rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Le due facce dell’opposizione in una maggioranza che scricchiola

Forza Italia chiede un rimpasto di giunta e mostra i muscoli disertando il Consiglio comunale. In cinque permettono a Landella di raggiungere il numero legale sui 97 debiti fuori bilancio

Ancora un rinvio per il progetto Moldaunia. Nell’infuocato Consiglio comunale di ieri, che ha visto gli ex lavoratori di Foggiaservizi, Amica Gestioni, Acea e famiglie destinatarie di sfratti protestare in maniera veemente nei confronti dell’assise, ma strappare ugualmente un incontro con il sindaco, il primo punto all’Ordine del Giorno – vale a dire la richiesta di referendum consultivo all’amministrazione provinciale per il distacco della Capitanata dalla Puglia ai fini dell’aggregazione al Molise – è stato rinviato unitamente agli accapi 2 e 7.

Ma la seduta di ieri - seguita da un gruppo di non udenti accompagnati da un traduttore nella lingua dei segni e dal consigliere comunale aggiunto in rappresentanza degli immigrati residenti a Foggia, Carine Bizimana - verrà ricordata come la prima trasmessa in diretta streaming. “Le sedute consiliari che com’è noto sono pubbliche da oggi potranno essere seguite anche da chi materialmente non può recarsi a Palazzo di Città. Un contributo doveroso alla trasparenza e alla partecipazione” ha detto Luigi Miranda.

Ciononostante, a rendere complicati i lavori in aula - e quindi l’approvazione di ben 97 dei 98 debiti fuori bilancio – ci hanno pensato otto consiglieri di Forza Italia che immaginando di dover mostrare i muscoli per ottenere l’ingresso in Giunta del partito, hanno disertato l’aula “costringendo” Landella (che al momento avrebbe respinto le richieste degli “amici” forzisti) a ricorrere ai voti della minoranza, il cui apporto è stato determinante per il regolare svolgimento della seduta.

Una bufera nella bufera, che ha sollevato più di un dubbio tra i consiglieri del PD, il gruppo di Leo Di Gioia e Augusto Marasco sull’appoggio “per senso di responsabilità” di Buonarota, Cassitti, Sciagura, Iaccarino e Rizzi al governo in carica. Della serie se Sparta piange, Atene non ride. Lo strappo di Forza Italia è servito a far emergere ufficialmente anche una spaccatura netta tra i banchi dell’opposizione, dove ciascun consigliere sembra aver intrapreso un percorso personale, evidentemente anche in vista delle imminenti elezioni regionali.

Strappo che Joseph Splendido, capogruppo di DestinAzione Comune, prova a ricucire stemperando i toni: “Siamo certi che il sindaco Landella ed il gruppo dirigente di Forza Italia sapranno superare le divergenze di queste ore, recuperando e confermando quello spirito di concordia e di sintonia che ci ha permesso in questi primi mesi di operare in modo positivo. Siamo certi che l’amore per la nostra città ed il senso di responsabilità prevarranno rispetto alle divergenze fisiologiche sul piano della dialettica politica e che da questa fase l’azione amministrativa e la sintonia politica del centrodestra al governo di Foggia usciranno rafforzate”.

Se la maggioranza scricchiola, la minoranza in Consiglio comunale – finora fiacca ad eccezione di qualche intervento qua e là - dimostra tutt’altro che compattezza. E così Landella, infastidito dall’atteggiamento di Ursitti ma per nulla preoccupato sul suo futuro, può gongolare e mettersi in posa per uno scatto fotografico al fianco dei suoi nuovi compagni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le due facce dell’opposizione in una maggioranza che scricchiola

FoggiaToday è in caricamento