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Sabato, 20 Aprile 2024

Anche ai foggiani Zingaretti assicura: "Il mio Pd sarà diverso, vinco e cambio tutto"

Il candidato alla segreteria nazionale del Pd apre la tre giormi di dibattito nel capoluogo dauno. "Ripartiamo"

"Il Pd ci sarà alle elezioni e restituirà ai foggiani la qualità di vita che meritano. Qui già governano da quattro anni coloro che governano a livello nazionale e io voglio dire a quelli che si definiscono salviniani dell'ultima ora che noi qui ci viviamo, nel quartiere ferrovia noi ci viviamo, abbiamo la sede, non c'è bisogno di passeggiate, loro stanno ancora a denunciare invece che a risolvere i problemi. Nel Pd siamo rimasti in pochi? Il Pd è qui e ci sarà alle elezioni con questa maglietta e con questo simbolo.  Faremo liste giovani con competenza ed esperienza". Così Lia Azzarone, segretario provinciale del Pd, ha aperto la Festa dell'Unità a Foggia in corso nella nuova isola pedonale. Una tre giorni iniziata con il candidato alla segreteria nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. Il riferimento al simbolo fatto da Azzarone, urlato con forza, è la risposta anche alle ultime notizie circolate in questi giorni su una possibile candidatura di Leonardo di Gioia a sindaco di Foggia "sostenuto solo da liste civiche e non da simboli", scriveva il Corsera. Azzarone difende l'identità del Partito Democratico, anche per la prossima corsa amministrativa.

"Dobbiamo parlare a quel vasto elettorale che ci votava e che è rimasto deluso - ha detto Zingaretti-. Non possiamo dire che è andato tutto bene e l'elettorato non ci ha capiti. Perché noi troppo preoccupati a litigare tra di noi non abbiamo più guardato alle esigenze delle persone. Dobbiamo dire che abbiamo capito! Dobbiamo cambiare e mettere in campo alternative a questa maggioranza che non ce la fa, fatta di facce nuove e anche una forma nuova dell'essere partito. Questa formula ci ha reso più deboli. I militanti devono contare di più altrimenti c'è un abuso di fiducia che non aiuta ad essere più forti". Zingaretti si sente un leader? "Noi abbiamo avuto la subalternità nei confronti del leader e la fragilità del corpo collettivo". "Io voglio dei partiti che sopravvivono al leader e che siano una comunità innanzitutto".

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