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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

“Mutismo istituzionale" per le vittime delle foibe. Bruno Longo sbotta: “Landella perché?”

Il consigliere comunale di maggioranza ha prodotto una interpellanza in cui chiede al sindaco di Foggia e ai rappresentanti istituzionali della Provincia, i motivi del loro silenzio

Nel corso del Consiglio comunale del 14 febbraio, con una interpellanza con risposta in aula circa la “minimizzazione storica” del ‘Giorno del Ricordo’, istituito in memoria delle vittime delle Foibe con legge 30.03.2004  n.92, Bruno Longo - in riferimento anche alla cerimonia commemorativa avvenuta a Foggia alla presenza delle massime autorità cittadine – chiede i motivi per i quali Franco Landella, nella sua funzione di sindaco, “non ha inteso o potuto prendere la parola per onorare la memoria di decine di migliaia di italiani orrendamente trucidati per la sola colpa di essere italiani: memoria sancita e riconosciuta da una legge della Repubblica”.

Aggiunge Longo: “A differenza di altri anni, anche con passate amministrazioni di sinistra, dove avvennero sentite e degne commemorazioni”. Il consigliere comunale di maggioranza prosegue: “Non ho affatto gradito e condiviso la decisione di commemorare con "mutismo istituzionale" il Giorno del Ricordo. Il 10 febbraio in Piazza Martiri Triestini, a ridosso del municipio, si è svolta la mesta cerimonia, dove a differenza di altri anni, nessuno, dico nessuno, ha preso la parola per ricordare le decine di donne, vecchi, uomini e bambini scaraventati vivi e legati a filo spinato, in orrende aperture carsiche del suolo (foibe appunto),per il solo fatto di essere italiani, nel corso di una tremenda pulizia etnica delle truppe comuniste titine. Non ho condiviso che nessun rappresentante istituzionale abbia preso la parola per ricordare quei poveri italiani ed italiane”.


Aggiunge il consigliere comunale: “Sostengo l'amministrazione comunale con convinzione pur non essendo d'accordo su alcuni punti e questioni amministrative, ma su questioni di valori e di appartenenza storica e culturale non transigo. Motivo per il quale ho sentito il dovere di prendere posizioni ufficiali nei confronti del sindaco e del prefetto per protestare per la minimizzazione storica e culturale dell'evento commemorativo, inoltrando una interpellanza per chiedere i motivi del "mutismo" istituzionale verificatosi durante la manifestazione del 10 febbraio scorso.

Bruno Longo conclude: “Se i motivi che hanno indotto a minimizzare la commemorazione delle vittime delle foibe sia dipeso da disposizioni istituzionali gerarchicamente superiori o da altro e comunque chi ha deciso il protocollo della commemorazione e con quali motivazioni”.

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