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Nembrotte nel mirino lascia l'appalto da 100mila euro per fare il vicesindaco: "Ho rinunciato a tutti gli incarichi"

Il conferimento dell'incarico assessorile all'ingegnere che negli anni si è aggiudicato con il suo studio diversi affidamenti del Comune di Foggia era già diventato un caso politico. Oggi il diretto interessato ha mostrato la lettera di dimissioni dalla direzione dei lavori per l'adeguamento della piscina comunale scoperta di via Mazzei

"Prima di accettare l'incarico abbiamo provveduto alla rinuncia di tutti gli incarichi che avevamo". L'ingegnere Antonio Nembrotte Menna, assessore all'Ambiente e ai Lavori Pubblici e vice sindaco, nel giorno della presentazione della nuova Giunta comunale di Foggia, mostra le dimissioni dall'incarico di direzione dei lavori per l'adeguamento funzionale e ristrutturazione della piscina comunale scoperta in via Mazzei. 

Il 6 aprile scorso, apposita determina dirigenziale certificava che si era aggiudicato l'appalto da circa 100mila euro per i servizi tecnici di direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, misure e contabilità.

Nel 2019, gli era stato affidato un altro piccolo incarco (circa 10mila euro di fondi regionali per la rigenerazione urbana sostenibile), sempre per servizi di ingegneria per la realizzazione di infrastrutture idrauliche per la separazione delle acque nere dalle bianche e il completamento della rete di fognatura pluviale. E sempre nello stesso anno si è occupato della progettazione esecutiva del Piano di caratterizzazione ex discariche r.s.u. in località Passo Breccioso (affidamento di poco inferiore ai 40mila euro).

"Io con il Comune di Foggia ho sempre lavorato ma non ho chiesto, ho portato, perché i finanziamenti li cerco io. Nel mio studio siamo abituati a lavorare quantomeno 12 ore, quindi noi non elemosiniamo lavoro al Comune di Foggia ma proponiamo interventi".

È il sindaco Franco Landella a precisare che l'incarico era stata affidato tramite procedura di evidenza pubblica. "Il solo curriculum penso che debba portare qualcuno a chiedere scusa all'ingegner Nembrotte che oggi sottrae energie professionali ed economiche al proprio studio per servire la propria città in un momento particolare".

Su sollecitazione del commissario provinciale Galeazzo Bignami, ieri sera il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, composto da Gino Fusco, Ciccio D’Emilio ed Erminia Roberto, aveva depositato un'interrogazione per chiedere quando e come l’assessore Nembrotte avrebbe rinunciato all’affidamento assegnato solo dieci giorni fa e a tutti gli incarichi eventualmente in essere con l'amministrazione, "considerando l’evidente inopportunità della sovrapposizione di incarichi".

Con l'interrogazione, il partito ha inteso peraltro manifestare di non avere in alcun modo fornito indicazioni per la formazione della Giunta, considerato che si vociferava che proprio quella di Nembrotte fosse arrivata da Fratelli d'Italia, in quanto nome vicino all'ex coordinatore provinciale Franco Di Giuseppe, adombrando il sospetto che qualcuno fosse sfuggito alla inflessibile linea del partito.

"Non ho avuto alcuna indicazione - ha risposto il sindaco Franco Landella, sollecitato sul tema - Nembrotte lo conosco da quando ero libero professionista e il curriculum parla da solo". Interpreta l'interrogazione come un atto che esalta "il valore di un partito che ha la bandiera della legalità e della trasparenza, e questa bandiera noi la alziamo".

A domanda diretta, smentisce che il suo nome fosse già venuto fuori all'epoca della verifica subito dopo le Regionali, suggerito proprio dai Fratelli d'Italia: "A me non risulta, e anche se fosse non ci vedo nulla di strano". 

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