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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Guerra nella Lega foggiana, il defenestrato Fariello attende al varco Cusmai: "Non finisce qui"

"Si sappia che questo provvedimento di revoca della mia persona ha dato molto fastidio a livello centrale. Ci saranno provvedimenti" avverte l'ormai ex segretario foggiano. Solidarietà da Fiore, Vigiano e La Torre

I consiglieri comunali Antonio Vigiano, Alfonso Fiore e Paolo La Torre, esprimono sconcerto per "il defenestramento del segretario cittadino Gianfranco Fariello ad opera del segretario provinciale Daniele Cusmai".

Per i tre esponenti leghisi foggiani si è trattato di "una decisione di imperio" che, proseguono, "ci lascia basiti in quanto convinti assertori che la dialettica politica, quand'anche aspra, sia un momento importante per la crescita di un movimento politico".

E ancora: "Spiace, poi, constatare che le innumerevoli iniziative del partito, le ultime hanno visto impegnati i nostri giovani e la segreteria cittadina di Manfredonia nell'affrontare un tema forte come quello della violenza all'interno delle mura domestiche, siano vanificate, passando in second'ordine, dalle dispute interne, che suonano più come vendette personali e non come decisioni prese nell'interesse della crescita del nostro partito".

Vigiano, La Torre e Fiore esprimono "piena solidarietà al segretario cittadino Gianfranco Fariello, che, a nostro avviso, ha ben saputo interpretare il suo ruolo con la giusta competenza e saggezza. Ci auguriamo, infine, che il segretario provinciale Daniele Cusmai ritorni sui propri passi, riconfermando la sua fiducia al segretario cittadino Gianfranco Fariello, sicuramente dettati dall'impulsività della sua giovane età".

Concludono: "Le elezioni sono oramai alle porte, la Lega-Salvini Premier ha le potenzialità per imporsi quale primo partito del centrodestra sia a Foggia che in Provincia e queste scaramucce adolescenziali certamente non fanno bene al raggiungimento degli obiettivi, in cui tutti crediamo fermamente".

"E' una attestazione che mi fa molto piacere mi auguro che si passi a più miti consigli" dichiara a Foggiatoday il defenestrato Fariello questa sera, all'esito di una giornata campale, cominciata con un siluro contro la sua persona e proseguita con incontri frenetici col gruppo di riferimento e telefonate con Bari, dove sta il segretario regionale, Andrea Caroppo (anch'egli, pare, all'oscuro del fatto che, seppur ventilata, il provinciale potesse andare concretamente in questa direzione, da lui espressamente vietata). Ora Caroppo dovrebbe mostrare i muscoli, pena la totale delegittimazione politica. Nel frattempo sceglie la via del silenzio, anche con la stampa. 

 "Io credo che al regionale dia molto fastidio questo atto improvviso, ma credo che dia finanche fastidio a Matteo Salvini" dichiara ancora Fariello, "Caroppo mi ha detto di stare tranquillo, di tenere bassi i toni, fa appello alla mia esperienza". "E comunque non finisce qui, ci possono essere dei provvedimenti - avverte-, di che natura e di che portata non è dato sapere. Ma si sappia che questa cosa ha dato molto ma molto fastidio a livello centrale" continua Fariello, lasciando presagire un contro-commissariamento da parte di Caroppo, questa volta della segreteria provinciale. Anche perchè il suo operato, fa sapere, è sempre stato in linea con la "volontà del partito": "E' stato il livello regionale a comunicarci l'atteggiamento che avremmo dovuto assumere con Landella in aula sul Dup, io ho fatto solo quel che mi ha chiesto il partito" conferma Fariello, che si dice "molto sereno".

La notte dei lunghi coltelli sembra essere appena iniziata. In gioco è la gestione del partito e la legittimazione politica di questa o quell'altra parte. All'esito, nulla sarà come prima. Qualche vittima sul campo resterà. Inevitabilmente.

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