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Pullman anti-Mattarella e bandiere tricolore ai balconi: cinquestelle foggiani pronti a raggiungere Roma

Quasi tutto pronto per il corteo "pacifico" in programma il 2 giugno a Roma voluto da Luigi Di Maio dopo il rovinoso epilogo del governo del Cambiamento. In trecento dalla Capitanata

“Stiamo riempendo i primi due pullman e contiamo di organizzarne altri. Le adesioni aumentano di ora in ora. Ci si sta organizzando anche con auto private. Di sicuro saremo non meno di trecento dalla Capitanata”. A parlare a Foggiatoday è Mario Furore, attivista e figura di primo piano del Movimento 5 stelle in provincia di Foggia. Sono ore febbrili per i pentastellati. La chiamata alle armi è giunta direttamente via blog (e via social) da Luigi Di Maio, capo politico del movimento fondato da Beppe Grillo, all’esito della tremenda pagina politico-istituzionale consumatasi a Roma qualche giorno fa, con la fine dei sogni di gloria del “governo del cambiamento”. Per quanto dubbi si addensino attorno al ruolo avuto dalla Lega nella mancata formazione del Governo (ed all’eventuale doppio gioco portato avanti da Salvini), Di Maio non ha perso tempo e, tra un tweet ed una diretta Facebook, ha gridato all’impeachment e chiamato a raccolta il suo popolo a Roma,  il 2 giugno. Sabato prossimo, insomma.

“Sarà una manifestazione pacifica – ha garantito Di Maio su Facebook, rassicurando quanti, nelle evoluzioni di queste ore del clima politico, ci vedono una sorta di amarcord, rispolverando le ingiallite fotografie di una mai dimenticata “marcia su Roma”. “Strumentale e fuori misura” commentano dalle parti di via Arpi, dove insiste la sede 5 stelle. “La nostra mobilitazione sarà assolutamente pacifica ed un modo per dire, al presidente della Repubblica, ai mercati, all’Europa, alle agenzie di rating, che il nostro voto conta”. #ilmiovotoconta è l’hashatag creato apposta dal Movimento e che fa da cornice alle foto di profilo Facebook di attivisti ed eletti. Oltre a questo, Di Maio ha chiesto che venga esposta una bandiera tricolore ai balconi di casa propria. Cosa che quasi tutti hanno fatto. La partecipazione alla mobilitazione è resa tanto più fattibile dal costo che avrà il viaggio: soli 10 euro.

“Siamo riusciti ad ottenere una superconvenzione” dichiara soddisfatto Furore, che annuncia come la pattuglia dei parlamentari sarà al completo (tranne il sub judice Tasso); così come quella regionale.  La pattuglia dei parlamentari sarà al completo, compresa la consigliera regionale Rosa Barone. Un pullman partirà da San Nicandro, paese della parlamentare Maria Luisa Faro, alle 12.30 e farà tappa a Foggia e a San Severo per raccoglierli tutti, prima di incamminarsi direzione Roma. Un secondo partirà da Manfredonia. 54 posti cadauno, sono già quasi pieni. Altri se ne stanno organizzando. Una decina di auto private sono già al completo. “Saremo tantissimi. Arriveranno anche dalle isole” fanno sapere i 5 stelle. Il percorso romano dell’onda gialla è ancora in fase di definizione; quel che è certo è che si parte da Piazza della Bocca della Verità e lì si torna.

Galvanizzati al punto giusto i parlamentari foggiani, tra i quali, tuttavia, serpeggia anche la delusione di chi era stato appena eletto e dovrebbe, nel giro di qualche mese, far ritorno a casa. “Non è la nuova elezione che ci spaventa – fa sapere a Foggiatoday la grillina Rosa Menga-, piuttosto i messaggi che ci giungono dai mercati esteri che, non più tardi di oggi, hanno esternato dichiarazioni preoccupanti. Saremo a Roma a rivendicare il nostro diritto di popolo sovrano. Nonostante le difficoltà, si era riusciti a trovare una maggioranza sui temi, prima che sui nomi. Ma abbiamo subito una ingerenza indebita, non tanto di Mattarella che pure si è reso responsabile di questa decisione offensiva ed oltraggiosa, quanto dei mercati esteri. Il popolo deve avere il governo dal quale si sente rappresentato”.

Prima i temi e poi i nomi, appunto, e poi si impicca il Governo del cambiamento al nome di Paolo Savona? “Noi abbiamo fatti anche altri nomi, anche se il Quirinale smentisce questa circostanza (ma siamo nel giusto)” continua Menga, “la verità è che è stata bocciata la nostra idea di governo”. Doppio gioco Lega? “Se avallassi questa tesi, dovrei immaginare un Presidente della Repubblica complice di Salvini. Una ipotesi che non tiene. Vero è che le prossime settimane e le prossime mosse della Lega ci dipaneranno molti dubbi”.  “Se andremo con la Lega? I tempi non sono maturi per parlare di questo; ovviamente per credere che la Lega si comportata con sincerità dovrebbe quantomeno non ripresentarsi in coalizione col centrodestra” conclude la parlamentare foggiana.

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