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Politica San Severo

A San Severo gioco d’azzardo incontrollato: giocati 71 milioni di euro in un anno

San Severo non rispetterebbe la legge regionale. Il caso è finito in un’interrogazione parlamentare del portavoce del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Maurizio Santangelo

Meno di un mese fa il Movimento 5 Stelle, attraverso gli interventi dei portavoce al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo e Giovanni Endrizzi, e alla portavoce in Regione Puglia Rosa Barone, denunciava le gravi violazioni commesse alla legge regionale nr. 43 del 13 dicembre 2013 che detta le norme per il contrasto al gioco d’azzardo patologico.

Nella città dei campanili, come nel resto della provincia, secondo i cinquestelle la legge non sarebbe stata mai stata applicata. “Quella di San Severo, ad esempio è una situazione che va ben oltre il consentito e che fa del centro dell’alto tavoliere uno dei comuni più “virtuosi” dal punto di vista tutt’altro che lodevole del gioco d’azzardo. I dati sono allarmanti e in controtendenza con quelli della disoccupazione, per citare una delle tante piaghe”

Si legge nella nota stampa a firma del movimento: “Dati alla mano, nel 2013 nella città dei campanili sono stati “bruciati” in scommesse, VLT, lotto e lotterie settantunomilionitrecentosettantasettemilaottocento euro (€ 71.377.800,00). Una spesa pro-capite di 1.300 euro per ogni cittadino sanseverese, considerando come “cittadino” tutti i residenti nella fascia d’età tra 0 e 99 anni. Nel 2014 i centri dove poter “giocare” erano 64 con una stima vista in crescita e non ancora aggiornata al 2016. Un mercato senza crisi per chi gestisce, meno per chi cerca disperatamente la fortuna che quasi mai arriva. Inutile dire che le fasce più colpite sono quelle socialmente più deboli: ragazzi, studenti ma anche adulti e disoccupati. Nel comune di San Severo, in barba ad una legge regionale mai applicata sono state rilasciate concessioni a sale giochi e centri slot nelle immediate vicinanze di scuole, chiese e centri educativi, assolutamente in contrapposizione a quanto previsto dalla normativa vigente. Uno spot al gioco senza precedenti. Chi doveva preoccuparsi che le disposizioni di Legge fossero rispettate ovvero amministrazione comunale e prefettura, hanno irresponsabilmente soprasseduto”


Dura la presa di posizione degli attivisti e dei portavoce pentastellati: “In un territorio che più d’ogni altro in Italia soffre l’abbandono da parte dello Stato e delle istituzioni, ci chiediamo, è forse questo uno delle iniziative volte a combattere l’illegalità e  la lotta alla criminalità tanto sbandierata? Non rientra anche questa casistica nell’ambito dell’illegalità? I sanseveresi e i cittadini della provincia di Foggia attendono risposte, e chi, se non il Prefetto di Foggia e sindaco di San Severo, deve darle?


Il portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo, in una interrogazione parlamentare presentata ai ministri della Salute e dell’Interno cita la Puglia e la città di San Severo dicendo: […]in diverse città della Puglia, tra le quali San Severo, con  una popolazione residente di 54.293 abitanti circa, si riscontra  un elevato numero di attività pari in cui viene svolto l'esercizio del gioco d'azzardo. Si tratta di sale scommesse, luoghi in cui si gioca con superenalotto, bingo, slot machine, scommesse "Big Match", nuovi giochi via SMS e on line in solitario, videolottery- VLT, lotto istantaneo. Nel caso di specie, nella sola città di San Severo risulterebbero 41 attività di questo genere (dati 2012/2013) di cui  17  hanno slot machine o addirittura la saletta dedicata, 19 sono agenzie scommesse, quattro svolgono sia l'attività di scommesse che quella di sala slot machine, una invece è un circolo privato per il poker e si trovano tutte a distanze inferiori a cinquecento metri da luoghi "sensibili" come scuole, chiese, oratori, centri giovanili e sociali, ospedali. Misurati per la distanza pedonale più breve, molti di essi risultano essere distanti tra i cento e i duecento metri da scuole o luoghi di culto e in alcuni casi anche, 30, 40 o 70 metri; occorre tener presente che in Puglia la distanza dei cinquecento metri è stata introdotta con l'art. 7 comma 2, della legge regionale del 13 dicembre 2013, n. 43, “Contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”,  pubblicata sul bollettino regionale n. 169 del 20-12-2013[…].”


Proseguono gli esponenti del M5S: “San Severo finisce sui banchi del Parlamento e quali sono le azioni intraprese per battere i pugni sui tavoli che contano? Ci si aspettava una presa di posizione da parte dell’attuale amministrazione, purtroppo ci si è limitati a indire dibattiti e consigli pubblici sul tema, non ultimo quello riunitosi in occasione della visita del viceministro dell’Interno, il senatore Bubbico. Doveva essere proprio quella l’occasione per andare oltre i colori di partito e riunire tutte le forze cittadine, politiche e non, ad unirsi e far sentire forte la voce di una  città ormai preda della criminalità, che non è più quella di quartiere, ma una criminalità organizzata e pericolosa che studia e conosce il territorio, che non ha paura delle forze di polizia, per altro carenti e mal organizzate. Di tutto questo è stato informato il viceministro? Probabilmente no. La politica sanseverese come quella di tutta Italia è quella delle vetrine, dei video-spot e dei selfie sui social network. E’ tempo di cambiare, non si può avere la presunzione di risolvere la più grande crisi sociale e civile in città con un consiglio comunale pubblico nel più bel salotto della città, il Teatro Verdi, sciorinando una serie incommensurabile di chiacchiere inutili e nessuna iniziativa concreta volta a contrastare l’illegalità.

“Alla conferenza sul gioco d’azzardo indetta dalle associazioni Libera, Art Village, Cittadinanz@ttiva, L’albero del Pane, Asl FG e Movimento 5 Stelle, sono stati invitate le “autorità” al fine di poter aprire un fronte comune alla lotta alla criminalità e per avere risposte concrete non solo sul tema del gioco d’azzardo, ma su una più ampia visione di “illegalità” nel territorio. E’ superfluo dire che  nessuno si è presentato, gesto che riteniamo inaccettabile e irresponsabile” sottolineano. 

Concludono puntando il dito contro il sindaco Miglio: “E adesso, davanti all’ultimo evento di cronaca nera, davanti all’ennesimo fatto di sangue in cui a farne le spese è un anziano ottantenne massacrato di botte fino alla morte, ci si deve sorbire le stomachevoli dichiarazioni di facciata intrise di ipocrisia di un primo cittadino che è sì, anche primo responsabile di una situazione al collasso e senza precedenti. Un sindaco che non più di 3 o 4 mesi fa dichiarava che i reati erano in diminuzione. Secondo quali dati ci si arroga il diritto di fare tali affermazioni? La realtà è che l’amministrazione Miglio è stata ed è tutt’ora immobile davanti a questa escalation di fatti criminosi, immobile e completamente chiusa ad ogni tipo di collaborazione. Il Movimento 5 stelle attraverso i gruppi cittadini, le associazioni di volontari, Libera e tanti volenterosi cittadini hanno avanzato tantissime proposte, sono sempre stati pronti ad offrire la propria collaborazione, ma dalle parti di Palazzo Celestini a quanto pare qualcuno non sente. I portavoce del M5s si rendono da subito disponibili ad un tavolo tecnico con le autorità cittadine, per affrontare il caso”.

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