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Lo sfogo di Lino Monteleone, sindaco (sfiduciato) di Torremaggiore: "Cattiveria nelle modalità, stupidità nella tempistica"

L'ex primo cittadino lancia la sfida: "Poiché mi avete ritenuto inadeguato, sono certo che vi troverò a competere alle prossime comunali come candidati sindaco/sindaca. Se così non fosse, la vostra operazione puzzerebbe molto anche di codardia"

A bocce ferme, Lino Monteleone, sindaco sfiduciato di Torremaggiore, fa il punto della situazione - sociale e politica - che ha determinato questo stato di cose. "Avrei voluto attendere l'ufficialità delle circostanze, ma l'ondata di telefonate, attestati e messaggi che ricevo incessantemente da ieri, mi impone di dare una risposta a quanti, amministratori, estimatori, semplici cittadini, tutti spaesati, si stanno interrogando sugli accadimenti di queste ore", spiega.

"Vorrei dire, innanzitutto, da uomo, che nella vita come tutti, mi sono imbattuto in tanti episodi di cattiveria, stupidità, miseria umana in generale, ma questo, rappresenta un vero e proprio caso scolastico. Sento vaneggiare sui media di certificazione di un fallimento, ed è vero, certificazione del fallimento personale di due signori questo è certo. Fallimento umano, prima che politico. In due, si sono arrogati il diritto di decidere per un intero paese ed una platea di persone che ha legittimamente votato e scelto la propria guida; per meri interessi privati, ripicche, invidie, gelosie personali da due soldi, si è spudoratamente e senza ritegno calpestato l'interesse superiore e collettivo di una comunità, che finalmente dopo anni di incertezza ed instabilità aveva trovato un timoniere al comando, in tempi peraltro delicati e difficili; e qui è la miseria umana".

"Nelle modalità, la cattiveria, che mi è ben presto ahimè stata nota. Nella tempistica, la stupidità: tirare giù un Sindaco in un momento di forte progettualità, in cui erano tangibili i primi frutti di due anni e mezzo di intenso lavoro, non è proprio da grandi strateghi politici. Diciamo che non rischiano di essere ricordati come due grandi statisti. Mentre ci si erge sui social a predicatori/trici di lezioni morali, ostentazioni di perbenismo e buonismo prenatalizio o per tutto l'anno, avrei suggerito Carnevale come periodo più adatto per la pagliacciata in questione, ma evidentemente era necessario azzoppare le elezioni alla Provincia, da qui l'infelicissima scelta del momento. Paradossalmente, se non mi fossi candidato alle elezioni provinciali, con la buona fede di chi voleva portare risultati al proprio territorio, non avrei disturbato alcuno, e oggi sarei ancora il vostro Sindaco", spiega.

"Tuttavia, ai cittadini, anche a quelli onesti e perbene, e per nulla stupidi, spetta prima o poi di riprendere la parola; e dunque, poichè avete ritenuto questo Sindaco inadeguato ai vostri pregiatissimi standard, questa la fintissima motivazione di facciata, sono certo che vi troverò a competere alle prossime elezioni comunali come candidati sindaco/sindaca, perchè se così non fosse, la vostra operazione oltre che di cattiveria, stupidità, miseria umana, puzzerebbe molto anche di codardia. Mi aspetto invece un'assunzione di responsabilità a candidarsi, per realizzare finalmente ciò di cui tanto calorosamente predicate, fronte a fronte col sottoscritto, che non mancherà, a differenza vostra... come ho ben ragione di ritenere. Ai cittadini torremaggioresi che sono stati al mio fianco, con le lodi e con le critiche, durante questo duro e avvincente percorso insieme, ai preziosi colleghi amministratori e collaboratori tutti, instancabili compagni di questa bellissima esperienza, mi sento di inviare una rassicurazione, la nave non è stata affondata, al contrario, sta issando le vele".

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