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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Differenziata che non ingrana, cassonetti rotti e scarsa informazione: “Amiu, ma che servizio ci dai?”

L’ex sindacalista pone in evidenza gli scarsi numeri della differenziata, ma anche la qualità del servizio offerto da Amiu, sia in termini di informazione alla cittadinanza, che di manutenzione dei cassonetti

“Passano gli anni, vengono presentati progetti per avviare la raccolta differenziata ma l’unica cosa che l’Amministrazione Comunale riesce a fare sono poche multe per non avere rispettato gli orari di conferimento dei rifiuti nei cassonetti”, così commenta Giorgio Cislaghi, per il quale le criticità in termini di raccolta dei rifiuti e differenziata, a Foggia, sono evidenti.  

“Poco conta – prosegue Cislaghi – che Foggia sia ancora quasi ferma al palo per la raccolta differenziata. Poco conta che i dati ricavabili dal sito istituzionale di Regione Puglia, dati forniti autonomamente dal Comune e non validati, attestino che l’aumento della raccolta differenziata vada di pari passo con l’aumento della produzione di rifiuti pro cittadino e che le variazioni su base mensile ci forniscano l’immagine di una realtà altalenante con dati che, per l’anno in corso, variano dal minimo di giugno del 21,16%  a un massimo di ottobre del 36,32% per la raccolta differenziata e da un minimo di produzione dei rifiuti pro cittadino di febbraio e agosto con meno di 36 kg. a un massimo di maggio e agosto co, rispettivamente, 50,76 Kg. e 48,01 Kg. Una realtà che contrasta fortemente con il dato regionale, sia per percentuali di raccolta che di andamento mensile, che attesta una forbice minima tra il dato di gennaio (128.841 ton prodotte e 38,54% di RD) e il dato di luglio (142.130 ton prodotte e 40,92% di RD)”.

“Per capire cosa succede abbiamo chiesto, insieme al consigliere comunale Vincenzo Rizzi, i dati di conferimento all’impianto di biostabilizzazione ma, dopo oltre un mese, AMIU Puglia non ha ancora fornito i dati confermando la scarsa trasparenza nel comunicare con la città e con i consiglieri comunali”.

L’ex sindacalista poi fa riferimento ai famosi ‘cassonetti intelligenti’: “In attesa che tra Comune di Foggia e AMIU si stipuli il sospirato ‘Contratto di Servizio’ definitivo, ci chiediamo che fine abbia fatto l’impegno di progettare una raccolta differenziata in collaborazione con il CONAI. Era anche quello un impegno preso sull’onda di “Foggia non sarà più un bidone”? Ennesimo impegno, come la realtà ha dimostrato, non mantenuto”.

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C’è poi l’assenza di comunicazione che complica ulteriormente la situazione: “Quale sia l’impegno di AMIU e Comune per far decollare la Raccolta Differenziata, anche con il limitante sistema di raccolta stradale, lo dimostra l’assenza di informazione che è alla base per la riuscita di ogni piano per raccolta dei rifiuti. Se non fosse per CoRePlast non sapremmo che c’è differenza tra le plastiche di origine organica e le altre plastiche. Le prime vanno smaltite nel contenitore dell’organico, che non esiste in quasi tutta la città, le seconde con la plastica. Emblematico l’imbarazzo di quando ci si trova di fronte a un contenitore tetra pack perché, come recitano le istruzioni, il tappo va con la plastica il contenitore può andare, a secondo del sistema di raccolta, con la carta, con la plastica o nell’indifferenziato. Per sciogliere l’enigma bisogna andare sul sito di AMIU Foggia e aprire il file con le istruzioni (file che porta il logo del Comune di Bari e non del Comune di Foggia) su come differenziare. Quanti sanno che il tetra pack va con la carta? Quanti anziani sono in grado di usare internet e scaricare la brochure informativa? E’ mai possibile che AMIU e Comune non facciano periodicamente campagne informative?”

L’attenzione dell’ex sindacalista si sposta poi sullo stato in cui versano molti cassonetti in città “Quale sia l’attenzione riservata a Foggia lo testimonia l’accuratezza della manutenzione dei cassonetti che, deteriorati dal tempo, dall’incuria e dalle pinze dei compattatori, hanno perso le caratteristiche che li rendono idonei all’uso (norma UNI 11686 per i colori e UNI EN 12574 per le caratteristiche dei contenitori stradali) facendoli somigliare a delle “buatte vacanti” per rifiuti. Cosa impedisce di spendere un po’ degli utili di gestione di AMIU Puglia per ammodernare il parco cassonetti? E’ solo disattenzione o c’è dell’altro come l’attesa (vana) di un servizio di raccolta differenziata porta a porta? ASL e NOE non hanno nulla da rilevare?

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Quale attenzione è riservata alla dotazione impiantistica e quale attenzione è riservata alla sua manutenzione lo dimostrano le file che occasionalmente si formano davanti ai cancelli dell’impianto di biostabilizzazione di Foggia. File che fanno pensare a problemi di gestione del bene comunale in uso. File che hanno come conseguenza, spesso, il rallentamento della raccolta dei rifiuti in città e provincia”.

“Non si può che apprezzare l’intenzione di Regione Puglia di dotare la nostra provincia di un impianto per il trattamento della frazione organica ma sarebbe auspicabile che, oltre a impianti per il trattamento dei rifiuti e discariche, si pensi anche agli impianti per la valorizzazione di carta e plastica. Dove saranno ubicati questi impianti annunciati dal Commissario Grandaliano? Non vogliamo continuare a essere solamente la provincia dove si smaltiscono i rifiuti lasciando ad altre province l’onore di valorizzare il differenziato con i posti di lavoro che questi impianti generano”.

Cislaghi conclude: “Sarà un caso ma tra AMIU, Comune di Foggia e Regione Puglia non si riesce a venire a capo da una situazione emergenziale che contribuisce a relegare la nostra città, la nostra provincia, nelle posizioni di coda in tutti gli studi che attestano la qualità della vita.

Speriamo che la vicenda del Centro Comunale per il Recupero dei Rifiuti, inutilizzato da sempre, non sia premonitore di come saranno utilizzati i fondi che Regione Puglia e Unione Europea ci mettono a disposizione”.

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