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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Campi Diomedei non va giù ai cinquestelle, chiesta verifica del progetto al Ministro

Il progetto del parco urbano e archeologico nell’area dell’ex Galoppatoio, finisce sul tavolo del ministro dei Beni e delle Attività Culturali attraverso un’interrogazione parlamentare

Il progetto per la realizzazione del parco urbano ‘Campi Diomedei’ a Foggia è oggetto di una interrogazione parlamentare presentata dal deputato pugliese del Movimento 5 Stelle Giuseppe Brescia e indirizzata al ministro dei Beni e delle Attività Culturali, con lo scopo di verificare l’adeguatezza degli interventi proposti rispetto alle disposizioni della Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici per le province di Bari, BAT e Foggia.

Così la consigliera regionale Rosa Barone: “Il M5S fa propria questa battaglia non per favorire la posizione di un comitato o di altri soggetti che hanno preso parte al concorso di idee del 2009. Ciò che contestiamo è il progetto, a nostro avviso portato avanti senza che fosse analizzato attentamente il futuro di un’area così importante dal punto di vista archeologico per la città di Foggia. Non sono chiari, inoltre, i motivi per cui il concorso di idee del 2009 per la selezione di un progetto che rivalutasse di un’area di propria proprietà della Regione sia stato indetto dal Comune di Foggia e non dalla Regione stessa.


L’esponente foggiana dei cinquestelle prosegue: “Allo stesso tempo ci preoccupa la futura manutenzione del parco urbano che, destinato alle cure di un comune dal bilancio precario come quello di Foggia, rischia di trasformarsi nella solita “cattedrale nel deserto”, un giorno abbandonata all’imperizia e al degrado”.  La zona in questione, di proprietà della Regione Puglia e concessa alla città di Foggia in comodato gratuito, risulta infatti interamente sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta data la presenza di importanti giacimenti archeologici di età neolitica risalenti ad un periodo compreso tra il 5.200 a.C. e il 4.600 a.C.”


La consigliere regionale sottolinea inoltre che “in base a quanto previsto dal progetto vincitore del concorso d’idee indetto nel 2009 per la realizzazione del un parco urbano, dei 23,40 ettari che compongono l’area interessata solo 3.366 metri quadrati sarebbero designati ad area archeologica. In più, stando a quanto dichiarato nelle diverse conferenze dei servizi dai rappresentanti della Soprintendenza di Bari, BAT e Foggia, la mancata corrispondenza tra il progetto originario e la sua versione definitiva, dequalificherebbe sia l’idea originaria di parco urbano che i valori paesaggistici e archeologici dell'area interessata. Stando a quanto riportato dalla Soprintendenza di Bari, BAT e Foggia il progetto definitivo presenterebbe delle varianti apportate in itinere che andrebbero a dequalificare l’area dell’ “ex Galoppatoio” e che impedirebbero un’adeguata valorizzazione dei reperti archeologici ivi presenti”

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