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Morte Mazzone, Landella: “Amò la Capitanata e Manfredonia in modo sincero e autentico”

Il cordoglio del sindaco di Foggia per la morte di Gabriele Mazzone

Il sindaco di Foggia, Franco Landella, esprime cordoglio per la scomparsa di Gabriele Mazzone, esponente di primo piano di Forza Italia, già assessore provinciale e coordinatore del Popolo della Libertà in Capitanata.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO. La scomparsa di Gabriele Mazzone è una notizia che mi addolora profondamente. Alla sua famiglia rivolgo le mie condoglianze ed invio un abbraccio affettuoso. In questa giornata la nostra provincia e la politica sono più povere. Ero legato a Gabriele Mazzone da un’amicizia sincera, costruita e fondata sul rispetto per un uomo dallo straordinario tratto caratteriale prima ancora che sulla comune condivisione di valori politici.

Gabriele è stato un costante punto di riferimento per la mia generazione, alla quale ha insegnato molto, tanto sotto il profilo umano quanto dal punto di vista politico. La sua propensione alla moderazione e all’ascolto, la sua esperienza e la sua inclinazione ad interpretare e rappresentare la politica nel suo significato più autentico gli sono valsi infatti la stima di avversari e amici di schieramento e di partito.

Con lui ho condiviso gli anni della nascita di Forza Italia, il percorso che portò la nostra comunità umana a intraprendere il cammino che portò alla creazione del Popolo della Libertà, di cui è stato un coordinatore provinciale responsabile ed intelligente, capace sempre di far prevalere gli interessi collettivi sulle ragioni di parte. Gabriele è stato il coordinatore dal quale ho raccolto il testimone quando ho ricoperto l’incarico di segretario provinciale del PdL. Un passaggio di consegne che rappresentò anche idealmente l’investimento su una nuova generazione.

Ricordo con commozione i confronti e le discussioni che accompagnarono quella fase, l’esperienza che con immensa generosità Gabriele mise a nostra disposizione in un frangente complesso e delicato, riuscendo con grande lucidità a leggere e comprendere le dinamiche di una politica che stava cambiando e della stagione nuova che stava cominciando.

E’ stato anche un amministratore integerrimo, che ha sempre interpretato le sue funzioni istituzionali con responsabilità, senza partigianerie ma, viceversa, con la profonda consapevolezza che servire la propria comunità significa difenderne i diritti e lottare per il suo sviluppo complessivo. Fu un uomo che amò la Capitanata e la sua Manfredonia in modo sincero ed autentico.

Oggi la sua scomparsa rende la provincia di Foggia e la nostra politica più povere. Il suo insegnamento, però, continuerà a vivere nei gesti e nell’attività di ciascuno di noi, indipendentemente dai partiti e dagli schieramenti di appartenenza. Il nostro dovere, oggi più che mai, è quello di recuperare e difendere il patrimonio di idee, impegno, abnegazione e cultura istituzionale che Gabriele Mazzone ci ha trasmesso nella sua lunga attività al servizio del nostro territorio».

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