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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Gente di spessore" per Foggia, ecco 'l'Azzurro popolare' di Tarquinio e Verile: "Landella scorretto, la gente lo vuole a casa"

Tornano in campo. Intervista a Lucio Tarquinio alla vigilia del lancio del nuovo soggetto politico, di "ispirazione civica", pronto per competere alle prossime amministrative. "Valiamo almeno l'8%. Landella deve fare le primarie"

Non passerà dalla sede di via Trieste Raffaele Fitto oggi a Foggia per incontrare gli amici di Noi con L’Italia e Fdi (chi?). Non ci passa da quei burrascosi giorni di gennaio in cui si composero le liste per il Parlamento e che segnarono “la rottura umana e politica” con l’escluso Lucio Tarquinio, suo deus ex machina sul territorio per lungo tempo. “Si è chiusa nel peggiore dei modi” commenta ancor oggi l’ex senatore. Ed in effetti quando arriviamo la novità balza subito agli occhi: sul citofono è stata rimossa la targhetta di “Direzione Italia”, la passeggera creatura fittiana, morta ancor prima di nascere. Al secondo piano campeggia invece in bella vista il tricolore e l’azzurro di “Azzurro Popolare”. Si riparte, dunque, da quelle parti, in vista delle elezioni amministrative e regionali. Con il fedelissimo Mimmo Verile al suo fianco.

Cos’è “Azzurro Popolare”, Tarquinio?

E’ un movimento civico, nato già tanti anni fa in quel di Lecce come costola di Forza Italia. Noi l’abbiamo ripresa. Ha un significato preciso: una forza di centro, che raccoglie gente moderata, moltissimi ex forzisti delusi dal partito di Berlusconi, ma anche molto vicina a Forza Italia. Con D’Attis, attuale segretario regionale, c’è un dialogo molto stretto.

Dunque, non solo Foggia.

No, nascerà in ogni singola provincia. Anzi, si sta già strutturando. Ci sono tantissimi amici che vogliono tornare a dare il loro contributo alla nascita di una forza moderata, perché riteniamo che questo Paese prima o poi, dopo i sovranismi, tornerà a quella. L’ex sindaco di Taranto Rossana Di Bello, Rocco Palese, Vito Aloisi, Maurizio Friolo, Loperfido, Tagliente, Silvestri, lo stesso compianto Baldassarre era con noi. Ne siamo tantissimi. Altrettanto vale per Foggia.

Chi siete?

Gente di spessore, di cui sarebbe scorretto da parte mia fare i nomi ora che il progetto è ancora in cantiere.

Ci sarà una presentazione ufficiale?

Sì, faremo l’assemblea provinciale, spero prima di Natale. Obiettivo sono le regionali, così che la iattura di Emiliano possa esser fatta fuori. Prima Foggia però. Sarà determinante il nostro contributo per la vittoria del centrodestra.

Quante valete?

Secondo noi, al momento, a Foggia almeno il 7-8%. Ci saranno sorprese alle prossime amministrative.

Landella è il candidato di Forza Italia. La Lega vuole le primarie. Voi siete sempre stati oppositori di Landella. Fratelli d'Italia pure. Come se ne esce?

Noi siamo favorevolissimi alle primarie per la scelta del candidato sindaco di Foggia. Le primarie sono uno strumento democratico. Se ne potrebbe fare a meno se ci fossero partiti veri, come una volta, in cui ci si riunisce e si sceglie il miglior candidato, prescindendo dalla bandiera. Senza faziosità. Perché il sindaco di una città deve essere il sindaco di tutti, quello che non avvenuto in questa città.

Ma è un’arma a doppio taglio: se vince Landella, poi lo sostenete.

Se partecipi alle primarie, ne accetti il risultato. Ma sono convinto che le primarie nel centrodestra segneranno ben altra storia. Vedremo quali saranno i candidati.

Azzurro Popolare ce l’ha?

Potremmo averlo. Noi abbiamo un solo problema: quello di far vincere un sindaco serio, moderato, consapevole delle situazione del Comune e che sappia dal giorno dopo dove mettere mani. Stessa cose per le liste: prescinderanno da quanti voti porti, ma da chi sei e quanta competenza hai.  E’ importante il sindaco ma sono importanti anche i consiglieri, ed il sindaco deve averne rispetto. Cosa che con Landella non è accaduto.

