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I sindaci salgono a bordo del camioncino di Tutolo per la “rivoluzione popolare”: "È una battaglia di civiltà per i diritti del territorio"

Comizio per chiamare a raccolta i cittadini in vista della manifestazione del 26 settembre sulla SS16, "simbolo della disattenzione" nei confronti del territorio. Sarà la prima, annunciano, di una serie di iniziative

I sindaci dei Monti Dauni sono saliti a bordo del mitico camioncino con cui Antonio Tutolo aveva guidato la spedizione di Piazza Pulita, quello della Pagnotta, ancora simbolo di riscatto e sovversione. Il consigliere regionale ha insegnato agli ex colleghi a saltare in sella al furgoncino cassonato, la sindaca di Roseto Valfortore Lucilla Parisi ha preferito rimanere giù.

Non era preventivata la presenza del sindaco di Lucera in Piazza Duomo, considerata la lista degli interventi nella locandina pubblicata solo poche ore prima, e la sua partecipazione non era scontata alla luce dei recenti attriti con il suo predecessore, fatti salvi i rapporti istituzionali, ma a sorpresa c'era anche Giuseppe Pitta, che dimostra di affrancarsi da certe logiche provincialistiche.

Alla chiamata alle armi hanno risposto i sindaci di Castelnuovo della Daunia, Guerino De Luca, di Motta Montecorvino, Mimmo Iavagnilio, e di Alberona, Leonardo De Matthaeis. L'unico senza fascia tricolore è Nazario Tricarico, ex candidato sindaco di San Severo e leader del movimento Città Civile che ha stretto con Tutolo, per primo si è accodato alla sua crociata e ha lavorato alacremente all'organizzazione della manifestazione del 26 settembre, ribattezzata SS16 Day.

Per la cronaca, il sindaco Francesco Miglio era a Bari per parlare di rigenerazione urbana e Pnrr in un convegno, ma ha già annunciato anche in Consiglio comunale la sua partecipazione domenica e aggiunge oggi che, accanto alle manifestazioni di coinvolgimento popolare che considera assolutamente utili, c'è bisogno anche di "compulsare e seguire la procedura, e un consigliere regionale ha sicuramente molto più di un sindaco gli strumenti per farlo". Parla, in poche parole, di spingere l'iter affinché vada avanti e non ristagni.

I sindaci, in un comizio, hanno chiamato a raccolta tutti i cittadini: "Questa vuole essere una sorta di rivoluzione popolare che parte dal basso e che serve per far ascoltare la voce del nostro territorio", ha detto De Matthaeis. A prescindere dalle legittime appartenenze politiche, e dalle incomprensioni tra il padrone di casa e il consigliere regionale che è lui a menzionare, "queste - ha continuato - sono battaglie di civiltà che hanno una sola bandiera, quella tricolore".

Il problema non è solo la SS16, la statale della morte Foggia-San Severo, che è il "simbolo della disattenzione nei confronti di questo territorio", ha precisato poi il consigliere Tutolo, prendendosela principalmente con l'Anas che "tiene da anni 130 milioni in un cassetto". La criminalità è un altro dei temi caldi, lui scomoderebbe volentieri l'esercito e avverte: "Lucera non ha oggi la stessa condizione di San Severo, Foggia e Cerignola, ma se si continua così non tarderà ad arrivare". Sul punto conviene anche Pitta, vista l'escalation criminale, da qui la battaglia per la sede distaccata della Corte d'Appello.   

Sul Recovery Fund il giudizio di Tutolo è impietoso: "Da noi arriverà qualcosa, sappiamo cosa verrà realizzato o pagheremo solo le cambiali? Non lo sa nessuno, non lo sanno alla Regione Puglia, non lo sanno i parlamentari che ho chiamato". Contatterà proprio i deputati e senatori della Capitanata e della Puglia per capire "se i problemi verranno risolti o dobbiamo semplicemente assistere ad una lenta agonia".

