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“Insulti omofobi a Nichi Vendola e cittadinanza negata a ragazzo down”

Le considerazione di Anna Nuzziello, consigliere regionale foggiano del movimento "La Puglia per Vendola"

“Una Nazione che si reputi civile, democratica e all’avanguardia non può negare il diritto di cittadinanza ad un ragazzo solo perché affetto dalla sindrome di Down, né tollerare che sui social network si possa inneggiare all’omofobia nei confronti di un esponente delle istituzioni”. Anna Nuzziello, consigliere regionale pugliese del Movimento ‘La Puglia per Vendola’ ha commentato quel che è accaduto nel weekend appena trascorso.  Anzitutto la discriminazione nei confronti di un ragazzo down di origini albanesi, che a 18 anni ha deciso di diventare cittadino italiano ma considerato ‘non idoneo a prestare giuramento e a presentare la richiesta’ da una legge (la n. 91 del 1992) obsoleta e discriminante. “È assurdo che un ragazzo down – dice Nuzziello - non possa coronare un sogno, quello di diventare italiano”.

Una tematica che sta particolarmente a cuore alla consigliera regionale, che è l’autrice di una proposta di legge che prevede  l’istituzione per la Regione Puglia del Garante dei diritti dei disabili. “Una figura - spiega Nuzziello - che avrà il ruolo di mediatore istituzionale  tra i disabili “diversamente abili” e l’amministrazione pubblica, che  senza sostituirsi ad essa,  vigili sull’applicazione delle leggi a tutela dei loro diritti, che spesso restano inapplicate.  Una legge che mira in pratica ad  un miglioramento sostanziale  della qualità della vita dei disabili, che passa anche attraverso i  rapporti con la  Regione, il Comune e la Provincia.  Mentre è  stato   approvato dal Consiglio regionale pugliese un disegno di legge che grazie a dei miei emendamenti  istituisce  un Osservatorio regionale che opera direttamente sui territori  tramite delle agenzie provinciali.  Ecco intorno a questo dovrebbe ruotare la discussione politica, affinché i diritti alla salute, istruzione, lavoro, tempo libero, vita di relazione, diventino diritti esigibili anche per i disabili”.

Anna Nuzziello interviene anche sulle offese del candidato di Casapound al consiglio del IV Municipio di Roma, Roberto Amatiello, nei confronti del presidente della Regione e leader di Sel: “Gli insulti omofobi contro Nichi Vendola su Facebook sono un segno di arretratezza che più di una volta ha provocato ulteriori episodi di violenza non solo verbale. Parole che meriterebbero una condanna da tutte le parti politiche. Condurre una campagna elettorale basandola sugli insulti – ha aggiunto Anna Nuzziello – significa cercare in tutti i modi e con poca dignità di far vincere ‘meno bene’ chi invece ha un progetto politico ben organizzato e che tocca argomenti importanti della vita di una nazione fin troppo bistrattata e che vive un momento difficile. Chi ha insultato Nichi fino a poche settimane fa militava nella Destra di Francesco Storace e quindi è un personaggio politico a tutti gli effetti. La vera politica non può essere strumentalizzata con mezzi così violenti, arretrati e indegni. E’ un terreno che non ci appartiene e dal quale siamo sempre rimasti  fuori.”.

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