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Altro che Codice etico, la Lega umilia Landella: "Eleggeremo un sindaco, non tutta la sua famiglia"

Duro attacco al candidato di Forza Italia da parte dei salviniani foggiani. Sotto accusa il "familismo" e la gestione della giunta. Disatteso il patto tra galantuomini firmato alla vigilia delle primarie

Si scaldano i toni tra i protagonisti delle primarie e il "patto tra galantuomini" sottoscritto con la firma al Codice Etico va a farsi benedire nell'ultima settimana prima dei gazebo (in programma domenica 24 febbraio).

L'attacco più duro e senza precedenti a mezzo stampa arriva oggi dalla Lega di Foggia e colpisce come un siluro il sindaco e competitor di Forza Italia, Franco Landella. In una nota dal titolo "Eleggeremo un sindaco, non tutta la sua famiglia", i salviniani denunciano e si scagliano contro il familismo dei Landella/Di Donna, oltre a mettere sotto accusa gli atti politici del primo cittadino in relazione alla giunta comunale.

"Lasciare la famiglia fuori dalla porta delle Istituzioni che si rappresentano non è solo questione di opportunità, ma di trasparenza. 
Perché in un Paese come il nostro, dove è forte il senso della famiglia, si può ingenerare l’equivoco che il parente possa agevolare o snellire i percorsi amministrativi, da quelli più semplici a quelli più complessi" denunciano i leghisti foggiani. "Ecco perché la Lega ci tiene a sottolineare che si elegge un sindaco, non tutta la sua famiglia" affondano. Un siluro che bisognerà capire come si pone ora rispetto al Codice etico sottoscritto (un dovere morale assunto dalle forze politiche e dai candidati a causa del quale, lo ricordiamo, è stato messo fuori dalla competizione l'uomo di punta dei Fratelli d'Italia, Giuseppe Mainiero).

"La famiglia politica che dovrà nascere dopo le elezioni di maggio a Foggia - continua la nota- avrà alla base la condivisione e la partecipazione dei partiti, che dialogheranno direttamente con il Sindaco senza intermediari. Il programma di governo che sarà approvato nelle prossime settimane e che proporremo ai foggiani dovrà essere realizzato nei modi e nei tempi stabiliti".

Quindi l'affondo finale: "Nessun consigliere sarà mai più buttato in mezzo alla strada con mezzucci amministrativi dopo aver contribuito alla elezione del suo candidato sindaco". Il riferimento è all'estromissione dalla giunta Landella dei tre ex consiglieri Gianni De Rosa, Domenico Verile e Gabriella Griilli.

La nota stampa è stata pubblicata anche sulla pagina Facebook ufficiale della Lega di Foggia e provincia. Si attendono reazioni dal partito di Landella e dai garanti del candidato azzurro.

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