Ha chiesto un consiglio monotematico in Consiglio regionale per discutere di queste problematiche e portarle nella conferenza Stato-Regioni, ma non se n'è fatto ancora niente. E non risparmia bordate ai colleghi foggiani dello stesso segno: "Sapete chi convoca il Consiglio regionale? L'ufficio di presidenza. Sono cinque componenti, tre di questi componenti sono della provincia di Foggia". Lui, per inciso, pur avendo abbandonato il gruppo Con Emiliano per approdare nel Misto fa sempre parte della maggioranza. 

Condisce come al solito il suo discorso, che tavolta sembra inevitalmente scivolare nel populismo, con uscite colorite in lucerino e rischia di innamorarsi troppo del microfono a scapito dei convenuti, poi lo cede al suo successore.

"Credo che questa sia la battaglia del territorio per chiedere una grossissima infrastruttura di cui questo territorio non si è mai dotato: il senso di appartenenza - ha detto Giuseppe Pitta - Abbiamo bisogno di sentirci parte di questo territorio e di pretendere i nostri diritti". Crede che queste battaglie debbano partire anche da Foggia, che "ha la sfortuna di non avere un'amministrazione e io penso che la prossima manifestazione, la prossima richiesta di attenzione di questo territorio, debba partire dal capoluogo e debba essere sostenuta senza partiti e senza colori".

De Luca ha osservato come si sia "rovesciato il solito paradigma: quando veniamo eletti, contattiamo i referenti politici per i problemi che abbiamo, questa volta c'è stata una inversione di tendenza, sei venuto tu da noi a chiederci aiuto per aiutarci - ha affermato rivolgendosi a Tutolo - Qualcosa di nuovo che apprezzo tantissimo e spero che sia il viatico per affrontare tantissimi problemi". Elenca, a titolo esemplificativo, solo alcune criticità riscontrate nei piccoli comuni, come il caos trasporti che ha lasciato a piedi gli studenti pendolari: "Possiamo fare tutte le iniziative del mondo, come la casa a un euro, ma chi se la viene a comprare la casa se ha la consapevolezza che i figli un domani non potranno nemmeno prendere il pullman per andare a scuola?". Alla sua provocazione a mezzo social per richiamare l'attenzione sul problema delle sedi vacanti dei segretari comunali, per la cronaca, non ha risposto nessun parlamentare.

Nazario Tricarico ha portato sul camioncino anche il figlio perché due bambini della stessa età "si sono beccati una pallottola nello stomaco" a San Severo. "Cos'altro deve accadere per far sì che a Roma qualcuno si accorga della provincia di Foggia?", domanda. E suona la sveglia: "Scendiamo in piazza quando vince l'Italia ma quando vengono feriti due bambini stiamo a casa".

L'ultima a parlare è l'unica donna, Lucilla Parisi, che ha guidato in solitaria tante crociate anche per salvare dall'isolamento il suo borgo: "Tutolo ha detto che sono una sindaca tosta. Se battersi per il proprio territorio a denti stretti significa essere tosti, allora io voglio esserlo e voglio continuare a battermi". E si sfoga: "Mi hanno lasciata sempre sola gli altri miei colleghi sindaci, questo lo devo dire con forza, forse perché rappresentavo un piccolo comune". Chissà che questa volta la cordata tenga. 

Domenica 26 settembre, alle 10, le auto partiranno dall'Agip di Lucera e si raduneranno a Foggia in via San Severo e, a passo d'uomo, arriveranno fino all'ex zuccherificio Sfir. Da San Severo partirà un altro corteo di macchine che farà il percorso inverso. Non intendono certo commettere il reato di blocco stradale: "Noi andiamo su quella statale per richiamare l'attenzione sui diritti di una comunità intera", ha precisato Tricarico, che si è preso la briga di spiegare al Questore i termini dell'iniziativa e lo spirito che l'animava. Una volta arrivati a destinazione, voleranno dei palloncini rossi, in ricordo delle vittime della strada. "Vogliamo dire: ''noi siamo stanchi, ci dovete dare risposte - ha detto Tutolo - Questa è la prima iniziativa di una lunga serie, fino a quando non ci ascolteranno".

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