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“Gli incidenti causati dai cinghiali non c’entrano con l’allungamento della strada a scorrimento veloce del Gargano”

La deputata M5S Marialuisa Faro invita a non confondere i problemi causati dalla gestione della fauna selvatica con il completamento della SS693 e chiede l'apertura di un tavolo istituzionale

“Gli incidenti causati dai cinghiali e dagli altri animali non accadono solo sulla Ssv693 e demonizzare quella strada dicendo che ‘è pericolosa’ non lo trovo opportuno”. Ad affermarlo è la deputata M5S Marialuisa Faro, che ritiene doveroso operare un distinguo in materia di gestione della fauna selvatica e in riferimento al progetto della nuova strada Garganica, in risposta a chi afferma che prima di pensare all’allungamento della strada a scorrimento veloce bisognerebbe mettere in sicurezza quella esistente. “Quello che è accaduto – afferma la parlamentare riferendosi all'incidente in cui ha perso la vita l'imprenditore di Lesina Gino Turco – non ha nulla a che fare con il completamento della strada”.

La deputata garganica evidenzia come la situazione della fauna selvatica sia sempre stata segnalata agli organi di competenza. “Ciò non vuol dire – afferma oggi – che non bisogna migliorare le strade e la loro viabilità”. Ricorda, in primis, come ai sensi della legge n 157/1992 la competenza e la responsabilità in tema di danni “in ragione delle possibili criticità per la circolazione stradale connessa alla presenza di carcasse o al passaggio di animali” sia in capo alle Regioni.

Già a ottobre del 2020 aveva chiesto chiarimenti all’Anas sulle sue competenze e la società del gruppo Fs Italiane ha comunicato che aveva provveduto “a segnalare del potenziale pericolo l'utenza attraverso l’installazione lungo l'intera SS693 di segnaletica verticale specifica con segnali di pericolo per animali selvatici vaganti”. Nella stessa risposta, fa sapere la deputata, Anas aveva anche evidenziato che la Statale è un’infrastruttura extraurbana secondaria Tipo C per la quale, ai sensi dell’art. 2 del Dlgs 285 del 1992 e successive modificazioni o integrazioni, non è prevista la recinzione a margine della strada.

L'onorevole Marialuisa Faro ha inviato una pec al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, agli assessori regionali competenti, ai sindaci garganici ai rappresentanti del Parco Nazionale e all'Anas per chiedere l'apertura di un tavolo mirato a risolvere tempestivamente il problema. “Gli ultimi eventi che si sono verificati sulla strada a scorrimento veloce 693 dei laghi di Lesina e Varano, impongono una seria e concreta riflessione da parte delle istituzioni interessate e coinvolte per individuare misure e soluzioni, per limitare il verificarsi di un numero maggiore d’incidenti derivanti dall'attraversamento della fauna selvatica. Non è raro incontrare nella maggior parte delle strade che collegano le città garganiche mandrie al pascolo, alle quali si aggiungono quelle di tipo selvatico, che mettono in seria difficoltà gli automobilisti che giornalmente percorrono quei tratti di strada. Inoltre, gli incidenti di questo tipo non avvengono solo sulla Ssv693 ma anche in tantissimi altri tratti stradali del nostro territorio”.

Ora ritiene importante trasferire le interlocuzioni che lei stessa ha avuto con l’Anas in un confronto tra le parti interessate, per addivenire a soluzioni concrete. “Mi faccio portavoce di tanti cittadini e sindaci che in questi anni hanno chiesto d’intervenire per arginare il problema, e chiedo di programmare un incontro por poter affrontare in modo concreto e definitivo, presso la Regione Puglia, l’apertura di un tavolo istituzionale che affronti, in modo serio, la tematica. Non possiamo aspettare ancora – conclude - che sulle nostre strade ci siano altre vittime, che i nostri agricoltori e allevatori subiscano ingenti perdite”.

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