Impianti di pubblica illuminazione: interpellanza del consigliere Longo
Longo: "Quali provvedimenti il sindaco, l’assessore al ramo,il dirigente ed il responsabile Unico del Procedimento intendono adottare per far fronte “all’emergenza buio in città"
Interpellanza urgente del consigliere di Prima Foggia, Bruno Longo con risposta in aula circa l’assenza di ordinaria e straordinaria manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione susseguenti - afferma Longo - "al comportamento colpevole, deficitario e superficiale del sindaco, del dirigente e dell’assessore ai Lavori pubblici."
Il sottoscritto consigliere comunale, dr Bruno Longo, interpella la S.V. premesso che
- a causa del latente ma certo dissesto finanziario del comune di Foggia, con irresponsabile comportamento si decise, senza attenta analisi gestionale, di tagliare finanziariamente del 30% tutti i servizi erogati dall’Ente, compreso quello riguardante la pubblica illuminazione;
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- il taglio indiscriminato e poco consono ad una corretta prassi amministrativa ha assurdamente riguardato anche il consumo di energia elettrica derivante dagli impianti di pubblica illuminazione cittadina,assurdamente a fronte di una città in espansione urbanistica ed a fronte dell’aumento del prezzo dell’energia elettrica;
- a seguito di tali superficiali decisioni per ben due volte, a distanza di mesi, la gara relativa è andata deserta, con grave pregiudizio per l’incolumità e sicurezza pubblica,nonché per il patrimonio comunale;
- i motivi per i quali nessuna ditta appare interessata all’appalto pubblico consistono nell’esiguo e risibile importo a base d’asta, pari a 2.050.000 euro, appena bastevole alla copertura del costo di energia elettrica su base annua, pari a 1.550.000 ed ai costi dei 19 dipendenti, attualmente licenziati, pari a circa 480.000;
- con aperta violazione di legge, nel corso della seduta di consiglio comunale sulla discussione della “Ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio,tenutasi nel novembre 2011,non è stato messo ai voti e quindi scientificamente ignorato un legittimo emendamento alla proposta di variazione di bilancio ,a firma del sottoscritto,che prevedeva l’aumento di 400,000 euro all’importo a base d’asta per la summenzionata gara;
- se l’emendamento fosse stato discusso ed approvato, sicuramente la gara invece di andare deserta per mancanza di offerte, oggi sarebbe stata assegnata, pur con magri guadagni, ma pur sempre guadagni, a ditta capace di effettuare una necessaria manutenzione ai vetusti impianti di pubblica illuminazione cittadina;
- stante la situazione sono state clamorosamente disattese sia le richieste dei cittadini, stanchi di vivere per lunghi periodi delle ore notturne, immersi nel buio, a discapito della vivibilità già messa a dura prova dagli altri numerosi disservizi, che le richieste della Prefettura e delle Forze dell’ordine, che in più occasioni hanno chiesto al Comune di illuminare intere zone cittadine a rischio micro-criminalità ed ad atti vandalici;
- il negligente comportamento amministrativo,ritardando l’affidamento del servizio,ritarda anche il reinserimento dei 19 dipendenti licenziati dalla precedente ditta manutentrice,con grave ripercussione sui livelli di sostentamento delle relative famiglie,in un quadro economico cittadino agghiacciante e disastroso:
TUTTO CIO' PREMESSO PER SAPERE
- quali provvedimenti il sindaco, l’assessore al ramo,il dirigente ed il responsabile Unico del Procedimento intendono adottare per far fronte “all’emergenza buio” in città;
- se il Sindaco,l’assessore,il dirigente ed il RUP,per le gravi omissioni commesse,sono consapevoli di essere direttamente responsabili per eventuali incidenti , lesioni a persone e danneggiamento a cose,derivanti dall’insufficiente programmazione e dalla mancanza di manutenzione agli impianti di pubblica illuminazione;
- se il Sindaco,l’assessore,il dirigente,il RUP,siano o meno consapevoli del fatto,che l’attuale importo a base d’asta per la succitata gara è irrisorio,insufficiente e ritenuto ridicolo ed antieconomico dalle imprese del settore,perché non sufficiente neppure a coprire le spese vive dell’appalto(costi dell’energia elettrica da pagare all’ENEL e costo del personale);
- i motivi per i quali un legittimo emendamento di un consigliere comunale,in aperta violazione di legge,di regolamento e di Statuto comunale,non sia stato discusso in Aula,quantunque regolarmente consegnato venti giorni prima la discussione di bilancio, così come dispone. tra l’altro,il regolamento di Contabilità dell’Ente ;
- quali provvedimenti il Sindaco intende adottare per la salvaguardia dei posti di lavoro dei 19 dipendenti licenziati del settore,visto anche il livello di disperazione di quest’ultimi,che recentemente è sfociato anche in deprecabili atti di violenza a danno di amministratori comunali.
Emendamento Bruno Longo