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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Peschici

Il giorno dopo Peschici, 200 ettari distrutti. L'attenzione di Emiliano: "Valuteremo danno ambientale"

Il presidente della Regione: “Necessario approfondimento investigativo sulla natura dell'accaduto. Il Gargano è la quarta meta turistica italiana e ultimamente è caratterizzato dalla massiccia presenza di forze dell’ordine e da ingenti sequestri di stupefacenti che hanno messo in difficoltà la criminalità”

Più di 150 ettari di conifere andate in fumo, e lo spettro - sempre più concreto - della matrice dolosa sull’incendio divampato ieri pomeriggio in agro di Peschici. “Perché non c’erano, ieri, condizioni climatiche in grado di giustificare un possibile incendio per autocombustione”: a fugare ogni dubbio sul punto è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha incontrato i sindaci dei comuni garganici di Peschici, Vieste e Vico del Gargano.

Incendio doloso? Aleggia lo spettro della criminalità

Benché non siano state trovate, al momento, tracce evidenti di inneschi (le operazioni di spegnimento dei roghi, però, sono ancora in corso), tutto lascia pensare ad un incendio di natura dolosa. “E’ inquietante - continua Emiliano - la combinazione, che può essere casuale o meno, con la data e le celebrazioni di ieri”, ovvero con il decennale del grave incendio che il 24 luglio del 2007 mise in ginocchio il Gargano, provocando tre vittime, decine di feriti e interi villaggi evacuati. “Per istinto - continua il Governatore della Puglia - un approfondimento investigativo va fatto. Per questo ho già provveduto a sollecitare il questore di Foggia per valutare significati diversi dell’accaduto. Non dimentichiamo che il Gargano - suggerisce Emiliano - è la quarta meta turistica italiana e ultimamente è caratterizzato dalla massiccia presenza di forze dell’ordine sul territorio e dai numerosi ingenti sequestri di stupefacenti che hanno messo in difficoltà la criminalità locale”.

Emiliano: "Ottimo lavoro di squadra fatto dagli operatori"

Emiliano, giunto a Peschici nella tarda serata di ieri per accertarsi della gravità dell’incendio e dei potenziali pericoli, ha lodato il lavoro di squadra fatto dagli operatori impegnati a terra per arginare le fiamme. “Un lavoro partecipato e che nonostante le difficoltà (ieri ha operato in zona un solo canadair) è riuscito egregiamente e a fronteggiare un’emergenza. In questa zona, il lavoro dei vigili del fuoco è mosso da antica tradizione, e ieri si è unito alla profonda conoscenza dei luoghi dei carabinieri forestali e al lavoro dell’Arif e dei tanti volontari che hanno saputo controllare l’incendio. E’ questa sinergia che va sostenuta”. Al momento, l’incendio è sotto controllo “ma i focolai nelle conifere - lo abbiamo visto anche alle Isole Tremiti - possono riattivarsi continuamente”, puntualizza Emiliano. Al momento il danno stimato è di oltre 150/200 ettari andati in fumo, ma una stima più precisa si potrà avere solo ad incendio spento. “In seguito valuteremo il danno ambientale; la Regione Puglia è a disposizione sin da ora per attività di rimboschimento dei luoghi”.

Parco del Gargano, le dichiarazioni di Claudio Costanzucci

"È una brutta ferita che si riapre e che impone a tutti di non abbassare la guardia. Sono enormemente grato ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, all’Arif, ai Carabinieri Forestali, ai piloti dei canadair e a tutti i volontari che da più di 24 ore sono impegnati nell’opera di spegnimento delle fiamme e grazie al cui tempestivo intervento si è evitato il peggio. Fortunatamente le previsioni del tempo giocano in nostro favore, ma il nostro polmone verde porterà addosso ancora una volta quei segni provocati da chi meriterebbe pene ben più dure. Il Parco Nazionale del Gargano metterà in campo tutte le proprie forze per evitare che questo accada ancora. È importante però l’opera di vigilanza di tutti perché il Parco del Gargano è un bene comune. Vogliamo che i nostri cittadini e i tanti turisti che scelgono la nostra terra per trascorrere le proprie vacanze estive si sentano sicuri e sereni”.  

Incendio Peschici, il supporto del 32° stormo di Amendola

Nella serata del 25 luglio è terminato il supporto, iniziato la notte del giorno precedente su richiesta della Prefettura di Foggia, del personale e dei mezzi del 32° Stormo di Amendola per contribuire al contrasto dell’incendio di vaste proporzioni che si è sviluppato sul Gargano tra Peschici e Vieste. In particolare un’autobotte della base dell’Aeronautica Militare ha rifornito, in coordinamento con i Vigili del Fuoco, i mezzi antincendi della Protezione Civile e dei Carabinieri impiegati per lo spegnimento dei numerosi focolai. Il supporto del 32° Stormo attesta l’impegno della Forza Armata nel concorso delle attività a favore della popolazione e dell’ambiente ed evidenzia l’importanza e l’efficacia delle forme di collaborazione con altri rappresentanti del sistema di protezione civile dello Stato.

 

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