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Minori con disabilità ancora senza educatori: arrivano le scuse dell’amministrazione comunale

Spiegati i motivi del ritardo nella pubblicazione del bando per l'affidamento del servizio per l'integrazione scolastica ed extrascolastica dei minori con disabilità frequentanti le scuole di competenza comunale

Sergio Cangelli ed Erminia Roberta rivolgono le scuse dell’amministrazione comunale per l’oggettivo disagio arrecato ai genitori dei bambini con disabilità che non dispongono ancora del servizio per l’integrazione scolastica ed extrascolastica. “Siamo consapevoli che il ritardo nella pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio abbia provocato più di un problema a questi nuclei familiari. Si tratta di un ritardo dovuto alla mole significativa di bandi emanati dal Comune, che nel caso di specie non è possibile accorpare per più annualità, e agli adempimenti di legge che occorre rispettare in conformità al Codice degli Appalti, le cui modifiche stanno producendo analoghi disguidi sulla tempistica in moltissimi altri comuni italiani”.

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Gli assessori ai Contratti ed Appalti e alle Politiche Sociali aggiungono: “Com’è facile intuire, si tratta di difficoltà tanto più presenti in un Comune come quello di Foggia, nel quale il blocco del turn over determinato dall'adesione al ‘Decreto Salva Enti’ rende ancor più drammatiche le ristrettezze di personale. Ragioni che non intendiamo sollevare a titolo di giustificazione, ma che hanno comunque un peso nella vicenda. Nel rinnovare le nostre scuse alle famiglie che hanno dovuto sopportare questo disagio, assicuriamo che la partenza del servizio avverrà in tempi brevissimi, non appena saranno esperiti gli ultimi passaggi amministrativi legati alla recentissima conclusione dell’iter per l’affidamento del servizio stesso”

Cangelli e Roberto precisano: “Va tuttavia precisato, per non incorrere in equivoci, che la figura dell’educatore professionale al quale è demandato l’espletamento del servizio per l’integrazione scolastica ed extrascolastica dei minori con disabilità frequentanti le scuole di competenza comunale, non corrisponde in alcun modo a quella dell’insegnante di sostegno, profilo che nelle scuole di competenza comunale non è previsto”.

E sottolineano: “Si tratta di una precisazione che occorre fare per evitare che si confondano le due figure e che, dunque, si lamenti l’assenza di un profilo professionale che non è assolutamente previsto nelle scuole di competenza comunale”.

Concludono i due esponenti della Giunta comunale: “Nei prossimi giorni sarà nostra cura convocare le famiglie interessate, da un lato al fine di spiegare in modo dettagliato la vicenda e dall’altro per condividere con loro la volontà dell’Amministrazione comunale di implementare prossimamente il servizio rivolto agli alunni diversamente abili, migliorandolo e potenziandolo rispetto al passato”.

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