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Rosa, la grillina promossa a baronessa di Emiliano: "Non mi scalfiscono le polemiche, lo faccio per gli ultimi"

A 'D Domani', la 'Domenica del Direttore', l'assessore al WeIfare, Inclusione Sociale, Politiche di Benessere e Pari Opportunità, Rosa Barone

Steccati e pregiudizi abbattutti per incidere sulle scelte dei pugliesi e dei foggiani. “Perchè non me la sono sentita di rifiutare, sarebbe stata una forma di egoismo e c'è un obiettivo più grande di Rosa e di noi del Movimento 5 Stelle”.

Fresca di nomina, ma in attesa del parere di Rousseau, il nuovo assessore regionale al WeIfare, Inclusione Sociale, Politiche di Benessere e Pari Opportunità, la foggiana Rosa Barone, lancia “un nuovo respiro” per la crescita del territorio e del Movimento 5 Stelle. “Sono al servizio di entrambi”.

Il rapporto con Emiliano e il Partito Democratico a livello locale, il giudizio sui consiglieri comunali e sul lavoro dei parlamentari di Capitanata. Le frizioni all'interno del M5S, la crisi di Governo e Giuseppe Conte. Questo e altro nell'intervista rilasciata a 'D Domani', la 'Domenica del Direttore'.

Rosa Barone, la sua nomina ad assessore regionale al Welfare arriva in un momento politico delicato per le questioni legate al Governo, di frizioni anche all'interno del M5S. A questo si aggiunge che la sua è una nomina con riserva, sui generis, che ha bisogno cioè del parere di Rousseau. Poi ci sono gli attivisti contrari al suo assessorato. E' tranquilla?

Lo sarei stata di più se Rousseau si fosse già espresso. Per quanto riguarda il resto lo sono ugualmente e non mi scalfiscono le polemiche, i dubbi, le storture e le cattiverie perché ritengo che ci sia un obiettivo molto più alto della mia persona. Ribadisco che se Rousseau dovesse esprimersi diversamente lascerei l'assessorato.

Se è vero che le consultazioni tra lei ed Emiliano, Crimi ed Emiliano, il movimento ed Emiliano, vanno avanti da qualche settimana, come è possibile che il movimento non sia riuscito ad organizzarsi prima su Rousseau?

Da ottobre scorso si sono accavallate tante situazioni. 

Non sarà invece che il principio grillino della democrazia diretta sta mostrando tutti i suoi limiti e non si riescono più a coinvolgere gli iscritti?

Sicuramente ci sono delle votazioni che sono più coinvolgenti e altre meno, questa che riguarda la Puglia e il mio assessorato, lo è, lo sarà, perchè è un argomento sentito.

Come andrà a finire?

C'è una larga parte che ritiene che sia sbagliato, così come c'è una larghissima parte che dovrà valutare anche il fatto che io sia già entrata e molto dipenderà da quello che riusciremo a produrre in questo periodo.

La sua nomina arriva anche in un momento delicato per il movimento. Ci sono più anime finanche in Regione. Chi è il M5S, voi o Laricchia?

Probabilmente siamo tutti e due. E' una evoluzione, una maturazione che Antonella in qualche modo non ha colto rispetto a noi. 

Però entrambi utilizzate lo stesso simbolo...

Si, oggi siamo in una situazione poco chiara.

Così il Movimento 5 Stelle in Puglia rischia di non parlare la stessa lingua.

Ce ne rendiamo conto, infatti dopo la votazione sul mio assessorato in qualche modo ci dovremo sedere attorno a un tavolo e decidere che posizione prendere

Laricchia le ha fatto gli auguri?

No, sicuramente non condivide questo passaggio. Mi dispiace perché con lei sarebbe stato sicuramente più bello e sono convinta che avrebbe dato un apporto positivo.

Laricchia ha mantenuto fede a quanto detto in campagna elettorale, lei ha cambiato idea?

Non è esattamente così. Con la congiuntura astrale tra Conte, Emiliano e la possibilità di incidere per gli ultimi, oltre allo stato in cui versa la nostra provincia, non me la sono sentita di dire di no. Io ho obbedito a quello che hanno detto i vertici. Rifiutare sarebbe stata una forma di egoismo. 

