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Infartuati del Tavoliere trasportati a Foggia e San Giovanni. Damone: “Assurdo”

Il consigliere regionale Francesco Damone ricorda che a San Severo c’è la divisione di emodinamica del reparto di cardiologia che garantisce l’attività 24 ore su 24

Perché gli infartuati del Tavoliere devono essere trasportati all’ospedale di Foggia o  a quello di San Giovanni Rotondo, quando a San Severo funziona h24 la divisione emodinamica del reparto di cardiologia?  Il consigliere regionale Francesco Damone scende in campo per spiegare la questione e invitare gli organi competenti a risolvere la problematica valorizzando il presidio sanseverese e creando meno disagi all'utenza.

La nota stampa di Damone: “Le notizie di stampa pubblicate ieri su un quotidiano foggiano circa il servizio di emodinamica presso l'ospedale di San Severo hanno messo a nudo una realtà drammatica che mira a cancellare l'impegno e il sacrificio degli operatori sanitari della divisione di cardiologia e del personale infermieristico che sin dal 1 settembre avevano assicurato la continuità del servizio H24.

Misteriose motivazioni hanno portato il servizio del 118 ad ignorare le notizie che anche la stampa aveva diffuso e, rifugiandosi nella carenza ufficiale della comunicazione da parte della direzione generale dell'azienda, hanno continuato a dare indicazione al servizio 118 di fare riferimento all'emodinamica di San Giovanni Rotondo e a quella degli ospedali Riuniti di Foggia. Gli infartuati del nostro territorio non sono uguali rispetto agli utenti di Foggia e San Giovanni Rotondo perché devono percorrere diversi km per il raggiungere delle sedi indicate dal servizio con notevoli rischi per la salute dei nostri conterranei.

Le prestazioni eseguite presso i due nosocomi sono addebitate alle finanze della Regione Puglia e quindi sarebbe anche un risparmio di costi utilizzare il reparto locale. L'assurdo dell'Azienda foggiana scaturisce dal fatto che il 118, seppure diretto dal dott. Fattibene, responsabile del servizio, viene gestito dal Policlinico di Foggia. Tale confusione genera disservizi e valutazioni soggettive per stabilire le sedi di ricovero degli ammalati.

Lo sforzo operato dall'azienda di formare in loco i cardiologi della divisione di San Severo con due ottimi professionisti ha raggiunto risultati eccellenti e permette, con la preparazione dei professionisti e l'entusiasmo dei nostri cardiologi, l'attività di emodinamica per l'intero arco della giornata. Ai medici vanno associati gli infermieri professionali, i quali, nonostante il carico di lavoro che ricade sul loro operato quotidiano, hanno aderito all'invito del dottor Di Lella.

Il Direttore Sanitario dott. Mezzadri ancora una volta ieri mattina si è incontrato con il dott. Pacilli per fare chiarezza e dare le indicazioni al servizio 118 che deve essere gestito direttamente dall'Azienda e non dal Policlinico, ove purtroppo esiste la centrale operativa. In pratica gli utenti del nostro comprensorio territoriale devono essere assolutamente ricoverati nel reparto di cardiologia, servizio emodinamica, dell'ospedale di San Severo.

Il dott. Mezzadri ha già predisposto tra l'altro un avviso di mobilità per il personale non medico e che a giorni dovrebbe avere a disposizione almeno quattro infermieri professionali che andranno ad alleggerire le prestazioni orarie del personale in servizio nel reparto. Quando si registrano situazioni di questa natura non si può che dare ragione a Renzi che sostiene che occorre razionalizzare le spese, è giunto il momento di una rivoluzione culturale dell'intero pianeta sanitario, mettendo in campo un'organizzazione razionale, forme di controllo sulle strutture operative, registri di inventario di tutti i beni e servizi”.

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