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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Gino Lisa in balìa della onde: la gara è sospesa, la dura reazione della città

Confcommercio, Associale Qualità della Vita, Comitato Vola Gino Lisa e UdCap Capitanata tutti concordi: la notizia della sospensione della gara da parte di Aeroporti di Puglia un boccone troppo amaro da mandare giù

Ancora una volta il Comitato “Vola Gino Lisa” si trova – pugno di ferro sui tavoli – a schierarsi in difesa dello scalo foggiano, alzando i toni contro il mondo della politica. La notizia della sospensione, da parte di Aeroporti di Puglia, della gara in attesa delle determinazioni che verranno assunte in sede comunitaria è un boccone troppo amaro da mandare giù.

“Le pessime novità di questi giorni, le nuove inaspettate difficoltà sorte nell’iter del progetto Gino Lisa impongono una reazione forte e determinata, per sventare ogni possibile rischio di veder vanificate aspettative, impegno e provvedimenti già adottati”, spiegano in una nota stampa. Il problema è noto e – a quanto sembra – atavico. "Sempre nuove problematiche, tutte da chiarire sotto il profilo tecnico e politico, che si frappongono all’obiettivo: riattivare il Gino Lisa".

 Il Comitato Vola Gino Lisa (che solo pochi giorni fa era a manifestare sotto la sede del consiglio regionale) chiede al sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, “un ulteriore forte impegno, a cominciare dal farsi promotore, a tempi brevissimi, di un incontro ufficiale monotematico che chiami a confrontarsi sullo stato dei fatti e sul da farsi il Comune di Foggia, tutti i componenti del Consiglio e delle Giunta regionale eletti nella nostra Provincia, le rappresentanze delle Associazioni di categoria, i Sindacati,  oltre la rappresentanza del nostro Comitato”.

Sull’argomento è intervenuto anche Luigi Miranda, presidente dell'Associazione Qualità della Vita che tante volte ha perorato la causa dello scalo foggiano. “Apprendiamo con un certo stupore del ritardo con cui la Regione Puglia avrebbe chiesto all'Unione Europea l'utilizzo dei 14 milioni di euro di fondi FAS inseriti nel programma di Aeroporti di Puglia per l'allungamento di 400 metri della pista del Gino Lisa, lavori fondamentali per consentire alle compagnie aeree di operare nel capoluogo dauno”.

L'Unione Europea ha poi aperto una procedura di infrazione ed ha congelato i fondi per il mancato rispetto delle norme sulla libera concorrenza, a pochi giorni dalla apertura delle buste per l'assegnazione dei lavori prevista per il 20 novembre, ma i fondi vanno utilizzati entro il 31 dicembre 2013. “Sono anni che cittadini, associazioni ed imprenditori del territorio si battono per ottenere un aeroporto funzionale anche a Foggia”, dichiara Miranda. “Stentiamo a credere che una istituzione così importante come la Regione Puglia possa aver commesso una leggerezza simile. Ma se così fosse, avremmo una idea chiara su chi ostacola il decollo dell’intera provincia di Foggia”.

Dello stesso avviso anche Damiano Gelsomino, presidente della Confcommercio Foggia che chiama“il mondo delle imprese ad assumere una posizione univoca e decisa. "Non è più il tempo delle parole o dei tentennamenti. Dobbiamo sapere una volta per tutte se il Gino Lisa con la nuova pista può essere l’infrastruttura del territorio al servizio di un rilancio economico che parta dal turismo". "Continuiamo tutti a ripeterci che turismo e agroalimentare sono gli asset strategici su cui la nostra provincia deve puntare”, conclude, "ma ora c’è bisogno di sapere con quali strumenti dare valore a queste risorse; e questa non è una sterile rivendicazione territoriale”.

Ha invece il carattere del dubbio l’intervento della segreteria provinciale di Foggia dell’UdCap. “E’ quanto meno strano che la Regione Puglia, su circa 500.000.000 di euro che spenderà per l’adeguamento degli Aeroporti di Bari e di Brindisi, ha il problema dei 14.000.000 occorrenti per l’allungamento della pista del Gino Lisa. Ci chiediamo ancora, come Unione di Capitanata, se il ruolo della nostra Provincia deve essere solo quello di far beneficiare la Puglia di finanziamenti UE, altrimenti negati, poi utilizzati in territori non aventi diritto”. Ma l'UdCap, conclude la nota, "non mancherà di stigmatizzare quanto sta avvenendo e si renderà, insieme a tutti coloro che hanno a cuore il nostro territorio, punto di coagulo per una lotta di rinascita".

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