Com'è andata davvero?

Tramite Vito Crimi, Michele Emiliano ha chiesto di vedere tutti quanti noi.

Qualcuno sostiene che ci fosse già un accordo.

No, assolutamente. Noi siamo stati molto duri nell'ultima campagna elettorale.

Si metta però nei panni di chi non avrebbe mai immaginato i cinquestelle con Emiliano.

E' legittimo chi lo ritiene o chi ritiene che sia stato scorretto.

Rosa Barone, l'ingresso in Giunta fa venire meno, anche in Puglia, il principio cinquestelle del “mai con gli indagati”. Anche da queste parti cadono una volta per tutte paletti, pregiudizi e giustizialismo.

C'è una metamorfosi vero. Nel caso specifico abbiamo deciso, giusto o sbagliato che sia, di accettare alcune dinamiche che non abbiamo scelto noi. E' anche vero che ci sono indagini e indagini, è capitato anche al M5S con la Raggi e l'Appendino. Anni fa eravamo stati molto duri, vero.

Sì, però, mentre il Governo Conte inciampa sulla Giustizia, nelle periferie si allargano le maglie di un principio che vi ha caratterizzato soprattutto da queste parti. Non c'è davvero nessun imbarazzo?

Imbarazzo a parte, io avrei preferito vincere con il M5S, che Rosseau avesse votato prima, che non ci fossero indagati. Ma di fronte ad una opportunità e alla richiesta del movimento, non potevo mettere limiti e paletti.

E' convinta della scelta fatta?

Si, non me la sono sentita di continuare a dire non ci interessa e di aspettare Rousseau. Ho preferito prendermi le mie responsabilità.

Quindi la responsabilità ha avuto la meglio sul mondo cinquestelle

Se penso a quello che stiamo cercando già di fare in questi pochi giorni, mi rendo conto che ci sono dei mondi che hanno fame di politica, hanno bisogno e necessità di una guida che era venuta a mancare.

Da oggi lavorerete al fianco del PD, il partito con il quale a livello locale non siete mai entrati in sintonia.

E' anche vero che ad esempio a Manfredonia stiamo valutando se correre insieme al Partito Democratico. Con alcuni ragioniamo, con altri meno.

A Foggia?

Ragioneremo anche con il PD di Foggia, ma non sarò io a deciderlo. Quarato e Fatigato hanno cominciato a farlo con la vicenda Iaccarino, firmando un comunicato insieme al PD.

Ci sono i margini per un'opposizione a una sola voce?

Sono valutazioni che faranno Quarato e Fatigato.

Sull'operato dei consiglieri comunali non la vedo molto entusiasta. C'è qualcosa che non le è piaciuto?

Fossi stato in Quarato non avrei accettato la presidenza della commissione Bilancio.

Anche Quarato potrebbe dirle che non avrebbe dovuto accettare l'assessorato al Welfare...

E' un po' diverso, la scelta lui l'ha fatta da solo, senza consulatare nessuno, in maniera libera e serena. Nel bene o nel male, se la porta avanti.

Campo le ha fatto gli auguri. L'assessore e vice di Emiliano Piemontese?

No.

Con l'ingresso in Giunta dei cinquestelle, possiamo dire che anche in Puglia avete ufficialmente destrutturato il mito della purezza con il quale, me lo consenta, avete bluffato?

La nostra presenza ha influenzato in maniera positiva alcune scelte condivise da altri partiti. Probabilmente anche lo stesso PD è migliore di quello che c'era qualche anno fa. Per quanto riguarda l'accusa di bluff credo che valgano i provvedimenti presi.

Si però poi Emiliano e gli altri hanno stravinto.

I cittadini non hanno riconosciuto il nostro lavoro, perdere otto punti sono tanti, e sono tanti soprattutto quando si ritiene di aver fatto un ottimo lavoro.

Qual è secondo lei un difetto del presidente, che non le piace quindi?

