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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Landella apre le porte ma chiude al passato: obiettivo è ricompattare il centrodestra

Questa mattina conferenza stampa alla presenza di Forza Italia con Raffaele Di Mauro e il sindaco di Foggia. Agli ex alleati ribadisce: “La politica va fatta con sentimento non con risentimento”

L’esperimento ‘Visioni”’ sarebbe riuscito. E quindi si continua su quel solco, con una apertura a 360 gradi alle forze civiche ed a quella parte di città che vuol contribuire alla crescita del centrodestra. E’ questa sorta di appello la ragione ufficiale della conferenza stampa tenuta oggi presso la sede provinciale di Forza Italia dal gruppo consiliare azzurro al Comune di Foggia, accompagnato dal segretario provinciale, Raffaele Di Mauro, e sindaco.

Due elementi di spessore, questi, del partito azzurro che, va da sé, spingono la lettura dell’evento oltre il senso letterale delle parole. Certo, c’è l’apertura dichiarata al Movimento Schittulli (tra l’altro il consigliere Pasquale Cataneo era presente, a conferma), a La Puglia Prima di Tutto di Lucio Ventura, a Civica per la CapitAmata (nessuno di questi, però, era presente). C’è il reintegro del consigliere Viggiano da parte del Tar (a scapito di Nino De Rogatis). Ci sono le elezioni provinciali alle porte e dunque la necessità di coagulare attorno ad un unico progetto quante più forze di centrodestra.

Ma è chiaro che dopo il consiglio comunale di ieri e mesi di fibrillazioni interne e di attacchi dagli ex alleati passati all’opposizione, sindaco Landella e partito abbiano sentito la necessità di ri-presentarsi coesi, di mostrare forza e muscoli (della serie, i numeri ce li abbiamo) e di difendere l’operato dell’amministrazione.

Landella se la prende col periodo delicato vissuto da ogni amministrazione comunale e porta ad esempio le difficoltà di Antonio Decaro, sindaco di Bari, la cui candidatura a presidente dell’Anci egli sostiene (malgrado sia Pd ma, dice, “è uomo del Sud e Foggia ha con Bari già dei rapporti, a partire dalla condivisione di Amiu Puglia”): “Un gruppo di governo forte – dice il primo cittadino - è cosa che dovrebbe tornare utile a tutti”, e non si fa scappare la stoccata al nemico dichiarato, Giuseppe Mainiero: “Quando qualcuno parla di etica e morale dovrebbe interrogarsi sulla coerenza del suo atteggiamento se poi, tolto dalla giunta, diventa fautore di un accanimento che ha il sapore del risentimento. Non si può dire azzeriamo perché l’azzeramento significa instabilità, diverso dalla sinergia, questa sì a beneficio dei programmi” continua Landella in riferimento alle richieste, drastiche, giunte dai Fratelli d’Italia e dai fittiani (Ursitti & co.) laddove il sindaco aprì ad una verifica politica per ricomporre il quadro politico elettorale.

A domanda dei cronisti, poi, ne ha anche per Ursitti: “Vederli sullo stesso palco del Pd? Anzitutto avrei gradito che al dibattito partecipasse un rappresentante della maggioranza, anche. Dopodiché penso che sia una fotografia dettata dal rancore. Mi auguro che dopo il referendum si possa ragionare insieme. Il mio invito – continua Landella - è di mettere da parte quanto accaduto alle regionali e di non continuare a rivendicare posti in giunta per persone che non godono più della fiducia del sindaco (Verile, Grilli, De Rosa, ndr), Mi auguro che dopo il referendum si possa tornare a ragionare con Fitto. La politica va fatta con sentimento non con risentimento” affonda il sindaco, chiudendo dunque ad ogni rientro di ex.

C’è poi il capitolo elezioni provinciali. Il 14 ottobre scade il consiglio, che dovrebbe rinnovarsi con tutta probabilità dopo il referendum del 4 dicembre (data indicativa, al momento, il 17 dicembre). Né Landella né il capogruppo uscente, Paolo La Torre, si ricandideranno “perché – dicono – una provincia siffatta, frutto di una riforma fallimentare, non serve”. Al posto di La Torre sarebbe pronto ad entrare nella lista di Forza Italia lo schittulliano Pasquale Cataneo ma salgono anche le quotazioni di Joseph Splendido, capogruppo di Civica per la CapitAmata. E’ consigliere provinciale, in odore di ricandidatura, anche Raimondo Ursitti. Di certo, a questo punto, non con Forza Italia.

Quindi l’attacco a Michele Emiliano sui Campi Diomedei (“Non siamo più in campagna elettorale, i rapporti pretendono garbo istituzionale” sibila Landella), al Nodo Intermodale lasciato a metà “perché il treno tram ci dicono che non è omologato ed oggi non è né più né meno che una stazione per i pullman”, i pass disabili (“a tutti piacerebbe esonerarli ma non è così che si governa, soprattutto se di quei 6mila pass usufruiscono i parenti”), l’immigrazione incontrollata che creerebbe problemi e conflittualità nel quartiere ferrovia ma anche alle casse comunali posto che il 40% delle spese per i minori sarebbe a carico del Comune, che però ha i bilanci sotto controllo. Di questo, fa sapere Landella, ne parlerà domani col ministro Alfano.

“Governare non è cosa semplice e serve il contributo di tutti” conclude il sindaco. I miei oppositori dicono che decido da solo e sono chiuso nelle mie stanze? “Non mi pare – affonda sul finire - Lo sanno anche loro, visto che mi chiedono cortesie”. 

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