rotate-mobile
Politica

Donne sconcertate, nessun incarico rosa nelle sette commissioni regionali. Capone: "Modificheremo il regolamento"

Presidenti, vice e segretari, 28 in tutto, sono solo uomini. In aperta polemica anche la Cgil. La presidente del Consiglio della Puglia dà ragione alle associazioni di genere: "Giusta presa di posizione"

Nessuna donna è stata eletta presidente, vice o segretaria di una delle sette commissioni permanenti del Consiglio regionale della Puglia. Sono 28 in tutto gli incarichi smistati, tutti al maschile, ruoli che, peraltro, prevedono un compenso extra. Sono 5 le donne componenti delle Commissioni, 37 gli uomini. Quanto basta per riproporre la questione di genere.

E a mugugnare sono forze dello stesso segno del governo regionale, donne della medesima parte politica, perché i colori non c'entrano: la battaglia per la parità di genere è da sempre considerata una lotta di civiltà, ma in Puglia la disuguaglianza di genere nelle istituzioni è un vecchio vizio.

"Dopo il bluff della Giunta, il contentino della presidenza del Consiglio. Una carica che forse qualcuno interpreta elevata all’ennesima potenza. Ora il risultato delle Commissioni", polemizza la Cgil Puglia. La segretaria regionale Filomena Principale osserva come le date simbolo del 25 novembre e dell'8 marzo ormai siano diventate "solo ricorrenze utili ad offrire la scena a comunicatori, testimonial e predicatori". Il sindacato rileva come, peraltro, nulla si sappia rispetto a un'eventuale valutazione della dimensione di genere nei progetti pugliesi a valere sul Recovery Fund e se la vision sarà arricchita dal contributo delle donne.

"Il programma elettorale del presidente Emiliano, scritto con la partecipazione della cittadinanza attiva - e al quale abbiamo dato un contributo, anche sul tema delle pari opportunità - riconosce la necessità di ridurre il gap di democrazia di genere, dando impulso alla costruzione di queste politiche. Ma quando - domanda la segretaria Filomena Principale - avverrà il confronto partecipato e trasversale a tutti gli ambiti d’azione che caratterizzeranno gli interventi pugliesi?".

La presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, dà ragione alle realtà che si sono lamentate per il caso delle Commissioni: "C’è stata una giusta presa di posizione da parte delle associazioni di genere e per questo stiamo lavorando alla revisione del regolamento che introduca la rappresentanza di genere in tutte le articolazioni. Mi impegnerò, inoltre, a sollecitare la conclusione del percorso di modifica della legge elettorale affinché preveda l’introduzione della percentuale 40-60 nella composizione delle liste dei partiti e dei movimenti". Il suo impegno è chiaro: "Dove non arriva la politica arriveranno i regolamenti". Per quanto poi sia consapevole, però, che a volte per cambiare le cose non bastino nemmeno le leggi.

Considera prioritaria la questione della presenza delle donne nei luoghi di Governo delle Istituzioni, così come del lavoro. "Dobbiamo ammetterlo, assistiamo a una costante sottovalutazione del merito delle donne soprattutto quando si tratta di attribuire un valore economico ai loro saperi. Così, sono protagoniste indiscusse – lo dicono le statistiche – quando sono volontarie, molto meno quando devono essere retribuite. E anche quando lo sono, la retribuzione è quasi sempre inferiore a quella degli uomini - fa rilevare Loredana Capone - E questa ingiustizia si manifesta anche nei reati di genere quando un femminicidio viene derubricato a 'delirio di gelosia'. Per questa ragione, dobbiamo impegnarci da subito a valutare ogni atto con lo sguardo delle donne: dagli atti legislativi a quelli politici istituzionali. La divisione dei ruoli purtroppo è ancora fortemente condizionata dai pregiudizi culturali su cui possiamo e dobbiamo intervenire invertendo l’approccio e il pensiero".

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Donne sconcertate, nessun incarico rosa nelle sette commissioni regionali. Capone: "Modificheremo il regolamento"

FoggiaToday è in caricamento