Il difetto è che dice a tutti sì, e questo lo mette in difficoltà. Dovrebbe essere più chiaro, vuole piacere a tutti e questa cosa lo rende attaccabile.

Un pregio?

Un pregio che gli ho sempre riconosciuto è che è molto presente, arriva sempre e ovunque. E' molto disponibile.

Perché allora lo avete attaccato così tanto?

Perchè ha fatto tantissimi errori, tra cui le nomine inadatte e inopportune a destra.

Oggi com'è il vostro rapporto?

Da un punto di vista personale con me è sempre stato molto carino, io gli do del lei. Non siamo amici, ma in questo momento stiamo collaborando per il bene della Puglia.

Siete compatibili?

Per alcuni versi siamo compatibili, per altri meno. E' una persona che si vuol far piacere, è un animale politico ed è sicuramente una persona molto intelligente.

Ci sono già questioni sulle quali state lavorando insieme?

La prima cosa che ho chiesto è l'autonomia, non ci sono ingerenze.

Da dove parte il suo assessorato?

Dai comuni, dai disabili e dai nidi dei bambini.

A tal proposito, cosa sta facendo o farà per risolvere la situazione per i servizi educativi dell'infanzia?

Martedì faremo un incontro. Gli uffici mi hanno assicurato che c'è stato un problema di requisiti degli asili che non sono totalmente in regola. Cercheremo di trovare le somme e capire come arrivare a un punto di mediazione. Dovranno mettersi in regola, il regolamento è del 2007. L'intenzione è quella di venire incontro alle famiglie e ai bambini. Non possiamo permetterci di non risolvere il problema.

Qual è il tema sul quale pensa di incidere maggiormente o perchè siamo, come provincia, più manchevoli?

Sugli assistenti sociali. Questa provincia ha necessità di un tessuto sociale differente e anche di risposte diverse degli assistenti sociali.

E poi?

E poi vorrei incontrare tutti gli assessori dei servizi sociali della Regione Puglia per capire esigenze e difficoltà.

Come la filosofia cinquestelle caratterizzerà il Welfare. Quale sarà il di più che farete nelle politiche dell'assessorato da farci dire: è un assessorato dei cinquestelle?

Oggi non posso dirlo. Io spero di fare bene.

Sarà l'assessorato di Rosa Barone o dei cinquestelle?

Dei cinquestelle, vorrei che tutti gli eletti e gli attivisti si sentissero co-protagonisti. Abbiamo tanti parlamentari e consiglieri comunali, credo che sarebbe anche interesse loro partecipare a queste dinamiche. Questo assessorato al Welfare è tutto da rifare, sono anni che non lavora.

Il M5S passa per essere un partito assistenzialista, vedi reddito di cittadinanza, con il Welfare questa percezione potrebbe aumentare?

L'assessorato non lo abbiamo scelto noi, io avrei scelto il turismo.

Se il Welfare si trasformasse in una gabbia?

Sono sincera, oggi dico che è stato meglio così. Mi confronterò anche con Elena Gentile, voglio dare risposte e nuova linfa.

Quindi?

Non sarà 'assistenzialismo' ma un nuovo modo di intendere il sociale. Non posso però non tenere in considerazione che c'è una larga fascia di persone che ha forti esigenze e necessità Sono fiera di poter dare una mano a loro.

A proposito di Conte. Sulla sua figura il movimento non è del tutto d'accordo. Alcuni storcono il naso. Lei invece?

Senza ombra di dubbio Conte è una risorsa. Io lo ammiro e lo stimo ancor più perchè è di questa terra. Abbiamo necessità di una persona come lui.

Quindi Conte o i cinquestelle?

Io rimango del Movimento 5 Stelle in maniera fiera e netta, però ammiro Conte che è un ottimo condottiero.

E infatti pare che Emiliano ci abbia visto giusto tanto da preparare la squadra per Conte in vista della nascita di un eventuale nuovo soggetto politico.

Emiliano-Conte sono nati per stare insieme. C'è una bella affinità.

Conte toglie o aggiunge ai cinquestelle?

