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Costa sul patibolo di Lega e Pd. Il Governo delle Semplificazioni va a due velocità sulla linea Pescara-Bari

L'europarlamentare Massimo Casanova, senza mezzi termini, invita il ministro dell'Ambiente a risolvere il "pasticcio" e, in caso contrario, a dimettersi. Anche i Dem di Capitanata se la prendono con il dicastero

"Costa si faccia carico immediatamente della questione e superi questo pasticcio. Diversamente si dimetta". È tranchant l'europarlamentare della Lega Massimo Casanova, componente della commissione Trasporti, eletto al Sud e di casa a Lesina, che interviene sul raddoppio della linea Pescara-Bari, preconizzando che la tratta Termoli Lesina, unica in Italia a binario unico, di questo passo possa mantenere il suo primato. "I cittadini pugliesi continuano ad essere sbeffeggiati dalla burocrazia".

Regna il caos sull'opera: la Commissione Via-Vas ha espresso parere negativo relativamente alla compatibilità ambientale del lotto 2-3 Termoli Ripalta (Rete Ferroviaria Italia, proponente del progetto, ha chiesto il riesame e inviato integrazioni); il ministero dei Trasporti ha approvato il progetto definitivo e inserito l'alta capacità Pescara-Bari nell'elenco delle 130 opere strategiche di Italia Veloce come confermato oggi dal premier Conte alla presentazione del decreto Semplificazioni che "fa correre il Paese" e "sblocca una volta per tutte i cantieri".

"A che gioco giocano?" si domanda oggi l'europarlamentare della Lega che parla di una "confusione agghiacciante" e invoca l'intervento della Presidenza del Consiglio e anche una maggiore attenzione da parte di Rfi  ("Non vorremmo che per interventi fondamentali per il territorio ma che l’azienda non ritiene utili o troppo onerosi si procedesse con superficialità nella presentazione e nell’accompagnamento dei progetti presso la commissione VIA").

La connotazione giallorossa del governo non impedisce al Pd di Capitanata di contestare l'operato del ministero: "È un nostro diritto di foggiani e pugliesi reclamare che il Governo realizzi il raddoppio della linea ferroviaria Adriatica nel tratto compreso tra Lesina e Termoli, per noi assurta a simbolo della differenza e della distanza tra il nostro territorio e quelli immediatamente a nord del Fortore. Rendere questo diritto esigibile è compito del ministro dell'Ambiente Costa e della struttura ministeriale, che a noi appare più incline ad utilizzare i cavilli burocratici e non la competenza tecnica. Anche a dispetto della volontà del Governo, di cui è parte il ministro Costa, che ha inserito appena ieri quest'opera tra le priorità strategiche per il rilancio del Paese. È inaccettabile continuare a subire i danni che derivano dai ritardi e dalle bizze della burocrazia ministeriale, peraltro incapace perfino di rispettare i termini che essa stessa pone". I Dem della provincia di Foggia promettono di fare tutto quanto in loro potere per far sì che il ministero assuma "una linea d'azione costruttiva e operativa".

Interviene anche il consigliere regionale dello stesso partito Paolo Campo: "Il ministro dell'Ambiente Costa si faccia carico dell'obiettivo strategico fissato dal Governo di cui è parte".

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