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Asl Fg, Damone sui disservizi del servizio farmaceutico: “Dove sono i diritti della 104?”

Al centro dell'interrogazione un episodio spiacevole, giunto all'attenzione del direttore generale della Asl di Foggia, del Presidente Nichi Vendola e l'assessore alle Politiche della Salute, Donato Pentassuglia

Questa volta, l’interrogazione urgente del consigliere regionale Francesco Damone riguarda alcuni disservizi e lamentele in merito alla gestione del servizio farmaceutico della ASL di Foggia, nel quale - in base a quanto rappresentato nel testo dell’interrogazione - verrebbe meno il rispetto di alcuni capisaldi di leggi e diritti (tra i quali la legge 104) e quindi la tutela dei lavoratori.

"Nel pianeta sanità il servizio farmaceutico presenta difficoltà gestionale la cui spesa è allo stato fuori controllo e crea preoccupazione, anche in presenza di una dirigenza che, probabilmente, invece di controllare il sistema, si attiva per rendere difficile la vita ai suoi collaboratori con minacce ed ingiurie che hanno ormai superato il punto di responsabilità. A causa del rientro finanziario si è dovuto ricorrere da diversi anni a chiamare farmacisti con incarico a tempo determinato, sempre prorogati. La dirigente del servizio, forte della precarietà del lavoro, impone disposizioni minacciose ad una professionista, sempre a tempo, che avendo il padre gravemente ammalato, destinatario della legge 104”

Tanti gli interrogativi avanzati da Damone: “La dirigente di un servizio può ignorare i diritti stabiliti da una precisa legge? Può una dirigente minacciare una professionista che rivendica il rispetto delle norme che tutelano la salute del genitore? Può una dirigente disporre un trasferimento a Vico del Gargano che dista 90 km dalla sede di residenza del padre, anche in presenza di altre professioniste di San Nicandro Garganico che sono lontano solo 30 km?”

Per il consigliere regionale, si potrebbe anche “ravvisare una certa forma di persecuzione personale della dirigente nei confronti della professionista” e chiede all’assessore competente di disporre con la massima urgenza una ispezione per verificare lo stato del servizio e appurare che le persecuzioni indicate siano o meno fondate. Un episodio spiacevole, del quale Damone ha informato l’assessore alla Salute ed il direttore generale della Asl di Foggia, interrogando il presidente della Giunta regionale Nichi Vendola e l’assessore alle Politiche della Salute, Donato Pentassuglia. 

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