Se dovesse fare un partito ci toglierebbe qualcosa. Però nel contempo dà lustro al M5S, essendo una scelta nostra, di Di Maio e Bonafede.

Resta Dimaiana?

Io resto del Movimento 5 Stelle.

Di Maio o Di Battista?

Per alcuni versi sono attratta dalle idee di Alessandro Di Battista. Una persona battagliera, focoso, affascinante. Però è anche vero che Luigi Di Maio, a 30 anni, si è preso la grossa responsabilità di portare avanti un partito e lo ha fatto con molta lucidità e responsabilità. Sarebbe importante se riuscissero a riconciliarsi.

Qual è il giudizio che ha dei parlamentari foggiani a Roma?

C'è un grosso impegno.

Quindi va bene così.

No, sicuramente dobbiamo migliorare, soprattutto sotto il profilo della comunicazione, un po' latente. Dovrebbero comunicare molto di più il loro impegno. Purtroppo passa poco e niente. Penso ad esempio al lavoro che ha fatto l'on. Carla Giuliano per la cittadella della Giustizia. O a quello fatto per la Corte d'Appello. Sono cose che cambieranno la nostra vita ma il messaggio purtroppo non passa. E se non passa è come se non avessimo fatto niente.

Lo scambio di voti, poi Leonardo Iaccarino. Denunce importanti e forti a cinquestelle e di Rosa Barone. Alla luce di questo, ritiene che il M5S stia facendo una opposizione seria ed efficace all'amministrazione Landella?

Io spero che anche alla luce della vicenda Iaccarino capiscano di avere questa opportunità di essere più incisivi. Sicuramente possono fare di più.

Alla luce del suo matrimonio con Emiliano e con il PD non ritiene che forse nella primavera del 2019 sia stato un errore non appoggiare il centrosinistra a Foggia?

C'erano altre regole e ci siamo attenute a quelle.

Oggi lei appoggerebbe quella coalizione?

Sinceramente c'era di tutto e di più. Andava bene la figura di Cavaliere ma tutto il resto era un'accozzaglia eccessiva.

Legalità e Welfare come si legano?

Vedremo. Comunque bisognerà fare un lavoro sulle scuole, cercando ad esempio di contrastare la dispersione scolastica.

La legalità resta un vostro cavallo di battaglia?

Certo. E' bene che gli altri parlino ma prendano anche posizioni, come credo di aver fatto sempre io pubblicamente.

Qual è a suo parere il problema di Foggia?

Il primo è il lavoro, la mancanza di lavoro.

Parco del Gargano. Sul caso Villani non sarebbe stato forse il caso di attendere?

Sono convinta che nel merito quanto accaduto alla Villani sia grave.

E se i fatti dovessero smentirla?

Conosco la vicenda, non credo che la Villani abbia sbagliato. Nel merito ha molta ragione.

Cosa non le piace del Parco del Gargano?

Si è persa la vera vocazione del Parco, negli anni si è perdurato in quel modo di fare interno, consolidato, e si ritiene che quella sia la prassi, non comprendendo però che il parco ha tutt'altre finalità. Così perdiamo la sua potenzialità Purtroppo si fa politica là dentro.

Quindi il giudizio sul presidente non cambia.

Ad oggi non posso dire che stia lavorando bene, non vedo questo slancio del Parco che speravo.

Rosa Barone resta la stessa di sempre?

I valori e i miei principi restano gli stessi. Non sono cambiata perché sono entrata in Giunta o perché ho un ruolo diverso da prima. Sento invece di essere maggiormente impegnata, di avere più responsabilità.

Si chiede ancora perché ha accettato?

Perché ritengo che ci sia un progetto più grande di Rosa, di noi quattro, che sia dovuto al fatto che davvero vogliamo portare risultati concreti e un modo differente di intendere il Welfare in un contesto politico che lo permetta.

E' una nuova alba per la Capitanata e per il Movimento 5 Stelle?

Entrambe le cose, un nuovo respiro per far crescere il territorio e il Movimento 5 Stelle. Mi sento al servizio di entrambi.


 

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