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Martedì, 23 Aprile 2024
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Il Comune è pronto a uscire dalle secche: il piano di riequilibrio è "prossimo alla conclusione"

Sono passati dieci anni dal ricorso alla procedura e la Corte dei Conti opera una ulteriore ricognizione rispetto ai semestrali monitoraggi

A dieci anni dal ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario, il Comune di Foggia spera di essere quasi fuori dalle secche. L’ultima delibera della sezione regionale di controllo per la Puglia della Corte dei Conti sullo stato di attuazione al 30 giugno 2022 del piano, notificata il 22 dicembre scorso, è particolarmente tecnica.

In considerazione della durata decennale del piano, "ormai prossimo alla conclusione", la magistratura contabile, in un’ottica ricognitiva, ha proceduto a una dettagliata analisi dello stato di attuazione e dell’evoluzione del risultato di amministrazione dal 2015 al 2021. Rispetto alle altre relazioni, che indugiavano sui precedenti monitoraggi, al 16esimo, in 102 pagine la Corte dei Conti chiede una serie di chiarimenti, ragguagli, precisazioni, calcoli analitici e la compilazione di tabelle.

Il dirigente del Servizio Economico Finanziario, Carlo Dicesare, in una relazione di 69 pagine, oltre a una sfilza di allegati, protocollata il 10 febbraio, ha fornito in dettaglio tutte le informazioni richieste, aggiornate al 31 dicembre 2022, e il 21 marzo la commissione straordinaria ha preso atto della deliberazione e del relativo riscontro.

Sembra chiaro che sia arrivato il momento di verificare il puntuale rispetto delle previsioni del piano di riequilibrio, destinato a ripianare uno squilibrio di bilancio pari a circa 122 milioni di euro. Ora si attende il verdetto per capire se il Comune è nelle condizioni di uscire o meno dal piano di rientro, ecco perché è una delibera fondamentale.

I giudici, però, avevano bisogno di acquisire ulteriori elementi per completare il quadro informativo a disposizione, “a volte caratterizzato da dati incoerenti e contrastanti tra loro”, ai quali la tecnostruttura ha rimediato (talvolta si trattava, infatti, di meri errori di trascrizione). Nelle conclusioni, si legge in grassetto che il Collegio rileva quale principale criticità la “possibile sottostima del fondo contenzioso (nonostante il riscontrato trend in crescita dello stesso)”. Il Comune lo ha rimaneggiato quest’anno, nel risultato presunto di amministrazione a fine gennaio. Potenzialmente, superato l’unico vero rilievo, ci sarebbero le condizioni per uscire dalla procedura. In tal caso, per esempio, il prossimo Consiglio comunale avrebbe le mani libere per intervenire sui tributi, oggi al massimo. Per inciso, non è facile per un comune capoluogo rispettare i dieci anni del piano di riequilibrio.

A preoccupare la Corte dei Conti è sempre la causa pendente con la curatela fallimentare di Amica, per un importo di poco inferiore ai 58 milioni di euro, “di per sé potenzialmente idoneo a determinare un gravissimo squilibrio finanziario per l’ente”, scrivono i magistrati. Nel paragrafo dedicato al fondo contenzioso, esprimono tutte le loro perplessità. “Sembrerebbe che non si possa ancora fare affidamento su una completa mappatura del contenzioso”, si legge nella delibera, confrontando l'ultima nota a disposizione con la relazione al consuntivo 2016. Assunto che, chiaramente, gli uffici finanziari del Comune non condividono.

Il Servizio Avvocatura, in risposta alle eccezioni sollevate dalla Corte dei Conti, ha prodotto una ricognizione completa del contenzioso pendente. La causa Amica è stata rinviata al 28 giugno di quest’anno, e in merito all’importo del presunto danno imputabile al Comune di Foggia si fa riferimento alla quantificazione dei consulenti tecnici, già pari alla metà della somma oggetto di domanda. Il totale complessivo del contenzioso superiore a 100mila euro ammonta a 4.128.830 euro, ha chiarito il dirigente, l’avvocato Angelo Paradiso, che ritiene congruo un accantonamento pari al 51% dell’importo totale. Il dirigente Dicesare ha aggiunto che con deliberazione commissariale del 26 gennaio 2023 è stato rimodulato l’accantonamento a Fondo rischi contenzioso per l’importo di 26.793.002,21, allineandosi alla stima del Servizio Avvocatura.

Sullo stato della riscossione dei tributi per il 2021, le percentuali appaiono in netto miglioramento: l’Imu è al 99,79%; la Tari, considerando il riversamento di gennaio 2022 della quarta rata da parte dell’Agenzia delle Entrate, subisce un incremento dal 66,45% al 74,93%; il recupero dell’evasione Ici/Imu, considerando gli incassi del primo semestre 2022, subisce un incremento da 6,91% al 67,85%.

Bene anche il riconoscimento dei debiti fuori bilancio: sembrerebbe che l’ente abbia oltrepassato le previsioni del piano, riconoscendo debiti in misura pari a 40.515.273,57 euro (somma superiore alle previsioni di piano, pari a 33.086.873 euro).

La revisione della spesa corrente, invece, non convince appieno il Collegio: “Pur cogliendo positivamente il trend decrescente – si legge - non si può sottacere che le modeste riduzioni registrate non consentono di affermare con certezza che l’ente abbia fin qui posto in essere una sistematica e strutturata manovra di riduzione”. Il Servizio Economico Finanziario replica con una tabella per dimostrare puntualmente come il Comune “abbia posto in essere una sistematica e strutturata manovra di riduzione della spesa corrente nel decennio di riferimento – scrive Dicesare - Oltre al trend decrescente della spesa di personale, peraltro già verificato nei precedenti monitoraggi, si confermano anche le riduzioni di spesa per quanto attiene gli ‘Acquisti di beni e le prestazioni di servizi’ oltre che i ‘Trasferimenti correnti’". 

Al prossimo monitoraggio, relativo al semestre fino al 31 dicembre 2022, si attende un pronunciamento sull’uscita dal piano e quindi dai vincoli di finanza pubblica. Diversi i tempi per la restituzione del Fondo di rotazione, il prestito che il Comune di Foggia ha utilizzato esclusivamente con funzioni di cassa. Nel 2016 il Comune aveva rimodulato il piano prevedendo l’ammortamento dei 37.405.519,57 euro in 30 anni, ma una sentenza della Corte Costituzionale, nel 2019, ha fatto saltare la possibilità del ripiano trentennale, e l’ente ha incrementato la quota annua di restituzione del Fondo di rotazione fino al 30 ottobre 2025. Oggi la cassa del Comune di Foggia ammonta a 128 milioni, e dal 2026 avrà somme libere da destinare, per esempio, ad assunzioni, strade e servizi. Gli uffici finanziari rivendicano di aver agito sempre con strategie prudenziali, senza fughe in avanti.

Ad eccezione del monitoraggio al 30 giugno 2019, in cui era stato accertato il “mancato rispetto degli obiettivi intermedi”, le altre deliberazioni della Corte dei Conti hanno costantemente rilevato un “parziale adempimento” degli obiettivi del piano di riequilibrio, e anche questa volta si parla di “parziale raggiungimento”, condizionato a una “rigorosa attività di verifica dell’organo di revisione, in raccordo con l’ente, delle risultanze della gestione finanziaria, volta ad accertare la congrua quantificazione dei fondi e il mantenimento dei parametri di una sana e corretta gestione finanziaria e contabile al fine di salvaguardare, anche per gli esercizi successivi, il rispetto degli equilibri di bilancio; l’effettivo stato di attuazione del Prfp e delle singole componenti”.

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