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Ospedale Lastaria, Tatarella: “Al fianco di Lucera e dei Monti Dauni”

Difendere il Lastarìa significa difendere quel sano principio amministrativo che si chiama programmazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

La battaglia che la comunità lucerina e dei Monti Dauni sta facendo a difesa del suo presidio ospedaliero, minacciato di un irragionevole ridimensionamento dal cosiddetto piano di riordino della giunta Vendola, non può che vederci protagonisti di un convinto sostegno.

Non solo perché i locali esponenti di Futuro e Libertà hanno partecipato con convinzione e con grande sacrificio personale alla clamorosa iniziativa della sciopero della fame, non solo perché il rapporto fra il risparmio atteso e i prevedibili danni alla salute del territorio sono del tutto squilibrati, ma anche e soprattutto perché si pone una urgente questione di consapevolezza e di equità.

Nessuno può contestare lo squilibrio delle risorse oggi esistente fra l’assistenza per acuti e i servizi di territorio; né può essere derogabile o differibile l’esigenza di risparmiare il più possibile in un settore che è da tempo il tallone d’Achille della spesa pubblica regionale.

È però importante ragionare alla luce di criteri oggettivi: il nosocomio di Lucera non è solo e non è tanto al servizio della popolazione del centro svevo, ma è il centro gravitazionale di una vasta area montana con situazioni di viabilità altamente problematiche e del tutto priva di alternative.

La vasta area della Capitanata è da tempo distinta in tre macroaree, ossia il Gargano, il Tavoliere e i Monti Dauni. È ragionevole immaginare un sistema ospedaliero che preveda tre ospedali pubblici in una di queste tre macroaree e nessuno nelle altre due?

I Monti Dauni, fra l’altro, non possono contare nemmeno su una grande struttura “privata” come quella di Casa Sollievo della Sofferenza. Non pretendiamo di essere esperti di sanità: sappiamo però che procedendo a spizzichi e mozzichi non si va da nessuna parte.

Difendere il Lastarìa significa difendere quel sano principio amministrativo che si chiama  programmazione.

 

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