“Forza Italia ed il centrodestra non possono prescindere da me”: cit. Landella.

In realtà il centrodestra non può prescindere da nessuno in questa città. Vorrei ricordare che noi le scorse elezioni le abbiamo vinte per soli 366 voti di scarto, in un momento in cui forse eravamo più forti di oggi. E’ vero che abbiamo una sinistra in crisi e che anche i 5stelle secondo me avranno un risultato molto lontano da quello delle politiche. Tuttavia, se lui è indispensabile, siamo indispensabili anche noi, indispensabile è la Lega, indispensabili sono anche i Fratelli d’Italia. Quindi, questa pretesa di indispensabilità non tiene: le primarie chiariranno chi deve rappresentare il centrodestra.

C’è qualcuno in grado di battere Landella alle primarie?

Certamente. Lui è convinto di vincere? Ne prendiamo atto. Se poi le vince qualcun altro, deve prendere atto che c’è chi è più amato di lui. Io non sono nessuno, non devo accedere ad alcun incarico, voglio solo dare il mio contributo per costruire. Ma constato che c’è un diffuso sentimento negativo e che la sua maggioranza è diversa dalla coalizione attuale: Lega contro, Fdi contro. E’ giusto che si misuri. Se va bene lo deve dire la città. Che non è certo in condizioni ottimali.

Quando dice che “serve un sindaco che dal giorno dopo sappia dove mettere le mani” sta dicendo che il candidato deve aver vissuto la vita dell’ente?

Sì, o che sia un soggetto politico. Esperienze esterne sono valse in un momento storico, adesso non più.

Mainiero? Miranda? Altri?

Chiunque. Vedremo chi si proporrà. Abbiamo bisogno di una persona seria, credibile, umile.

Nella coalizione, a contendersi il centro, c’è anche Noi con L’Italia. Oggi Fitto sarà a Foggia. Come sono i rapporti?

Zero. La rottura con Fitto è stata umana prima che politica. E le rotture umane non si recuperano più.

Chi ci sarà ad accoglierlo dei “vostri”?

Nessuno, dei nostri storici storici con lui non è rimasto nessuno, nonostante abbia fatto pressioni enormi.

Oggi si candida col supporto di Fratelli d'Italia.

Auguri ma non è facile che ce la faccia.

Cosa vuole dire a Fitto da queste colonne?

Si è chiusa una esperienza politica nel peggior modo possibile, con un  atto di scorrettezza umana e politica nei confronti di una persona che è stata leale fino all’ultimo. Basta, null’altro.

E a Landella?

Noi non condividiamo il suo modo di operare ma non facciamo dichiarazioni di guerra. Abbiamo le nostre convinzioni. Le sue azioni verso Mimmo Verile, Gianni De Rosa, Gabriella Grilli sono state scorrette sin dal primo giorno. Ha voluto rottamare? Io so solo che Mimmo è stato eletto ogni volta che si è candidato, De Rosa quasi sempre, io dal ‘90 ad oggi ho fatto cinque competizioni regionali con le preferenze. E’ la gente che dice basta, vai a casa. Non lui.

Ha notizie di Leo Di Gioia “in avvicinamento al centrodestra”?

E chi lo sa. Tu sai che è candidato a sindaco? Pare di no, non più. E comunque è un problema che riguarda lui e il Partito Democratico. Non noi.

Vince il centrodestra?

Se è compatto sì. Come alle regionali prossime. Se trovano un candidato più o meno normale, si stravince. Emiliano è per questo che vuol mettere mano alla legge elettorale, ha paura del voto disgiunto. Il centrodestra si può solo suicidare. Perché l’aria in questo momento è favorevole e lo sarà ancora per parecchio. Anche se.

Anche se?

Io sono convintissimo che dopo questa ondata grillina e sovranista ci sarà il reflusso necessario. Non c’è paese che tenga senza una forza moderata. Renzi si sta decidendo tardi a fare ciò che dice di voler fare oggi. A me piace molto Calenda. Una reunion moderata a livello nazionale non la vedo impossibile.

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