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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Liste Pd: Bordo secondo alla Camera, ma Gentile è sesta al Senato

Colomba Mongiello 13esima alla Camera. Massimo D'Alema spinge per la foggiana Giovanna Zezza, vicina ai tempi di viale Giotto

Comincia a definirsi lo scacchiere pugliese delle candidature in seno al Pd ed alla coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni del 24 e 25 febbraio. E la calza della befana porta diverse sorprese. Non tutte dolci. Qualcuna decisamente amara per gli interessati.

In Capitanata in particolare, territorio al quale, a conti fatti, dovrebbero spettare 3 seggi, due alla Camera, uno al Senato. Ma, si sa, le elezioni sono sempre una roulette russa ed il centrosinistra è maestro nel "perdersi per strada" da superfavorito.

Accade cosi che le decisioni assunte ieri dalla direzione regionale, confluite nella proposta già inviata a Roma, se da un lato blindano la candidatura del deputato uscente Michele Bordo, piazzato in un comodissimo secondo posto nella lista per la Camera, direttamente alle spalle dell'intellettuale voluto da Blasi, Massimo Cassano (che guiderà quasi certamente la lista per Montecitorio), dall'altro fanno scivolare la senatrice uscente Colomba Mongiello giù al 13esimo posto.

Un posizionamento che rende sì il suo seggio altamente probabile, ma certamente non blindato come quello del collega sipontino. Chi invece non esulterà in queste ore è l'assessore regionale "in deroga" Elena Gentile: Lady Preferenze (alle primarie ha ottenuto il risultato più alto rispetto a qualunque altra donna pugliese) correrà per il Senato e il suo nome scivola giù al sesto posto.

Certo, attorno alla composizione delle liste e sulla distribuzione degli aspiranti parlamentari tra Camera e Senato c'è un ragionamento tutto politico, del quale neanche Blasi ha fatto mistero: gli assessori uscenti, in grado di convogliare voti sul territorio, era stato spiegato, sarebbero certamente confluiti nella lista per Palazzo Madama dove più basse e più vincolate ai risultati locali sono le chances di vincere al Senato.

Ecco perché la necessità di impegnarli laddove c'e' la necessità di racimolare più voti possibile. Ed ecco perché il 7 posto alla Gentile (inizialmente si parlava della 4) può risultare per Lady Preferenze una polpetta avvelenata affibbiatagli dal sul partito: della serie, se vuoi essere eletta, dovrai triplicare gli sforzi. C'e' da dire che il sigillo definitivo verrà impresso soltanto martedì 8 gennaio da Roma, dove si deciderà se rimescolare le carte o dare il via libera alla griglia regionale.

Il braccio di ferro in queste ore sui posizionamenti del listino bloccato è forte. Roma vorrebbe sceglierne 6 più i due capilista, 8 in tutto. Bari ne vorrebbe concedere solo 6. Il punto di incontro potrebbe essere rappresentato dalla candidatura di Anna Finocchiaro (che pure ha vinto le primarie a Taranto) a capolista per il Senato, liberando una casella. 

Secondo la proposta regionale, i garantiti alla Camera, invece, sarebbero in prima e terza posizione. Secondo Bordo, quarta la ventiseienne.

Ancora 48 ore ed il quadro sarà certamente più chiaro. E con esso alchimie e presunti, o reali, tradimenti. Ai quali già si grida.

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