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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Nuova politica a cinquestelle, foggiani a Bari da Di Maio: "Ripartiamo da qui"

Il Movimento pugliese stamattina a Bari con il capo politico. Di Maio sta tenendo un incontro in ogni Regione. Obiettivo, riorganizzare il M5S e renderlo più competitivo. Nel 2020 ci saranno le elezioni regionali pugliesi

Sette ore di confronto serrato, 66 interventi programmati, oltre 500 partecipanti. Sono i numeri dell’incontro che il Movimento 5 Stelle pugliese ha tenuto oggi a Bari col suo capo politico, Luigi Di Maio, sulla scorta di quanto sta avvenendo in altre Regioni, per mettere sul tavolo problemi, criticità, avanzare proposte, provare a riprendersi e a ricostruire dopo la caporetto del 26 maggio scorso, quando il voto europee consegnò un misero 17%. E pare che di lì non ci si schiodi. A livello nazionale. Perché sui territori è ancora peggio, posto che la politica del niente alleanze non aiuta nell’urna. Da qui l’ormai ufficializzato e ratificato tentativo di aprire alle civiche, una delle due grandi riforme (assieme al ‘mandato zero’) della riorganizzazione interna del Movimento, teso a migliorare la competitività sui territori e a rimpolpare le coalizioni con cui presentarsi alle amministrative. (Non tutte le civiche, però, ha già dichiarato il capo politico qualche settimana fa.  Di certo non quelle che nascono come contenitori di transfughi politici che hanno necessità di ripiazzarsi sotto altre insegne, bensì soggetti che danno prova nel tempo di lavorare coi cinquestelle sui temi, condividendone percorso e valori: quali saranno è tutto da vedere). E’ la nuova fase del Movimento. A gestirla saranno i cosiddetti “facilitatori”, pentastellati ai quali sarà dato: 1) l’incarico di tessere rapporti con la società civile e i tessuti socio-economici territoriali di riferimento (tra le doglianze degli attivisti c’è proprio questa: la solitudine, l’assenza di interfaccia e di interlocutori, l’assenza di supporto, anche economico, per le iniziative), 2) la gestione interna dei meet up e la formazione delle liste (su questa figura si rischiano scontri al calor bianco), 3) la convocazione una volta al mese di incontri di questo genere per fare il punto della situazione.

I facilitatori saranno per il momento 12 a livello nazionale e da 3 a 5 a livello regionale, scelti tra gli attivisti tra settembre ed ottobre (gli attivisti voteranno su Rousseau, poi sceglierà Di Maio), e dovrebbero aiutare il processo di ripresa e radicamento sui territori, altro grave deficit del Movimento che, tolto il simbolo sulla scheda, non è riconoscibile talvolta neanche nei paesini di poche anime.

“Un incontro proficuo e partecipato” dichiara soddisfatto a Foggiatoday Marco Pellegrini, senatore foggiano, tra i promotori dell’iniziativa odierna, svoltasi rigorosamente a porte chiuse (i tempi dello streaming sono belli che andati). Con lui i parlamentari Gisella Naturale, Rosa Menga, Carla Giuliano, l’europarlamentare Mario Furore, la consigliera regionale Rosa Barone ma anche gli eletti al consiglio comunale come Giovanni Quarato, e alcuni attivisti.  La sperimentazione è da fare. “Ma si badi – avverte Pellegrini- non è che ciò significa che faremo alleanze sistematicamente in ogni comune o ad ogni tornata elettorale, ma soltanto lì dove meet up ed eletti cinquestelle hanno uno storico e saldo rapporto e lavoro comune con associazioni, comitati, etc. Non  è una mossa per vincere a tutti i costi, appiccicandoci magari liste farlocche, l’elettore capirebbe”.

Tutto è in divenire, insomma. Ora pausa estiva e poi si comincia. Tra settembre ed ottobre le nuove figure dovrebbero essere al lavoro. Entro dicembre bisognerà essere pronti per la partita delle partite, ovvero le elezioni regionali.  

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