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Miranda sarà il responsabile regionale all’associazionismo e servizi sociali dell’Udc

Avrà il compito di individuare le realtà associative moderate presenti sul territorio al fine di stabilire un proficuo dialogo ed una auspicata collaborazione nell'interesse del territorio stesso

Il consigliere comunale foggiano, Luigi Miranda, è stato nominato componente dell'esecutivo regionale del partito, con le deleghe all'associazionismo ed ai servizi sociali. La nomina è avvenuta a Otranto da parte del segretario regionale Angelo Sanza.

L’ex esponente del Pdl, ora in forza all’Unione di Centro, avrà il compito di individuare le realtà associative moderate presenti sul territorio al fine di stabilire un proficuo dialogo ed una auspicata collaborazione nell'interesse del territorio stesso.

Compito del consigliere comunale di Foggia sarà quello di coordinare a livello pugliese tutte le questioni afferenti i servizi sociali.

Soddisfazione è stata espressa da parte dell'esecutivo provinciale di Foggia. Luigi Miranda dal canto suo ha espresso vivo ringraziamento nei confronti dei dirigenti regionali e provinciali per il prestigioso incarico e per la fiducia accordata.

LUIGI MIRANDA - Il presidente dell'Associazione Qualità della Vita ha commentato l'incarico nello scudocrociato: "L’entusiasmo e la passione che muovono tante realtà associative, in campo culturale, umanitario o sportivo, fanno sì che si realizzino numerose iniziative che permettono di far ritrovare un’identità nuova a chi decide di farvi parte. In qualità responsabile regionale per l'associazionismo e dei servizi sociali dell'Unione di Centro – continua Miranda – ritengo che ora più che mai sia fondamentale sostenere tali realtà, recependone i segnali lanciati, incentivandone le proposte presentate, al fine di avviare un nuovo sviluppo del territorio basato su nuove politiche sociali.

 L'associazionismo trova in questo momento storico particolare terreno fertile nella nostra società civile, poiché è in grado di individuare e soddisfare i bisogni reali dei cittadini. In tal senso, poiché l'associazionismo fine a se stesso può talvolta risultare sterile, giacché lo si voglia o no, è sempre la politica chiamata a porre mano alle varie istanze e necessità della collettività, è indispensabile che si instauri un dialogo con le associazioni moderate al fine di ottenere uno sguardo di insieme e colmare le eventuali carenze di cui in questo momento soffre la politica".

 

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