della vigilia, gli otto che formeranno la lista e rappresenteranno il PD di Capitanata alle prossime elezioni regionali. Ora il documento approderà a Bari per l'approvazione finale che spetta alla direzione regionale.

Fanno e faranno discutere le esclusioni del consigliere regionale e comunale, Sergio Clemente, e di Francesco Di Noia, quest'ultimo indicato da duecento figure del Partito Democratico tra sindaci, segretari di circolo e dirigenti di partito. Decisioni che hanno incassato già i giudizi negativi del segretario cittadino dei democratici di Zapponeta, Michele La Macchia, e di Salvatore Mangiacotti, che evidenzia come il PD foggiano vada incontro al rischio di eleggere un solo consigliere regionale.

Nulla sarebbe scontato, compresa l'approvazione a Bari del documento approvato dalla direzione provinciale con l'80% dei voti. Tra i delusi anche gli scalfarottiani, che dovranno rivedere le loro intenzioni di voto, se è vero che, come era circolato negli ambienti dei democratici, era emersa una simpatia per Sergio Clemente.

Ma c’è una sfida interna al PD da giocare, che vede contrapposte la Manfredonia di Angelo Riccardi, Paolo Campo, Michele Bordo e la Foggia-Cerignola di Elena Gentile, Mariano Rauseo, Raffaele Piemontese. C’è un buon pacchetto di voti da intercettare nei 61 comuni della Provincia, ci sono i delusi da convincere, c’è un elettorato che guarda a Emiliano come a Renzi, ma mantiene, per ora, le distanze dal PD. Guelfi contro ghibellini, che la partita abbia pure inizio.

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