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Landella furioso, Miglio s’affida al solito ritornello: “Sarò il presidente di tutti”

Clamoroso ko di Landella, che incassa la sconfitta e punta il dito contro il duo Mongiello-Potenza. Francesco Miglio tiene vivo il centrosinistra

La Provincia di Foggia è nelle mani di Francesco Miglio, che tiene vivo e riporta il centrosinistra alla guida di Palazzo Dogana. Conclusa la tornata elettorale lampo, il sindaco di San Severo non rinuncia al “sarò presidente di tutti”, ritornello che i candidati vincenti pronunciano al termine di ogni competizione elettorale. Una promessa piena di speranze, ma in passato quasi sempre disattesa e risucchiata nel vortice della politica, quella con la p minuscola, di interessi e frivolezze s’intende.

Contro ogni pronostico il neo presidente la spunta su Landella, che incassa la sconfitta e punta il dito contro il duo Mongiello-Potenza, accusati di aver diviso il centrodestra e determinato il clamoroso ko. Il primo cittadino del capoluogo dauno, in percentuale, perde invece con lo stesso scarto di voti con il quale conquistò Palazzo di Città.

A pochi passi dal Comune, in piazza XX settembre, la provincia riparte. Ricomincia dal voto espresso da circa 750 amministratori locali, a fronte di un territorio che ne conta più di 600mila. Bene o male che sia, i cittadini questa volta non potranno essere accusati di nulla.

I NOMI DEI 12 CONSIGLIERI PROVINCIALI 

“E’ necessario metterci subito al lavoro affinché il nuovo consiglio provinciale possa interpretare al meglio il ruolo di coordinamento che gli spetta con la collaborazione di tutti i sindaci del territorio. Voglio ringraziare anche il sindaco di Foggia, Franco Landella, e l'altro competitor Paolo Mongiello per aver portato a termine una competizione elettorale leale e serena. Ora che le elezioni sono terminate il mio auspicio è che tutti ci mettiamo al lavoro per rilanciare il territorio. Sarò il Presidente di tutti”. Queste le parole del successore di Antonio Pepe.

ELEZIONI BORDERLINE, ANALISI POLITICA DEL VOTO

Sul piano politico Landella si consola con il dato di Foggia, dove ha ottenuto 25 voti, due in più dei 21 consiglieri di maggioranza più il sindaco. Troppo poco per sorridere e salvaguardare l’integrità del centrodestra: “Mi pare evidente che questo risultato imponga adesso l’apertura di una riflessione seria ed approfondita. Le candidature presentate con il chiaro ed inequivocabile obiettivo di danneggiare la coalizione, come ha ampiamente dimostrato la loro completa irrilevanza in valore assoluto, hanno infatti concorso a determinare l’esito elettorale, favorendo il centrosinistra.

Un elemento al quale si aggiungono l’atteggiamento dell’Unione di Centro, che continua ad allearsi con la sinistra mentre partecipa alla nascita della Costituente Popolare, e vicende poco chiare come quelle che hanno riguardato consiglieri di centrodestra che inspiegabilmente hanno ritirato solo la scheda per l’elezione dei consiglieri provinciali, rifiutando invece quella per l’elezione del presidente.

Dati, questi, che non possono essere ignorati o sottovalutati e che rendono quanto mai necessario un confronto circa la compatibilità con il progetto politico ed amministrativo del centrodestra di quegli amministratori che, di fatto, con i loro comportamenti hanno consegnato al centrosinistra il governo della Provincia di Foggia”.

FOTO | Elezioni provinciali 2014: lo spoglio dei voti

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