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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Miranda ci prova alle Regionali, “perché la Capitanata torni a contare in Puglia”

Intervista a Luigi Miranda, presidente del Consiglio comunale di Foggia, che ha ufficializzato la candidatura a consigliere regionale con Forza Italia

C’è anche Luigi Miranda tra gli aspiranti consiglieri regionali che a primavera inoltrata tenteranno la scalata a via Capruzzi. Il presidente del Consiglio comunale di Foggia scende in campo “perché la Capitanata torni a contare in Regione”. Il promotore della rete di associazioni ‘Capitanata Evviva’ – da dieci anni presidente AQV – critica l’operato degli attuali consiglieri regionali foggiani e rimarca la necessità di eleggere persone perbene, pronte e preparate perché – aggiunge – “non ci si può improvvisare candidati consiglieri regionali, soltanto perché si è parenti di qualcuno”

Miranda lei ha ufficializzato la candidatura a consigliere regionale. Scelta maturata per quale motivo?

Per fornire il mio contributo alla rinascita della Capitanata, diventata fanalino di coda della Puglia, nonostante abbia le potenzialità per essere la locomotiva di questa Regione.

Questo per colpa di chi?

Ce la siamo presa sempre con i baresi e con i leccesi. Penso invece che dobbiamo fare una sana autocritica e domandarci cosa hanno fatto i nostri consiglieri regionali in questi anni. Qual è stato il ruolo dei consiglieri di maggioranza e di minoranza per la vicenda dell’aeroporto, rispetto al taglio verticale di tutte le strutture sanitarie e rispetto a tutte le altre vicende che hanno visto la Capitanata mortificata.

Quindi la Capitanata ha bisogno di Miranda?

La Capitanata ha bisogno di essere rappresentata da persone perbene, pronte, preparate, che abbiano dimostrato di avere le carte in regola ed esperienza da un punto di vista amministrativo. Non ci si può improvvisare candidati consiglieri regionali, soltanto perché si è parenti di qualcuno.

Parenti di qualcuno, a chi si riferisce?

No, non sto facendo riferimento a nessuno. Ritengo però che la mia sia una candidatura matura.

Quindi si sente davvero pronto per affrontare questa sfida

Guardi, io a 28 anni sono stato eletto consigliere comunale e ho svolto questo ruolo all’opposizione in un momento drammatico per la nostra città. Da candidato sindaco ho ottenuto 7mila preferenze, occupo il ruolo di presidente del Consiglio comunale, presiedo da dieci anni l’Associazione Qualità della Vita, ho fatto il senatore accademico quando avevo 19 anni all’Università di Foggia, ho fondato la rete ‘Capitanata Evviva’ con trentasei realtà associative. Credo pertanto che la mia candidatura possa essere presa in considerazione dall’elettorato

A prescindere dal colore politico?

Certo, la mia candidatura è frutto di questa serie di esperienze, del lavoro che ho profuso in questi anni senza mai fermarmi

Miranda, a proposito, che ruolo ha giocato nella sua scelta l’incontro con Berlusconi

Già il fatto che mi abbia chiamato…, ma poi abbiamo parlato anche del futuro del partito e del centrodestra

L’incontro con Berlusconi rafforza la sua candidatura, anche rispetto ad altre?

Ripeto, le candidature improvvisate di gente che non è mai esistita prima se non perché parente di qualcuno, non le capisco

Qualcuno però ha storto il naso quando ha notato che lei è candidato con Forza Italia

Gli amici delle associazioni non hanno detto nulla su questo. A chi, se esiste, storce il naso, dico soltanto di star tranquilli perché Miranda non diventa un’altra persona, ma resta onesta, perbene e capace

Però alle scorse comunali c’è anche chi l’aveva votata proprio perché rappresentava una lista civica

Chiaro, ma alla Regione non potevo di certo fare una lista mia. Dovevo scegliere un partito che avesse il piacere di avermi. Berlusconi mi ha fatto capire di essere a lui particolarmente gradito. Ripeto, la lista ‘Miranda alla Regione’ non era possibile, Forza Italia me l’ha chiesto e spero che la gente mi voti per cambiare le cose in Capitanata.

Con Miranda la Capitanata può tornare quindi a contare in Regione?

Assolutamente sì. Se sono riuscito in qualità di presidente AQV a salvare Ingegneria, immaginiamo cosa posso fare per il territorio foggiano da consigliere regionale.

La priorità quale sarà?

L’aeroporto

Eppure D’Ippolito sostiene che non esistano politici che abbiano la volontà di risolvere l’impasse del Gino Lisa

E ha ragione. E’ una impasse voluta perché se il Gino Lisa torna a volare, Bari perde passeggeri e perché sarebbe un colpo durissimo per il Salento. Loro coltivano i propri interessi, a differenza dei consiglieri foggiani che hanno assecondato scelte scellerate. La verità è che non c’è la volontà dei nostri rappresentanti di far decollare gli aerei da Foggia.

Con questo lei conferma la volontà di risolvere la questione Gino Lisa

Certo, tenga presente che sono tra i primi firmatari del primo Consiglio monotematico sul Gino Lisa e promotore, con AQV, dell’unica iniziativa pubblica alla quale partecipò Di Paola, massacrato da noi sulla questione.

In Regione si batterà per l’aeroporto, e poi?

Non solo l’aeroporto, ma anche la questione dei trasporti in generale, compresa quella che circola e che sto approfondendo, della presunta soppressione della fermata del treno Foggia-Roma

Prima ha parlato di candidature costruite o avanzate rispetto a gradi di parentela. Sugli uscenti che si ricandidano invece?

I risultati sono disastrosi e sotto gli occhi di tutti. Abbiamo perso tutto e siamo considerati periferia. La mia sarà una campagna elettorale facile perché non dovrò fare altro che elencare i disastri fatti, anche dai consiglieri foggiani di maggioranza e di minoranza. In questa situazione ci siamo finiti per colpa dei nostri rappresentanti.

L’avversario da battere è il centrosinistra oppure ce l’ha in casa?

L’avversario da battere è l’astensionismo. Va fatta recuperare la fiducia dei cittadini nella politica e nei rappresentanti, nelle istituzioni, negli uomini che incarnano la politica.

Quindi?

Quindi, ripeto: ci vogliono persone capaci, perbene e che abbiano dimostrato sul campo il loro valore. Non improvvisate.

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