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Faeto ha la sua nuova Giunta comunale. Melillo: "Decreto Delrio è stata manna dal cielo"

A Faeto, piccolo borgo di Capitanata, istituita la nuova Giunta Comunale. Il sindaco Melillo: "con il decreto Delrio si restituisce il pluralismo ai piccoli Comuni"

Eletto sindaco di Faeto nel maggio 2012, l'avv. Melillo Antonio, primo cittadino di un comune inferiore ai  1.000 abitanti, è stato fino al  4 settembre 2014, il solo organo di governo oggetto della politica di contenimento delle  spese  degli  enti  territoriali che aveva disposto la soppressione della Giunta e del Consiglio comunale per i comuni con popolazione inferiore ai 1000 abitanti.

Con l'arrivo del cosiddetto decreto Delrio, si è stabilito che "per i Comuni con popolazione fino a 3000 abitanti, il Consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da dieci consiglieri e il numero massimo degli assessori è stabilito in due (…)". Il Ministero dell'Interno ha poi chiarito, con circolare ministeriale che "tutti gli Enti rientranti nella suddetta fascia demografica, ancorché non interessati dal rinnovo elettorale, possono procedere alla rideterminazione della giunta secondo i nuovi parametri e nel rispetto dell'invarianza della spesa".

Il sindaco di Faeto, da sempre orientato alla democrazia ed alla trasparenza della cosa pubblica, ha subito accolto benevolmente il chiarimento del Ministero dell'Interno ed alla mera "possibilità" della nomina, ha fatto seguire la nomina effettiva della nuova Giunta comunale: Giovanni D'Onofrio, componente della giunta comunale con delega "Bilancio e Programmazione" e "Ambiente e Urbanistica" e, assessore esterno, Michele Forchione con delega "Agricoltura e Foreste".

"Il decreto Delrio è stata manna dal cielo per i nostri piccoli comuni - dichiara il sindaco Melillo - perchè ha restituito la democrazia agli abitanti di questo borgo, che date le piccole dimensioni è stato penalizzato dal punto di vista della pluralità delle scelte. Come se gli abitanti di un piccolo Comune non avessero anch'essi diritto al pluralismo. La vecchia legge - continua nella sua dichiarazione appassionata, il primo cittadino - voleva tutti i poteri di governo concentrati nella figura del sindaco. Questo decreto, finalmente, ha ridato dignità alle Giunte Comunali, agli eletti e di conseguenza agli abitanti dei tanti piccoli comuni come Faeto, rimettendo l'esercizio della funzione pubblica nella opportuna gestione pluralista e democratica e non guardando soltanto ai numeri".

La spesa, così come stabilito dalla circolare Ministeriale non subirà alcuna variazione. Alla nomina della nuova Giunta, infatti, ha fatto seguito il ridimensionamento delle indennità precedentemente stabilite. "E' un atto dovuto - ha ribadito il Sindaco Melillo - l'esercizio della democrazia non può determinare dei costi aggiuntivi per i nostri già "poveri" Comuni. Non abbiamo avuto alcun indugio a ridurci le indennità a vantaggio di un esercizio democratico e pluralista di tutte le funzioni" - ha poi concluso il primo cittadino di Faeto.

 
       

	

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