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Reddito di dignità, Emiliano: “Beneficiari controllati e chiamati a piccoli lavori sociali”

Il presidente della Regione Puglia sviscera a Radio 24 tutti i dettagli della misura appena approvata dal consiglio regionale. E sulla questione rifiuti confessa: ""Da Vendola eredità disastrosa. Chiederemo aiuto a Ercolini"

Un aiuto alle famiglie sotto la soglia di povertà in cambio di condizioni da rispettare che saranno scritte in un patto di inclusione sociale. Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano spiega a “Si Può Fare” su Radio 24 la misura appena approvata dal consiglio regionale di istituire un Reddito di Dignità fino a 600 euro al mese per chi ha un reddito sotto i 3mila euro all’anno. E ne illustra tutti i dettagli.

Una iniziativa grillina? “Perché no. Se un’idea è buona e nasce ovunque e anche nel M5S va bene” scherza Emiliano che però aggiunge “in realtà si tratta di una iniziativa doverosa perché dal 2008 l’Italia ha ricevuto una diffida dall’Europa in quanto non aveva un sistema universale di sostegno al reddito per chi scende sotto la soglia di povertà. Noi in Puglia siamo la prima regione a farlo su grande scala, dal momento che nel piccolo Friuli hanno iniziato prima di noi”.

Chiederete qualcosa in cambio ai destinatari del sostegno al reddito, domanda il conduttore Alessio Maurizi? “Tutto il nucleo familiare coinvolto si obbliga a sottoscrivere un patto di inclusione sociale, che vuol dire essere disciplinati se si riceve un aiuto. Uno non può essere beccato a comprare i grattini, cioè il gratta e vinci, per esempio. Ci sarà un controllo, verranno richieste anche piccole forme di lavori, come accompagnare un anziano a fare gli esami del sangue o aprire i giardini la mattina".

COS'E' IL REDDITO DI DIGNITA'

Non è un lavoro in senso tecnico. Sono prestazioni sociali. "Ma se non c’è questa disponibilità potrebbe non essere fornita la prestazione”. Ma perché alla fine i consiglieri del M5S pugliese non hanno votato questa misura? “Abbiamo discusso per ore e ore tutti gli emendamenti. Poi c’è stata una baruffa col presidente del consiglio durata pochi secondi e quindi sono usciti dall’aula. Ho saputo poi che erano stati fatti degli emendamenti da parte del M5S, come per esempio inserire il taglio degli stipendi dei consiglieri in questa misura. Un ritocco di poche decine di migliaia di euro a fronte di una misura che vale 70 milioni di euro. Sono iniziative last minute”.

Quindi, domandano i conduttori di “Si Può Fare” Alessio Maurizi e Carlo Gabardini il rapporto col M5S è finito? “No, io continuerò a lavorare. Però loro hanno persino un odio fisico nei nostri confronti: quando vedo per esempio Di Battista avvicinarsi a me e sto per stringerli la mano, vedo che lui ha fastidio nel stringermi la mano. E poi il M5S ha un problema ogni volta che deve governare: dove governa, come a Livorno, governa male; dove invece governa bene, come a Parma, poi litigano col sindaco. Anche a Roma stanno facendo di tutto per perdere le elezioni. Anche se devo dire che anche il Pd sta facendo di tutto per farli vincere. Sarà una gara a chi arriva ultimo”. 

Alla domanda dei conduttori di “Si Può Fare” Alessio Maurizi e Carlo Gabardini sui motivi dell'annuncio fatto questa settimana del commissariamento dell’intero ciclo dei rifiuti della Puglia, Michele Emiliano risponde: “Siamo sull’orlo dell’emergenza. Io l’ho sempre detto che chi ha governato prima ha governato male. Abbiamo oggi un sistema sanitario al limite del collasso e il sistema dei rifiuti pure non ha funzionato. Vendola aveva costruito una legge in base alla quale dovevano essere i sindaci a riunirsi in assemblee popolari per decidere cosa fare. Ma non funzionava, è stato un disastro. Sono stati gli stessi sindaci a chiedermi di intervenire”. Ma non costruendo inceneritori, assicura: "Siamo sulla strategia rifiuti zero. Rossano Ercolini (presidente di Zero Waste Italy, ndr) sarà uno pei punti riferimento".

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