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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Avvocato tenta la scalata alla segreteria del PD di Capitanata: è il renziano Michelangelo Lombardi

L’ex sindaco di San Marco in Lamis: “Mi candido perché è dal territorio che viene una richiesta di cambiamento. Per un PD più forte, più organizzato, più radicato”.

Lo avevamo anticipato pochi giorni fa, ma ora ha tutti i crismi dell'ufficialità. Michelangelo Lombardi, ex sindaco di San Marco in Lamis, lancia la sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico di Capitanata. L’avvocato renziano, ben visto dall'assessore alla Sanità regionale, Elena Gentile, cercherà consensi anche tra coloro che sosterranno altri candidati alla segreteria nazionale “perché - sostiene - sono convinto che debba essere il territorio il protagonista del nostro partito”. Il dopo Campo, quindi, ha già un protagonista disposto a giocarsi la partita a viso aperto, uscito allo scoperto nel momento più difficile dei democratici foggiani.

La candidatura di Lombardi alla segreteria provinciale del PD verrà formalmente presentata nei prossimi giorni con il sostegno di militanti, degli iscritti, dei segretari di circoli, rappresentanti del partito nelle istituzioni: “La mia candidatura – ha dichiarato Lombardi – è a disposizione di quanti vogliono finalmente un cambiamento per il PD di Capitanata; una gestione del partito collegiale, presente nei territori e con iniziativa politica sui fatti che quotidianamente sono al centro dell’azione di governo del territorio, negli enti locali, nelle città, sui posti di lavoro, nell’università”.

Sono questi, in sintesi, alcuni dei contenuti del documento programmatico che verrà depositato a corredo della candidatura di Michelangelo Lombardi, ricco di proposte concrete sul piano identitario, politico ed organizzativo, focalizzato sul radicamento del partito, sul rinnovamento del gruppo dirigente e sulla centralità del territorio.

Michelangelo Lombardi dichiara che “si gioca ora la partita per il futuro del PD di Capitanata. Il confronto non è tra chi sosterrà una mozione nazionale e chi un’altra ma su quale PD serve alla Capitanata.

Io sosterrò la candidatura di Matteo Renzi perché la mia idea di partito coincide con la sua e ringrazio gli amici e compagni del coordinamento della mozione Renzi che hanno pensato a me per questo ruolo. Ovviamente cercherò consensi anche tra coloro che sosterranno altri candidati alla segreteria nazionale perché sono convinto che debba essere il territorio il protagonista del nostro partito.

Occorre dunque – conclude Lombardi - rivitalizzare il partito, utilizzando risorse nuove, nuove potenzialità e un patrimonio umano in grado di imprimere lo slancio necessario per risalire presto nella credibilità e nella fiducia degli iscritti e dei cittadini.

Un PD che conti di più, che sia più presente, più vicino alla gente, più pronto a dare risposte alternative alla rassegnazione, all’indifferenza, all’incapacità di trovare soluzioni politiche praticabili ed efficaci per governare il territorio e battere il centrodestra: questo è il nostro obiettivo, la nostra sfida. E la possiamo vincere”.

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